Lecco: Guido Damini incanta gli spettatori al ''Palladium''

L'ultima serata della stagione ''Il teatro della società è in città'' ha ospitato Guido Damini, giovane storico e divulgatore cremonese dall’approccio ironico e coinvolgente, che ieri sera ha portato sul palco del Cineteatro Palladium il suo spettacolo "Transizioni Egemoniche". Uno show in cui passato e presente si fondono in tono ironico e provocatorio. Nel tentativo di rispondere all’annosa domanda ‘chi comanda il mondo?’, Damini ha analizzato l’ascesa, l’apogeo e il fatale declino delle potenze egemoniche che, negli ultimi cinque secoli, hanno cercato di imporre il proprio ordine a quella che, in fondo, è una “classe di pazzi furiosi”: l’umanità.
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"Immaginate il mondo come una classe di un istituto tecnico, ovvero un sistema anarchico dove ogni alunno lotta per il proprio spazio in cerca di stabilità. In un simile contesto, il diritto internazionale fa la parte del professore inerme: incapace di far lezione proprio perché gli è negato l'esercizio della forza, senza la quale ogni principio di autorità si scioglie come neve al sole". Lo spettacolo, definito dallo stesso autore come un "cazzeggio storiografico", ha messo a nudo le dinamiche che regolano i rapporti di potere tra le nazioni, paragonando le egemonie storiche alle diverse figure che abitano una classe di un qualsiasi istituto superiore. "Solo uno studente dotato di carisma può ristabilire l'ordine in classe. Se sceglie la via della forza, finisce per trasformarsi nel tiranno della situazione, colui che impone il proprio volere con la paura, come la Germania nazista. Se invece alterna fermezza e persuasione, puntando più sul fascino che sulla coercizione, diventa il modello da seguire, l'idolo della classe. Così nasce un egemone, proprio come è accaduto con gli Stati Uniti d'America" ha spiegato Damini, alternando simpatici aneddoti storici a un'analisi geopolitica che ha saputo intrattenere e al contempo far riflettere. 
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Il percorso di Guido Damini verso il palcoscenico è stato tutto fuorché convenzionale. "Fin da bambino ho sempre amato la storia, ma tutti mi dicevano che avrei fatto teatro o il doppiatore, perché piaceva il mio modo di raccontare. Ricordo ancora la mia prima lezione in quinta elementare, quando ho spiegato la battaglia di Canne ai miei compagni con piccoli disegni alla lavagna" ha raccontato. 
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Nonostante l'inclinazione naturale per la comunicazione, ha deciso prima di approfondire la sua passione con lo studio: "Prima laurea triennale, poi magistrale in storia. Prima di dire qualsiasi cosa in pubblico volevo essere sicuro. Solo dopo ho unito la passione per la storia, il teatro, la comunicazione e il disegno".
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Un momento cruciale è arrivato durante il lockdown, quando, bloccato con la tesi e con il computer rotto, si è imbattuto nell'anniversario della Battaglia di Lepanto. "Per convincere il mio professore a prendermi con lui nel progetto di tesi, ho disegnato noi due in battaglia. Mi ha accettato divertito. Poi, con gli archivi chiusi, preso dalla noia ho iniziato a ingrandire il disegno fino a creare una rappresentazione gigantesca della battaglia, popolata dai volti di amici e conoscenti. Alla fine, erano più di 200 i cremonesi che mi hanno inviato un loro selfie per essere inclusi nel disegno, e la cosa è diventata virale".
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Grazie a questa esperienza, Damini ha trovato la sua strada nella divulgazione. "Ho pensato: è il momento per lanciarmi nella vita pubblica. Ho coinvolto alcuni speaker di Radio Deejay che sapevo essere della mia zona, mettendo i loro volti nel disegno e taggandoli. Poco dopo mi hanno contattato. Da lì è nata la mia prima collaborazione con loro, il format 'Guido nella storia’, uno spazio in radio il lunedì mattina in cui raccontavo aneddoti storici”. 
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Il successo del format ha attirato l'attenzione di una casa di produzione milanese, Produzioni Timide, che gli ha proposto di portare la sua spumeggiante narrazione storica in teatro. "Mi hanno detto: 'Abbiamo sentito i tuoi podcast, vuoi fare uno spettacolo?'. Così sono nati i miei due show".
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Oltre a ‘Transizioni Egemoniche’, Damini infatti porta in scena ‘La storia umana in 90 minuti’, una lezione ironica che ripercorre tremila anni di storia nel tempo di una partita di calcio. Due spettacoli diversi, ma con lo stesso obiettivo: raccontare la storia con intelligenza e leggerezza.
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La serata al Palladium - molto partecipata - ha concluso la rassegna teatrale con un mix di ironia e talento narrativo. Guido Damini ha conquistato il pubblico, accolto da un lungo applauso, dimostrando che la storia può essere affascinante, divertente, la chiave di lettura necessaria per comprendere le dinamiche politiche attuali.
Sa.A.
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