Caos viabilità: il quarto ponte sia subito a doppio senso

Dopo il caos viabilistico che ha investito la città nella giornata di mercoledì 5 marzo, Fattore Lecco ha voluto intervenire per evidenziare come non può essere sempre e solo il capoluogo a dover pagare gli imprevisti e le carenze del sistema infrastrutturale extraurbano. Una situazione che, per la lista civica che sostiene Mauro Gattinoni, si deve risolvere e prevenire nel futuro anzitutto adeguando fin da subito il Quarto Ponte per l’uso a doppio senso di marcia.
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Di seguito la nota di Giacomo Galli, presidente:

È successo ancora. La bomba ad orologeria che incombe ogni istante sulla testa di tutti i lecchesi ieri è scoppiata di nuovo. Per l’ennesima volta Lecco, i suoi cittadini, le scuole e il sistema economico locale si sono trovati a pagare le conseguenze peggiori di incidenti occorsi al di fuori del proprio territorio o su infrastrutture extraurbane. La chiusura del traforo del Monte Barro lungo la Strada Statale 36 in direzione Milano, a causa di un mezzo pesante bloccato e della perdita del suo carico, è stata solo l’ultimo di una lunga serie di eventi che ogni volta prendono in ostaggio la città.

Il sistema cittadino si è attivato con prontezza, mettendo in campo tutti i propri mezzi, benché limitati e sproporzionati rispetto agli enormi flussi di traffico che interessano i nodi più sensibili. Il traffico sul ponte Azzone Visconti è stato subito indirizzato per favorire la fuoriuscita delle auto, gli agenti della Polizia Locale si sono concentrati nei luoghi più sensibili per dirimere gli incroci più congestionati, i sistemi di comunicazione si sono attivati per aiutare i cittadini a pianificare i propri spostamenti sulla base dell’evoluzione della situazione.

Ma questo non è bastato. Non può bastare! Le reali soluzioni in grado di disinnescare analoghe situazioni future sono cambiamenti radicali, a partire dall’apertura a doppio senso del Quarto Ponte di prossimo completamento.

L’emergenza di ieri ha messo nuovamente a nudo la fragilità di un sistema di mobilità sovralocale inadeguato alle esigenze delle persone. In un contesto geografico penalizzante per la mobilità come quello di Lecco, la scarsa affidabilità della ferrovia e il basso utilizzo dei mezzi di trasporto collettivi e sostenibili provocano un sovraccarico delle arterie viabilistiche già in condizioni ordinarie.

Solo un ripensamento delle scelte di mobilità generali e un Quarto Ponte che preveda anche l’uscita da Lecco possono alleviare le sofferenze quotidiane dei lavoratori e delle famiglie lecchesi e fornire un’alternativa pronta ed adeguata anche in situazioni straordinarie, quali l’emergenza di ieri.

Dopo questa ulteriore dimostrazione ci piacerebbe vedere tutti i soggetti politici, istituzionali ed economici interessati finalmente remare nella stessa direzione, l’unica ragionevole, per ottenere questo risultato.
Giacomo Galli, presidente Fattore Lecco
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