La città non è pronta a gestire un'emergenza viabilistica: ne abbiamo avuto la conferma
Anche oggi abbiamo avuto l’ennesima prova, dove fosse stato necessario, che la Città non è assolutamente pronta a gestire un’emergenza viabilisitica.
La situazione odierna, può essere definita straordinaria poiché sono stati coinvolti entrambi i tronchi direzionali dell’ attraversamento del Barro; Tuttavia molteplici sono gli esempi di traffico impazzito anche a causa di un singolo incidente, che non può essere definito emergenza.
L’apertura straordinaria del ponte Vecchio e la mobilitazione del personale, non sono azioni sufficienti quando a mancare è un vero e proprio piano per gestire queste situazioni e il risultato è la Città bloccata per tutta la mattina.
La giunta ci ha indottrinato su una città 30 km/h, purtroppo invece andiamo a 0 km/h; le modifiche viabilistiche, la diminuzione degli stalli, il restringimento di carreggiate hanno reso la città invivibile (come documentato da dati recenti un lecchese passa in media 48 ore in coda all’anno).
Decine di cantieri aperti in fretta e furia, per meri scopi elettorali, sono la ciliegina sulla torta, in un disastro ampiamente annunciato; l’ennesimo.
Ancora una volta lavoratori, pendolari, studenti, cittadini rimangono ostaggio di una gestione semplicistica e poco lungimirante, con ore di scuola e lavoro perse, appuntamenti andati in fumo e purtroppo l’epilogo del sindaco sarà : tutti colpevoli, nessun colpevole. A pagare però sono i cittadini, vittime inascoltate di scelte sbagliate.
La situazione odierna, può essere definita straordinaria poiché sono stati coinvolti entrambi i tronchi direzionali dell’ attraversamento del Barro; Tuttavia molteplici sono gli esempi di traffico impazzito anche a causa di un singolo incidente, che non può essere definito emergenza.
L’apertura straordinaria del ponte Vecchio e la mobilitazione del personale, non sono azioni sufficienti quando a mancare è un vero e proprio piano per gestire queste situazioni e il risultato è la Città bloccata per tutta la mattina.
La giunta ci ha indottrinato su una città 30 km/h, purtroppo invece andiamo a 0 km/h; le modifiche viabilistiche, la diminuzione degli stalli, il restringimento di carreggiate hanno reso la città invivibile (come documentato da dati recenti un lecchese passa in media 48 ore in coda all’anno).
Decine di cantieri aperti in fretta e furia, per meri scopi elettorali, sono la ciliegina sulla torta, in un disastro ampiamente annunciato; l’ennesimo.
Ancora una volta lavoratori, pendolari, studenti, cittadini rimangono ostaggio di una gestione semplicistica e poco lungimirante, con ore di scuola e lavoro perse, appuntamenti andati in fumo e purtroppo l’epilogo del sindaco sarà : tutti colpevoli, nessun colpevole. A pagare però sono i cittadini, vittime inascoltate di scelte sbagliate.
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