Lecco: nuovo cappellano al Poli, è don Sergio Massironi. 'Una presenza per tutti'
Il Polo territoriale di Lecco del Politecnico ha un nuovo cappellano. Si tratta di don Sergio Massironi, meratese classe 1977, che fin dalla sua ordinazione sacerdotale nel 2002 ha sempre svolto incarichi a stretto contatto con i giovani, tra scuole superiori e oratori, mentre ha conosciuto l'ambiente universitario anzitutto da studente (di teologia e anche di filosofia) prima al San Raffaele di Milano e poi a Vienna, dove ha sviluppato il Dottorato di ricerca, e ora è docente di teologia alla Cattolica e alla Pontificia Facoltà Teologica dell'Italia Meridionale.
Già Rettore del Collegio Arcivescovile Villoresi di Monza e Merate, nel 2021 è approdato al "Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale" in Vaticano, dove ha coordinato la ricerca internazionale "Fare Teologia dalle Periferie Esistenziali" promossa da Papa Francesco. Da gennaio scorso ha poi iniziato a collaborare con la Segreteria di Stato vaticana, ma con una possibilità di lavoro parzialmente da remoto, che gli ha quindi consentito di intraprendere la nuova esperienza in terra lecchese, "a casa".
"Ho già avuto modo di incontrare le Autorità accademiche, in particolare le professoresse Donatella Sciuto e Manuela Grecchi (rispettivamente Rettrice del Politecnico di Milano e Pro-Rettrice del Polo di Lecco, ndr), accompagnato dal Responsabile diocesano della Pastorale universitaria, don Marco Cianci. Si è trovata da subito una bella intesa sul modo di concepire la presenza del cappellano all'interno dell'ateneo. Naturalmente, si tratta di un lavoro diverso e complementare rispetto a quello portato avanti da oratori e parrocchie locali, dove ci sono già molte proposte per i giovani. Il mio compito si lega proprio al senso più profondo dell'università", ci ha raccontato don Sergio, sottolineando che al campus di via Previati la figura del cappellano mancava da quando, nell'agosto 2022, don Filippo Dotti ha lasciato Lecco in quanto chiamato a un altro incarico nel capoluogo lombardo.
Due, in particolare, gli aspetti del suo servizio al "Poli" emersi come prioritari nei primi incontri: la vicinanza agli studenti, molti dei quali lontani da casa, che sempre più spesso manifestano forme di fragilità, con il conseguente bisogno di sentire al proprio fianco persone adulte che li ascoltino e li sostengano, in una cultura "competitiva" che non di rado finisce per creare ansia o preoccupazioni; e poi il lavoro su alcune delle tematiche al centro del magistero di Papa Francesco, in particolare nelle encicliche "Laudato Si'" e "Fratelli Tutti", specie fra studenti che giungono a Lecco da ogni parte del mondo a studiare discipline tecnico-scientifiche. Si tratta di temi a cui don Sergio si è dedicato al Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale, come la sostenibilità, lo sviluppo e la coesione sociale, temi di estrema attualità e di grande interesse.

Un aspetto non irrilevante, quest'ultimo, che sottolinea e ribadisce come la presenza del sacerdote al Politecnico sia davvero "per tutti" e vada al di là della religione, della storia e del vissuto spirituale di ogni singolo studente. "In un mondo pieno di conflitti e di crisi, è importante riuscire a creare un contesto pacifico e serio di riflessione, anche grazie ad adulti che possano facilitare la connessione tra ciò che si apprende e la spiritualità" ha aggiunto don Sergio, facendo presente come, almeno sulla base della sua esperienza, le nuove generazioni siano meno "politicizzate", più disposte a mostrarsi per ciò che davvero sono e a condividere punti di vista diversi.
Ma i giovani universitari, in fin dei conti, sono informati della possibilità di fare riferimento a don Sergio, anche solo per qualche chiacchiera? "Gli studenti sono stati avvisati della novità già nelle prime settimane di gennaio, grazie ai canali istituzionali e ai social del Politecnico, e sono iniziati i primi significativi incontri. La Pro-Rettrice ha inoltre espresso il desiderio di invitarmi a un appuntamento con le rappresentanze studentesche" ha puntualizzato don Massironi, che già ha iniziato comunque una presenza – discreta – nei giorni feriali nelle aule studio e nelle biblioteche, ma anche nei bar e nei luoghi di incontro del campus, che grazie alle sue ridotte dimensioni consente una conoscenza più diretta tra le persone che lo frequentano. "Ad ogni modo - la chiosa - tutto il progetto è in itinere e i giovani dovranno esserne protagonisti, magari insieme ad alcuni dei docenti: sarà nostra premura rendere noti gli sviluppi".
Don Sergio, tra l'altro, avrà modo di farsi conoscere in città anche oltre i confini del Poli (che comunque, per sua natura, è tutt'altro che "rinchiuso" in se stesso): fin da quando è approdato a Lecco, infatti, presta servizio anche all'interno della Comunità Pastorale Beata Vergine di Lourdes di Acquate, Bonacina e Olate, collaborando con don Walter Magnoni e gli altri sacerdoti per le funzioni religiose, specie domenicali.
Non avendo la Cappellania universitaria una sede fisica, chiunque voglia incontrare don Sergio Massironi può contattarlo via mail all'indirizzo cappellano-lecco@polimi.it.
Già Rettore del Collegio Arcivescovile Villoresi di Monza e Merate, nel 2021 è approdato al "Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale" in Vaticano, dove ha coordinato la ricerca internazionale "Fare Teologia dalle Periferie Esistenziali" promossa da Papa Francesco. Da gennaio scorso ha poi iniziato a collaborare con la Segreteria di Stato vaticana, ma con una possibilità di lavoro parzialmente da remoto, che gli ha quindi consentito di intraprendere la nuova esperienza in terra lecchese, "a casa".

