Lecco: sull'area MAB il Tar del Lazio dà ragione al Comune

Buone notizie sulla intricata vicenda che riguarda l’area MAB. Il Tar Lazio Roma ha infatti accolto il ricorso promosso dal Comune di Lecco nel giugno 2023 e quindi dovrebbe interrompersi il versamento annuale eterno di oltre 170mila euro che il Palazzo Bovara ha dovuto in questi anni versare allo Stato.
Facciamo un passo indietro. La cosiddetta area MAB in questione è una porzione di terreno situata a Rivabella su cui insiste parte dell’omonima azienda e che è stata di proprietà demaniale fino al 2015, quando la giunta Brivio decise di “rilevare” l’area e di venderla all’azienda. Un’operazione che sembrava lineare e di buon senso fino al febbraio 2023 quando si è fatto vivo il Ministero dell’economia e delle finanze e ha preteso un arretrato di 1,2 milioni di euro e un versamento di 171.606,74 euro all’anno “a vita”, in virtù della concessione che prima riscuoteva dall’azienda. 
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A quel punto l’amministrazione comunale, sotto la guida dell’assessore Giuseppe Rusconi, ha promosso il 22 giugno 2023 un ricorso straordinario al Presidente della Repubblica contro il decreto del 28 dicembre 2022 del MEF afferente la “Riduzione delle risorse finanziarie a qualsiasi titolo spettanti a taluni Comuni della Provincia di Lecco a seguito del trasferimento in proprietà, a titolo gratuito, di beni immobili statali nell’anno 2015”.
Sono serviti quasi due anni ma con la sentenza del 3 marzo scorso il Tar Lazio Roma ha accolto il ricorso del Comune di Lecco e, di conseguenza, annullato - nella parte che riguarda il capoluogo - il Decreto del 28 dicembre 2022, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 25 febbraio 2023 con il quale il Ministero dell'Economia e delle Finanze ha disposto la “Riduzione delle risorse finanziarie a qualsiasi titolo spettanti a taluni Comuni della Provincia di Lecco a seguito del trasferimento in proprietà, a titolo gratuito, di beni immobili statali nell’anno 2015”.
La riduzione delle entrate erariali viene stabilita solo per il periodo trascorso tra la data di trasferimento del bene "a titolo gratuito" al Comune di Lecco, e fintanto che lo stesso veniva utilizzato a titolo oneroso, fino a quella della sua alienazione. Il Giudice Amministrativo ha quindi concluso ordinando al Mef di rideterminarsi nel rispetto di quanto stabilito dalla sentenza.
M.V.
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