Giovani studenti ''a lezione'' con chef Oldani a Lariofiere
Un incontro che ha acceso il dibattito sul futuro della ristorazione e sul ruolo dei giovani in questo mestiere. Questa mattina, a Ristorexpo - manifestazione in corso a Lariofiere - Davide Oldani ha dialogato con gli studenti di diverse scuole del territorio di Erba, Como e Lecco, tra cui il CFP Aldo Moro di Valmadrera. Lo chef, imprenditore e allievo di Gualtiero Marchesi, noto per la sua cucina definita ''pop'' dagli ingredienti semplici, ha condiviso esperienze, consigli e riflessioni sul lavoro in cucina e la sua necessaria evoluzione.

"Quando ero giovane, avevo la convinzione di potercela fare. Oggi voglio trasmettere questa stessa energia, un sano entusiasmo, ai ragazzi che amano il nostro mestiere, guidarli nel modo giusto" ha affermato Oldani, evidenziando le difficoltà che ancora permeano questo settore, in cui spesso si lavora a ritmi estremamente stressanti e senza una reale tutela normativa. "Manca ancora una legislazione che protegga adeguatamente chi lavora in cucina. È un mestiere che richiede sacrificio, ma non dovrebbe mai privare nessuno di una vita dignitosa. L’equilibrio con la vita al di fuori del mondo lavorativo è diventato un tema urgente. Per anni, all’inizio della mia carriera, ho lavorato a ritmi disumani, non auguro lo stesso ai miei alunni e non voglio queste dinamiche all’interno del mio ristorante. È necessario un cambio di passo'' ha evidenziato.

Per i giovani d’oggi la difficoltà di trovare la propria strada e passione, si scontra con il mondo roseo e scintillante dei social network: "Oggi siamo bombardati da stimoli continui, soprattutto attraverso piattaforme come TikTok, che rappresentano una delle droghe più veloci da assimilare per chi fatica a mantenere il focus. In adolescenza è ancora più difficile restare concentrati e distinguere il reale dal virtuale".

Secondo lo chef, questo flusso ininterrotto di immagini e modelli di vita spesso irraggiungibili porta molti giovani a smarrire la propria direzione. "Bisogna avere un punto di partenza chiaro e un desiderio forte che guidi il proprio percorso. Senza un reale desiderio, ci si perde" ha aggiunto, augurandosi di riuscire ad essere per i suoi alunni un punto di riferimento e sostegno.

Oldani ha dialogato con Giovanni Ciceri, curatore di Ristorexpo, e Mauro Elli, chef e ristoratore, i quali hanno arricchito il confronto con le loro esperienze. "Il lavoro un tempo era totalizzante, oggi è necessario ripensarlo in un’ottica più sostenibile", ha osservato Elli, sottolineando la necessità di trovare un equilibrio tra vita privata e professionale. "Non importa cosa si faccia, ogni lavoro ha la sua dignità. Ma non deve essere un semplice passatempo. Se vuoi farcela, devi circondarti di persone che condividano la tua stessa passione, persone con cui costruire qualcosa di concreto e fondato sulla stima reciproca" ha aggiunto Ciceri.

Il discorso si è poi spostato sulle dinamiche del mondo scolastico e sulle differenze sociali che si riflettono anche nell’istruzione. Oldani ha ricordato come, nelle periferie come quella da cui lui proviene, piccoli accorgimenti come l’abolizione della divisa scolastica possano contribuire a ridurre le disparità. "Bisogna tornare a guardarsi negli occhi, genitori, insegnanti, maestri, professori, studenti. Solo così si può costruire un percorso comune e solido".

In chiusura, Ciceri ha sottolineato il valore di questo mestiere che permette di viaggiare, incontrare persone di culture diverse e confrontarsi con realtà sempre nuove. "L’obiettivo di incontri come questo è creare entusiasmo, abbiamo chiesto a Oldani di essere presente perché crediamo che, per i giovani, l’esempio sia sempre la più alta forma di insegnamento. Vogliamo far capire ai giovani che sì, è vero, le difficoltà ci sono, ma occorre mantenersi ben saldi, curare ed annaffiare giorno dopo giorno le nostre passioni e consapevolezze, in un mondo che cambia veloce e in cui spesso sentiamo di non avere più certezze”.