Don Sergio Massironi
"Ho già avuto modo di incontrare le Autorità accademiche, in particolare le professoresse Donatella Sciuto e Manuela Grecchi (rispettivamente Rettrice del Politecnico di Milano e Pro-Rettrice del Polo di Lecco, ndr), accompagnato dal Responsabile diocesano della Pastorale universitaria, don Marco Cianci. Si è trovata da subito una bella intesa sul modo di concepire la presenza del cappellano all'interno dell'ateneo. Naturalmente, si tratta di un lavoro diverso e complementare rispetto a quello portato avanti da oratori e parrocchie locali, dove ci sono già molte proposte per i giovani. Il mio compito si lega proprio al senso più profondo dell'università", ci ha raccontato don Sergio, sottolineando che al campus di via Previati la figura del cappellano mancava da quando, nell'agosto 2022, don Filippo Dotti ha lasciato Lecco in quanto chiamato a un altro incarico nel capoluogo lombardo.
Due, in particolare, gli aspetti del suo servizio al "Poli" emersi come prioritari nei primi incontri: la vicinanza agli studenti, molti dei quali lontani da casa, che sempre più spesso manifestano forme di fragilità, con il conseguente bisogno di sentire al proprio fianco persone adulte che li ascoltino e li sostengano, in una cultura "competitiva" che non di rado finisce per creare ansia o preoccupazioni; e poi il lavoro su alcune delle tematiche al centro del magistero di Papa Francesco, in particolare nelle encicliche "Laudato Si'" e "Fratelli Tutti", specie fra studenti che giungono a Lecco da ogni parte del mondo a studiare discipline tecnico-scientifiche. Si tratta di temi a cui don Sergio si è dedicato al Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale, come la sostenibilità, lo sviluppo e la coesione sociale, temi di estrema attualità e di grande interesse.

Il sacerdote con Papa Francesco, in una foto tratta da Instagram
Un aspetto non irrilevante, quest'ultimo, che sottolinea e ribadisce come la presenza del sacerdote al Politecnico sia davvero "per tutti" e vada al di là della religione, della storia e del vissuto spirituale di ogni singolo studente. "In un mondo pieno di conflitti e di crisi, è importante riuscire a creare un contesto pacifico e serio di riflessione, anche grazie ad adulti che possano facilitare la connessione tra ciò che si apprende e la spiritualità" ha aggiunto don Sergio, facendo presente come, almeno sulla base della sua esperienza, le nuove generazioni siano meno "politicizzate", più disposte a mostrarsi per ciò che davvero sono e a condividere punti di vista diversi.
Ma i giovani universitari, in fin dei conti, sono informati della possibilità di fare riferimento a don Sergio, anche solo per qualche chiacchiera? "Gli studenti sono stati avvisati della novità già nelle prime settimane di gennaio, grazie ai canali istituzionali e ai social del Politecnico, e sono iniziati i primi significativi incontri. La Pro-Rettrice ha inoltre espresso il desiderio di invitarmi a un appuntamento con le rappresentanze studentesche" ha puntualizzato don Massironi, che già ha iniziato comunque una presenza – discreta – nei giorni feriali nelle aule studio e nelle biblioteche, ma anche nei bar e nei luoghi di incontro del campus, che grazie alle sue ridotte dimensioni consente una conoscenza più diretta tra le persone che lo frequentano. "Ad ogni modo - la chiosa - tutto il progetto è in itinere e i giovani dovranno esserne protagonisti, magari insieme ad alcuni dei docenti: sarà nostra premura rendere noti gli sviluppi".
Don Sergio, tra l'altro, avrà modo di farsi conoscere in città anche oltre i confini del Poli (che comunque, per sua natura, è tutt'altro che "rinchiuso" in se stesso): fin da quando è approdato a Lecco, infatti, presta servizio anche all'interno della Comunità Pastorale Beata Vergine di Lourdes di Acquate, Bonacina e Olate, collaborando con don Walter Magnoni e gli altri sacerdoti per le funzioni religiose, specie domenicali.
Non avendo la Cappellania universitaria una sede fisica, chiunque voglia incontrare don Sergio Massironi può contattarlo via mail all'indirizzo cappellano-lecco@polimi.it.
B.P.