Calolzio: rapina e resistenza, il GIP convalida l'arresto di due magrebini
Udienza di convalida stamani in tribunale a Lecco per due giovanissimi di origine magrebina, fermati nel pomeriggio di lunedì dai Carabinieri della Compagnia di Lecco, a seguito di un'aggressione avvenuta a Calolziocorte.
Qui, a pochi passi dal parcheggio di un discount - nell'area dell'interscambio ferroviario non nuova a episodi di criminalità e degrado - il gruppetto avrebbe preso di mira un cinquantenne residente nel circondario.
Dopo averlo avvicinato, i ragazzi gli avrebbero intimato di consegnare loro - senza troppe storie - il portafoglio. A nulla sono valse le resistenze della vittima: la banda è riuscita a strapparglielo di dosso. Una rapina vera e proprio dunque, che avrebbe fruttato al gruppetto un centinaio di euro, bottino decisamente modesto.
La scena di violenza non è però passata inosservata, tanto che qualcuno avrebbe composto il 112 facendo scattare l'intervento sul posto di alcune pattuglie di militari, riusciti poi a bloccare tre giovani magrebini (tra cui un minore), datisi nel frattempo alla fuga.

Tradotti nelle ore successive in carcere, proprio dalla casa circondariale di Pescarenico i due maggiorenni stamani sono stati accompagnati a palazzo di giustizia per l'udienza al cospetto del giudice per le indagini preliminari. Dovevano rispondere della rapina perpetrata, ma anche della resistenza nei confronti dei Carabinieri all'atto del fermo.
Ritiratosi in camera di consiglio, il dottor Gianluca Piantadosi ha convalidato gli arresti, disponendo l'obbligo di firma per uno dei due - ospite del CAS di Airuno - mentre per il complice la misura della detenzione in carcere, tenendo conto di alcuni precedenti specifici.
Qui, a pochi passi dal parcheggio di un discount - nell'area dell'interscambio ferroviario non nuova a episodi di criminalità e degrado - il gruppetto avrebbe preso di mira un cinquantenne residente nel circondario.
Dopo averlo avvicinato, i ragazzi gli avrebbero intimato di consegnare loro - senza troppe storie - il portafoglio. A nulla sono valse le resistenze della vittima: la banda è riuscita a strapparglielo di dosso. Una rapina vera e proprio dunque, che avrebbe fruttato al gruppetto un centinaio di euro, bottino decisamente modesto.
La scena di violenza non è però passata inosservata, tanto che qualcuno avrebbe composto il 112 facendo scattare l'intervento sul posto di alcune pattuglie di militari, riusciti poi a bloccare tre giovani magrebini (tra cui un minore), datisi nel frattempo alla fuga.

Tradotti nelle ore successive in carcere, proprio dalla casa circondariale di Pescarenico i due maggiorenni stamani sono stati accompagnati a palazzo di giustizia per l'udienza al cospetto del giudice per le indagini preliminari. Dovevano rispondere della rapina perpetrata, ma anche della resistenza nei confronti dei Carabinieri all'atto del fermo.
Ritiratosi in camera di consiglio, il dottor Gianluca Piantadosi ha convalidato gli arresti, disponendo l'obbligo di firma per uno dei due - ospite del CAS di Airuno - mentre per il complice la misura della detenzione in carcere, tenendo conto di alcuni precedenti specifici.
G.C.