Il nascente Comitato non sia costola del Partito Democratico
Spiace rilevare che il nascente “Comitato per un diverso tracciato della Variante alla ex 639” si faccia manovrare da una forza politica, diversamente da quanto dichiarato con enfasi proprio dai suoi rappresentanti in assemblea l’altra sera.
Gli indizi di questa strumentalizzazione sono tanti, non ultima la lettera inviata alla vostra testata dal Circolo PD per sostenere il Comitato e attaccarmi.
Per non parlare della composizione dello stesso Comitato, addirittura introdotto all’assemblea di presentazione da un rappresentante di Bene Comune, gruppo consigliare d’opposizione gravitante sempre nell’orbita del PD.
Curioso poi il fatto che, a chiedere l’audizione in Regione per conto del Comitato, sia stato proprio l’ex deputato PD Fragomeli, ora consigliere, che per anni ha dichiarato di monitorare e sollecitare l’iter della Variante, lamentandosi periodicamente sulla stampa dei ritardi cumulati dal progetto, per intenderci quello oggi contestato. Tanto che si deve ritenere che lo condividesse.
Insomma, la sensazione è che, accanto ai molti cittadini calolziesi giustamente preoccupati dall’impatto sulla città dell'infrastruttura, ce ne siano altri che agiscono per banali ragioni di consenso. Intendiamoci, una forza politica locale ha il dovere di far sentire la sua voce, ma a mio parere lo deve fare apertamente non nascondendosi dietro un Comitato e giocando sulle preoccupazioni dei cittadini, soprattutto di quelli direttamente interessati.
Detto questo, il problema esiste e l’opera, accanto ai benefici, avrà sicuramente un impatto importante sul territorio, come per altro questa Amministrazione Comunale ha ampiamente sottolineato con forza, e continuerà a farlo, nelle sedi opportune, ma con una strategia più responsabile, cioè cercando di gestire la situazione per limitare i disagi e per ridurre danni e rischi, ma anche per avere più benefici e non perdere un’opportunità attesa da decenni.
Anche per questo motivo come Sindaco ho aderito alle richieste del Comitato e presenziato all’assemblea, solo per comunicare ai cittadini le ultime informazioni in mio possesso, evitando volutamente di ribattere alle numerose forzature dei vari oratori, anche per non surriscaldare inutilmente gli animi, consapevole che per alcune delle persone che saranno toccate direttamente dai lavori il trauma e il danno esistano per davvero.
Proprio per questo motivo, come ho spiegato loro nei vari incontri, cercherò di sostenerle per quanto in mio potere.
Gli indizi di questa strumentalizzazione sono tanti, non ultima la lettera inviata alla vostra testata dal Circolo PD per sostenere il Comitato e attaccarmi.
Per non parlare della composizione dello stesso Comitato, addirittura introdotto all’assemblea di presentazione da un rappresentante di Bene Comune, gruppo consigliare d’opposizione gravitante sempre nell’orbita del PD.
Curioso poi il fatto che, a chiedere l’audizione in Regione per conto del Comitato, sia stato proprio l’ex deputato PD Fragomeli, ora consigliere, che per anni ha dichiarato di monitorare e sollecitare l’iter della Variante, lamentandosi periodicamente sulla stampa dei ritardi cumulati dal progetto, per intenderci quello oggi contestato. Tanto che si deve ritenere che lo condividesse.
Insomma, la sensazione è che, accanto ai molti cittadini calolziesi giustamente preoccupati dall’impatto sulla città dell'infrastruttura, ce ne siano altri che agiscono per banali ragioni di consenso. Intendiamoci, una forza politica locale ha il dovere di far sentire la sua voce, ma a mio parere lo deve fare apertamente non nascondendosi dietro un Comitato e giocando sulle preoccupazioni dei cittadini, soprattutto di quelli direttamente interessati.
Detto questo, il problema esiste e l’opera, accanto ai benefici, avrà sicuramente un impatto importante sul territorio, come per altro questa Amministrazione Comunale ha ampiamente sottolineato con forza, e continuerà a farlo, nelle sedi opportune, ma con una strategia più responsabile, cioè cercando di gestire la situazione per limitare i disagi e per ridurre danni e rischi, ma anche per avere più benefici e non perdere un’opportunità attesa da decenni.
Anche per questo motivo come Sindaco ho aderito alle richieste del Comitato e presenziato all’assemblea, solo per comunicare ai cittadini le ultime informazioni in mio possesso, evitando volutamente di ribattere alle numerose forzature dei vari oratori, anche per non surriscaldare inutilmente gli animi, consapevole che per alcune delle persone che saranno toccate direttamente dai lavori il trauma e il danno esistano per davvero.
Proprio per questo motivo, come ho spiegato loro nei vari incontri, cercherò di sostenerle per quanto in mio potere.
Marco Ghezzi, sindaco di Calolziocorte