Lecco: con 'Armonie dall'alto', musica sul Campanile di San Nicolò
Sabato 1 marzo, circa ottanta persone hanno avuto l'opportunità di partecipare all'iniziativa "Armonie dall'alto", un evento che ha unito la magia della musica dal vivo alla bellezza storica del Campanile di San Nicolò. Durante la salita ai 96 metri, sei gruppi sono infatti stati accompagnati da guide volontarie che li hanno condotti a diverse altezze del Matitone, raccontando la storia del monumento e le sue "avventure" (e disavventure).


I visitatori hanno ascoltato affascinanti aneddoti legati al manufatto, tra cui quello dei "nove buchi", i punti di partenza delle corse che, un tempo, venivano fatte per far suonare le campane.

La salita è proseguita fino al balconcino in alto, una delle aggiunte architettoniche più recenti, che consente di godere di una vista panoramica unica su Lecco. A rendere l'atmosfera unica, i due musicisti Christian Barraco, vincitore di numerosi premi internazionali, e la lecchese Francesca Bosisio, che ha collaborato con diverse orchestre italiane. Entrambi studiano insieme a Castel Franco Veneto, e la loro esecuzione ha suscitato grande emozione tra i partecipanti. Il programma ha incluso brani di compositori come Boccherini, Casals, Costanzi, Dotzauer, Piatti e Popper, selezionati appositamente per arricchire l'esperienza e accompagnare i visitatori in un viaggio emozionale tra arte, storia e musica.

In particolare, la prima esecuzione è stata una composizione di Popper per violoncello, che ha sfidato gli esecutori a separare gli aspetti didattici da quelli puramente musicali. La seconda, invece, era una melodia popolare armena, che ha esplorato nuove sonorità e tecniche interpretative, fra tradizione e innovazione.

Il Campanile di San Nicolò, con i suoi 96 metri di altezza, è il secondo più alto della Lombardia, dopo il Torrazzo di Cremona, ed è uno dei simboli di Lecco. La sua costruzione ha attraversato diverse fasi progettuali e ha richiesto il trasporto via lago di materiali come il calcare di Moltrasio e il granito della Val Chiavenna. La struttura si erge su una torre difensiva quattrocentesca, parte della fortificazione muraria della città. La sua forma ottagonale e la cuspide piramidale gli sono valse l'affettuoso soprannome di "Matitone". Essendo stato inaugurato la notte di Natale del 1904, nei mesi scorsi il campanile ha celebrato i 120 anni dalla prima suonata delle sue campane che, realizzate in bronzo, sono fondamentali nel suono che lo caratterizza.
Autentico nella sua struttura, ospita una scala con un particolare sistema di gradini - 400 in totale - che sporgono tanto quanto sono inseriti nella muratura, garantendo stabilità e resistenza. L'unico intervento moderno ha riguardato la ringhiera, che è stata sostituita per motivi di sicurezza.


L'iniziativa "Armonie dall'alto" è parte del progetto "Circondati dalla Bellezza", promosso dall'Associazione Culturale Madonna del Rosario, dalla Cooperativa Eliante e da Luce Nascosta, con il sostegno della Fondazione Comunitaria del Lecchese Onlus e Lario Reti Holding, che mira a valorizzare il patrimonio storico e culturale del territorio offrendo al pubblico esperienze immersive che uniscono arte, storia e bellezza.

Le visite guidate al campanile - per cui si cercano sempre nuovi volontari - si svolgono ogni domenica, con prenotazione obbligatoria tramite il sito www.campaniledilecco.it. Il costo del biglietto è di 5 euro, che contribuiscono alla manutenzione e alla pulizia.


Christian Barraco, violoncellista nato a Palermo nel 2001, si è formato con maestri di rilievo come Giovanni Sollima, Alain Meunier, Kristi Curb, Luca Fiorentini e Damiano Scarpa, laureandosi con lode e menzione d'onore. Vincitore di numerosi concorsi nazionali e internazionali, si è esibito come solista e in ensemble in prestigiosi teatri italiani, collaborando anche con l'Orchestra Cherubini diretta da Riccardo Muti e partecipando a tournée in Russia e Libano. Attualmente frequenta il biennio di violoncello sotto la guida di Damiano Scarpa e il corso di Alto Perfezionamento all'Accademia di Santa Cecilia a Roma con Giovanni Sollima.
Francesca Bosisio, violoncellista nata a Lecco nel 2000, ha invece studiato con Marco Testori, Marcella Schiavelli, Christian Bellisario, Stefano Cerrato e Damiano Scarpa, con il quale sta terminando il biennio di violoncello presso il Conservatorio A. Steffani di Castelfranco Veneto. Ha partecipato a masterclass con Christoph Coin, Antoaneta Emanuilova, Gabriele Geminiani, Matias de Oliveira Pinto, Quartetto Indaco e Andrei Harabagiu. Ha collaborato con varie orchestre italiane, tra cui l'Orchestra Sinfonica del Conservatorio di Milano, l'Orchestra Vivaldi, l'Orchestra Sinfonica di Savona e l'Orchestra Filarmonia Veneta, con le quali ha avuto l'occasione di lavorare con direttori e solisti di fama internazionale, come Roberto Abbado, Pedro Amaral, Alessandro Cadario, Yoichi Sugijama e Emmanuel Pahud.


