Chiediamo un piano urgente per la viabilità cittadina e la riapertura del ponte vecchio

Le "Olimpiadi della neve" si avvicinano e Lecco città capoluogo di provincia che dovrà essere attraversato nei due sensi dagli appassionati di sci ma non solo che vorranno dirigersi verso Valtellina e Valchiavenna. È evidente che, dal punto di vista viabilistico, la città non sia pronta ad affrontare neppure le criticità del traffico quotidiano. Figuriamoci le conseguenze di un caos come quello odierno – causato dalla chiusura del Barro per un doppio incidente – durante lo svolgimento delle gare olimpiche a Bormio. Si dirà che il problema non è di facile soluzione. Già sentito! Tuttavia, esistono i “Piani di emergenza”, e quindi viene spontaneo chiedersi: cosa si aspetta a predisporne uno per la viabilità di Lecco?

Questo sarebbe un atto doveroso da parte del sindaco e dell’amministrazione comunale nei confronti dei cittadini lecchesi, che lavorano e non possono permettersi di trascorrere ore bloccati nel traffico in quello che è ormai un cronico imbuto viabilistico. Purtroppo, però, nulla si sta facendo, e ancora una volta i cittadini si ritrovano penalizzati.

E il ponte vecchio resta chiuso quando invece servirebbe averlo aperto soprattutto in caso di emergenza ma deve essere riaperto dopo mezz'ora dall'evento critico e non dopo mezza giornata lasciando i lecchesi quattro o cinque ore in colonna impedendo loro di arrivare in orario sul posto di lavoro e alle mamme di portare regolarmente i figli a scuola.

Oggi il Ponte Vecchio è stato riaperto alle 10:15, ma ormai era troppo tardi: il caos aveva già preso il sopravvento e continua tuttora a regnare, nonostante l’intervento dei vigili, che, seppur con grande ritardo, stanno cercando di regolare il traffico nella zona. Questo caos viabilistico e i conseguenti pesanti disagi stanno succedendo troppo frequentemente e bisogna porvi rimedio: si tenga presente che l'incidente è successo alle sei di mattina e decisamente si poteva e anzi si doveva fare meglio.

Per l’ennesima volta noi poveri cittadini lecchesi ci troviamo imbottigliati e bloccati in una viabilità cittadina che si collassa per qualunque motivo. Oggi è un camion, qualche giorno fa un incidente, domani chissà. Però il nostro Sindaco ci garantisce le piste ciclabili! Ci chiede di portare i bambini a scuola nelle zone collinari in bicicletta! Ci chiude il ponte vecchio cosi impedisce che ci siano valvole di sfogo. Ci fa le rotonde ma quando il traffico si blocca non c’è un solo vigile che dia una mano a non bloccare le stesse rotonde.

Chiaramente stiamo parlando di un ponte che ha un valore storico importante per la città di lecco, costruito tra il 1336 e 1338 per volontà di Azzone Visconti quando non c’erano veicoli a motore pesanti. Per questo motivo sicuramente deve essere il più possibile salvaguardato. Tuttavia, utilizzarlo esclusivamente per la mobilità sostenibile (biciclette) in assenza di una viabilità alternativa (creazione del quarto ponte) non è più sostenibile.

Il Ponte Vecchio di Lecco rappresenta un patrimonio inestimabile per la città, ma il problema del traffico e della viabilità richiede soluzioni concrete per bilanciare la tutela della storia con le esigenze della mobilità moderna. La sfida è trovare il giusto compromesso tra conservazione e funzionalità, garantendo che il ponte continui a essere un elemento centrale della città senza compromettere la qualità della vita dei cittadini. Purtroppo, nonostante l’attuale amministrazione parli continuamente di “viabilità sostenibile” a Palazzo Bovara, continua a dimostrare un atteggiamento poco collaborativo con i cittadini lecchesi e non sta adottando alcuna misura concreta per affrontare questa grave problematica.

Restiamo in attesa di risposte tempestive e soprattutto sensate e operative. La viabilità deve veramente diventare “SOSTENIBILE” per i lecchesi prima di ogni cosa.
Angela Fortino e Fabrizio Bianchi - Forza Italia Lecc
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