Un messaggio chiaro e diretto rivolto ai giovani presenti, che si apprestano a entrare nel mondo della ristorazione: ''siate entusiasti, coraggiosi e consapevoli''.

Chef Davide Oldani tra il collega Mauro Elli (a sinistra) e Giovanni Ciceri, ideatore di Ristorexpo
"Quando ero giovane, avevo la convinzione di potercela fare. Oggi voglio trasmettere questa stessa energia, un sano entusiasmo, ai ragazzi che amano il nostro mestiere, guidarli nel modo giusto" ha affermato Oldani, evidenziando le difficoltà che ancora permeano questo settore, in cui spesso si lavora a ritmi estremamente stressanti e senza una reale tutela normativa. "Manca ancora una legislazione che protegga adeguatamente chi lavora in cucina. È un mestiere che richiede sacrificio, ma non dovrebbe mai privare nessuno di una vita dignitosa. L’equilibrio con la vita al di fuori del mondo lavorativo è diventato un tema urgente. Per anni, all’inizio della mia carriera, ho lavorato a ritmi disumani, non auguro lo stesso ai miei alunni e non voglio queste dinamiche all’interno del mio ristorante. È necessario un cambio di passo'' ha evidenziato.

Per i giovani d’oggi la difficoltà di trovare la propria strada e passione, si scontra con il mondo roseo e scintillante dei social network: "Oggi siamo bombardati da stimoli continui, soprattutto attraverso piattaforme come TikTok, che rappresentano una delle droghe più veloci da assimilare per chi fatica a mantenere il focus. In adolescenza è ancora più difficile restare concentrati e distinguere il reale dal virtuale".

Secondo lo chef, questo flusso ininterrotto di immagini e modelli di vita spesso irraggiungibili porta molti giovani a smarrire la propria direzione. "Bisogna avere un punto di partenza chiaro e un desiderio forte che guidi il proprio percorso. Senza un reale desiderio, ci si perde" ha aggiunto, augurandosi di riuscire ad essere per i suoi alunni un punto di riferimento e sostegno.

Oldani ha dialogato con Giovanni Ciceri, curatore di Ristorexpo, e Mauro Elli, chef e ristoratore, i quali hanno arricchito il confronto con le loro esperienze. "Il lavoro un tempo era totalizzante, oggi è necessario ripensarlo in un’ottica più sostenibile", ha osservato Elli, sottolineando la necessità di trovare un equilibrio tra vita privata e professionale. "Non importa cosa si faccia, ogni lavoro ha la sua dignità. Ma non deve essere un semplice passatempo. Se vuoi farcela, devi circondarti di persone che condividano la tua stessa passione, persone con cui costruire qualcosa di concreto e fondato sulla stima reciproca" ha aggiunto Ciceri.

Il discorso si è poi spostato sulle dinamiche del mondo scolastico e sulle differenze sociali che si riflettono anche nell’istruzione. Oldani ha ricordato come, nelle periferie come quella da cui lui proviene, piccoli accorgimenti come l’abolizione della divisa scolastica possano contribuire a ridurre le disparità. "Bisogna tornare a guardarsi negli occhi, genitori, insegnanti, maestri, professori, studenti. Solo così si può costruire un percorso comune e solido".

In chiusura, Ciceri ha sottolineato il valore di questo mestiere che permette di viaggiare, incontrare persone di culture diverse e confrontarsi con realtà sempre nuove. "L’obiettivo di incontri come questo è creare entusiasmo, abbiamo chiesto a Oldani di essere presente perché crediamo che, per i giovani, l’esempio sia sempre la più alta forma di insegnamento. Vogliamo far capire ai giovani che sì, è vero, le difficoltà ci sono, ma occorre mantenersi ben saldi, curare ed annaffiare giorno dopo giorno le nostre passioni e consapevolezze, in un mondo che cambia veloce e in cui spesso sentiamo di non avere più certezze”.

Un messaggio chiaro e diretto rivolto ai giovani presenti, che si apprestano a entrare nel mondo della ristorazione: ''siate entusiasti, coraggiosi e consapevoli''.
Sa.A.