I visitatori hanno ascoltato affascinanti aneddoti legati al manufatto, tra cui quello dei "nove buchi", i punti di partenza delle corse che, un tempo, venivano fatte per far suonare le campane.

La salita è proseguita fino al balconcino in alto, una delle aggiunte architettoniche più recenti, che consente di godere di una vista panoramica unica su Lecco. A rendere l'atmosfera unica, i due musicisti Christian Barraco, vincitore di numerosi premi internazionali, e la lecchese Francesca Bosisio, che ha collaborato con diverse orchestre italiane. Entrambi studiano insieme a Castel Franco Veneto, e la loro esecuzione ha suscitato grande emozione tra i partecipanti. Il programma ha incluso brani di compositori come Boccherini, Casals, Costanzi, Dotzauer, Piatti e Popper, selezionati appositamente per arricchire l'esperienza e accompagnare i visitatori in un viaggio emozionale tra arte, storia e musica.

Christian Barraco e Francesca Bosisio
In particolare, la prima esecuzione è stata una composizione di Popper per violoncello, che ha sfidato gli esecutori a separare gli aspetti didattici da quelli puramente musicali. La seconda, invece, era una melodia popolare armena, che ha esplorato nuove sonorità e tecniche interpretative, fra tradizione e innovazione.

Il Campanile di San Nicolò, con i suoi 96 metri di altezza, è il secondo più alto della Lombardia, dopo il Torrazzo di Cremona, ed è uno dei simboli di Lecco. La sua costruzione ha attraversato diverse fasi progettuali e ha richiesto il trasporto via lago di materiali come il calcare di Moltrasio e il granito della Val Chiavenna. La struttura si erge su una torre difensiva quattrocentesca, parte della fortificazione muraria della città. La sua forma ottagonale e la cuspide piramidale gli sono valse l'affettuoso soprannome di "Matitone". Essendo stato inaugurato la notte di Natale del 1904, nei mesi scorsi il campanile ha celebrato i 120 anni dalla prima suonata delle sue campane che, realizzate in bronzo, sono fondamentali nel suono che lo caratterizza.


L'iniziativa "Armonie dall'alto" è parte del progetto "Circondati dalla Bellezza", promosso dall'Associazione Culturale Madonna del Rosario, dalla Cooperativa Eliante e da Luce Nascosta, con il sostegno della Fondazione Comunitaria del Lecchese Onlus e Lario Reti Holding, che mira a valorizzare il patrimonio storico e culturale del territorio offrendo al pubblico esperienze immersive che uniscono arte, storia e bellezza.

Le visite guidate al campanile - per cui si cercano sempre nuovi volontari - si svolgono ogni domenica, con prenotazione obbligatoria tramite il sito www.campaniledilecco.it. Il costo del biglietto è di 5 euro, che contribuiscono alla manutenzione e alla pulizia.


Christian Barraco, violoncellista nato a Palermo nel 2001, si è formato con maestri di rilievo come Giovanni Sollima, Alain Meunier, Kristi Curb, Luca Fiorentini e Damiano Scarpa, laureandosi con lode e menzione d'onore. Vincitore di numerosi concorsi nazionali e internazionali, si è esibito come solista e in ensemble in prestigiosi teatri italiani, collaborando anche con l'Orchestra Cherubini diretta da Riccardo Muti e partecipando a tournée in Russia e Libano. Attualmente frequenta il biennio di violoncello sotto la guida di Damiano Scarpa e il corso di Alto Perfezionamento all'Accademia di Santa Cecilia a Roma con Giovanni Sollima.
Francesca Bosisio, violoncellista nata a Lecco nel 2000, ha invece studiato con Marco Testori, Marcella Schiavelli, Christian Bellisario, Stefano Cerrato e Damiano Scarpa, con il quale sta terminando il biennio di violoncello presso il Conservatorio A. Steffani di Castelfranco Veneto. Ha partecipato a masterclass con Christoph Coin, Antoaneta Emanuilova, Gabriele Geminiani, Matias de Oliveira Pinto, Quartetto Indaco e Andrei Harabagiu. Ha collaborato con varie orchestre italiane, tra cui l'Orchestra Sinfonica del Conservatorio di Milano, l'Orchestra Vivaldi, l'Orchestra Sinfonica di Savona e l'Orchestra Filarmonia Veneta, con le quali ha avuto l'occasione di lavorare con direttori e solisti di fama internazionale, come Roberto Abbado, Pedro Amaral, Alessandro Cadario, Yoichi Sugijama e Emmanuel Pahud.
M.Bo.