Lecco: Rapsodia manzoniana debutta sul grande schermo

Oltre un centinaio di spettatori al cinema teatro “Nuovo Aquilone” e circa ottanta studenti delle scuole medie superiori della città all’auditorium dell’”Officina Badoni” hanno assistito, nella serata di mercoledì, alla proiezione in contemporanea del docufilm RAI “Rapsodia Manzoniana” dedicato ad Alessandro Manzoni, nato da un’idea di Mons. Davide Milani, presidente dell’Ente dello Spettacolo Italiano, e di Davide Rampello, direttore creativo dello studio Rampello & Partners. 
Pubblico_Officina_Badoni.jpg (613 KB)
Un debutto emozionante in quella che è la città manzoniana per eccellenza per i protagonisti di “Rapsodia Manzoniana”, presenti al completo al “Nuovo Aquilone” e protagonisti, al termine della proiezione, di un dibattito vivace ed intenso, animato, oltre che da Davide Rampello, anche da Daniele Rampello (produttore, CEO e fondatore di Rampello & Partners), Andrea Longhin (regista e fondatore di Nubifilm Studio) e dagli autori e sceneggiatori Angelo Urgo e William Gray. 
Giorgio_Cortella_e_Mauro_Piazza.jpeg (251 KB)
Giorgio Cortella e Mauro Piazza
Erano infatti in sala tutti i personaggi del docufilm: Marco Barban (Napoleone), Giovanni Casabianca (Adelchi), Laura Ciccarelli (Monaca di Monza), Raffaella Erre (Giulia Beccaria), Sabrina Ferrario (Lucia / Enrichetta Blondel), Alessandro Grima (Alessandro maestro di teatro), Rocco Petrillo (Manzoni 2), Filippo Pizzocri (Renzo) e Leonardo Tafuri (Manzoni 1). Con loro, in sala, anche Stefano Motta, scrittore e studioso di Alessandro Manzoni, che nel docufilm è - insieme a Beppe Vessicchio, Gianni Canova ed Eleonora Mazzoni - uno degli esperti chiamati ad approfondire la figura e l’opera di Alessandro Manzoni e del suo romanzo.
andrea_longhin.jpeg (156 KB)
Andrea Longhin
Ad aprire la serata l’intervento di Marco Canzi, vicepresidente di Acinque, Main sponsor del progetto insieme a FNM: “Per chi, come Acinque, è espressione di un territorio, poter contribuire alla valorizzazione del suo patrimonio culturale è parte integrante della mission aziendale. - ha affermato Canzi - E “Rapsodia Manzoniana” risponde in modo perfetto a questo compito, perché racconta un grandissimo artista che è profondamente legato a Lecco e ci fa conoscere dall’interno un romanzo che è parte della storia e dell’identità di questa città e questo territorio. Ma, soprattutto, lo fa in modo nuovo, con l’obiettivo di parlare ai giovani, di avvicinarli a una serie di valori e messaggi che sono ancora oggi di straordinaria attualità. La cultura è l’anima di una comunità: creare prodotti che contribuiscano a diffonderla, soprattutto tra i giovani, è un modo per costruire un futuro migliore”.
William_Gray,_Andrea_Longhin_e_Angelo_Urgo.jpeg (209 KB)
William Gray, Andrea Longhin e Angelo Urgo
Temi, questi, ripresi anche da Mauro Piazza, Sottosegretario all’Autonomia e ai Rapporti con il Consiglio di Regione Lombardia, che ha svolto un ruolo fondamentale per fare sistema attorno al progetto di Mons. Davide Milani e Davide Rampello: “Noi Lecchesi siamo manzoniani per precetto, perché siamo nati qui. - ha detto - Questo docufilm è uno strumento che ci aiuta a diventare manzoniani per scelta. Un grande affresco che parla di questo territorio e del suo passaggio, contribuendo a promuoverne la conoscenza oltre i confini locali”.
Rapspodiamanz.jpeg (161 KB)
“La nostra società contemporanea vive una costante dimenticanza: dimentica il passato e consuma rapidamente il presente, proiettata sul futuro. Ma questa mancanza di memoria è un vulnus che finisce per impedirci di costruire realmente il nostro futuro. - ha sostenuto Davide Rampello - “Rapsodia manzoniana” nasce con l’obiettivo di recuperare questa memoria, fatta di grandi protagonisti come Alessandro Manzoni ma anche di storie di gente umile come Lucia e Renzo, di paesaggio e territorio, per trasmetterla ai giovani”.
Giorgio_Cortella_e_Marco_Canzi.jpeg (161 KB)
Giorgio Cortella e Marco Canzi
“Abbiamo voluto realizzare un docufilm che parlasse di Alessandro Manzoni e delle sue opere con un linguaggio originale, immediato, facilmente comprensibile. - ha affermato il produttore Daniele Rampello - Niente a che vedere con il modo con cui, purtroppo, il Manzoni viene studiato a scuola. Un prodotto che vuole essere coinvolgente ed emozionante, per far riflettere sui grandi temi proposti dal Manzoni, sulla sua figura e sulle figure protagonisti del suo romanzo, e non solo, mettendone in rilievo la componente umana e il dramma che ciascuno di loro vive. Per questo abbiamo scelto uno staff di giovani, come il nostro regista e i nostri autori e sceneggiatori, ed un cast di attori under 35 di una scuola di teatro lombarda. Un progetto che è anche un format esportabile e replicabile all’infinito, se pensiamo a quanti straordinari personaggi hanno fatto, nei secoli, la storia della nostra regione ed oggi sono sconosciuti ai più”.
Davide_Rampello_e_Daniele_rampello.jpeg (178 KB)
Davide Rampello e Daniele Rampello

Daniele_Rampello.jpeg (329 KB)
“C’è intensità e ritmo in questo docufilm e ci sono scelte di fotografia e di tagli filmici differenti, E c’è una compresenza di più linguaggi: il film, appunto, ma anche il teatro, la scrittura, la musica. E vederlo stasera per la prima volta proiettato sul grande schermo ci riempie di emozione” ha commentato il regista Andrea Longhin.
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.