Provincia: ripartito il contributo da 1.8 mil da grandi derivazioni

Il Consiglio Provinciale ha approvato la 2ª variazione al bilancio del 2025. A presentarla durante la riunione di mercoledì 26 febbraio è stato il consigliere Simone Brigatti.
Per quanto riguarda la parte corrente la variazione ammonta a 210.998,07 euro di cui 66.774 euro per il fondo “Obbiettivi Finanza Pubblica”. Si tratta della voce più cospicua. “Riguarda la Legge di Bilancio 2025 sugli enti locali, che ha previsto l’istituzione di questo fondo che colpisce le province sul triennio” ha spiegato il consigliere. 10 milioni di euro nel 2025 e 30 milioni per il biennio 2026-2027. Per la Provincia di Lecco sono previsti 66.774 euro quest’anno e 200.322 euro nel biennio successivo. “Un lato positivo previsto dalla Legge di Bilancio 2022 è che è stata anticipata una parte di fondo per per le province, per circa 50 milioni di euro per tutto il triennio 2025-2027”.
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A intervenire sulla questione è stato il consigliere Gaetano Caldirola di “La Provincia territorio bene comune”, che ha espresso disappunto. “Questo fondo va a mettere in difficoltà i Comuni a cui apparteniamo, perché limita la loro autonomia e porta in situazioni di continua emergenza, costringendo in alcuni casi ad aumentare la già massima tassazione raggiunta in molti Comuni, ad aumentare i costi dei servizi o in alcuni casi ridurre o eliminare i servizi stessi. Questo fondo va in una logica di centralizzazione e non di valorizzazione dell' autonomia tanto sostenuta, perlomeno a parole, dal nostro Governo”.
Altra voce che compone la variazione in parte corrente sono i 50.000 per lo studio sulla viabilità nel Meratese, in particolare nell’area del ponte di Paderno d’Adda. È previsto che la cifra verrà sostenuta dai Comuni, ma il consigliere Felice Rocca ha tenuto a precisare: “Non saranno interamente coperti dai Comuni, stiamo ragionando per avere un co-finanziamento dalle province di Lecco e Bergamo”. La presidente Alessandra Hofmann ha informato circa la disponibilità anche della Provincia di Monza Brianza a compartecipare economicamente.
In conto capitale la maggior parte delle voci di variazioni attingono al contributo proveniente dalla Regione per le grandi derivazioni idroelettriche, che ammonta a 1.881.873 euro.
“Sono interventi in cui la Provincia in alcuni casi dà dei contributi ai Comuni per eseguire dei lavori e altri in cui li esegue direttamente la Provincia” ha proseguito il consigliere Brigatti, spiegando che le risorse sono più di quelle previste inizialmente perché le concessioni attualmente in essere sono scadute e dunque è stato previsto un extra a carico dei concessionari. Questo aumento è stato utilizzato per terminare l’intervento sulla Varenna-Dervio, inizialmente coperto solo parzialmente.
Tra le voci della variazione figurano 200.000 al Comune di Paderno, ente attuatore dell’intervento di manutenzione straordinaria e ripristino del dissesto idrogeologico lungo l’alzaia – ma non della frana avvenuta a maggio, poiché è in Comune di Cornate e dunque Provincia di Monza Brianza –; ulteriori 50.000 euro a Paderno, in qualità di ente attuatore del nuovo impianto semaforico sul ponte San Michele; 250.000 per il Comune di Robbiate, ente attuatore dell’intervento di realizzazione del tratto ciclopedonale accanto alla Sp 56 dall’incrocio Sp 56/Sp54 verso la stazione ferroviaria; 400.000 euro per gli interventi di regimazione idraulica e ripristino di un tombotto nel tratto della SP 67 tra Casargo e Valvarrone; 500.000 euro per l’implementazione del livello di servizio e opere idrauliche minori sulla strada che unisce Taceno Località Comasira a Vendrogno di Bellano; 331.873 euro per gli interventi di protezione caduta massi nel tratto di Sp72 tra Varenna e Dervio; 150.000 euro per la manutenzione straordinaria del ponte sulla Sp55 a Lomagna. Non rientrano invece nel contributo regionale i 107.500 euro per la manutenzione straordinaria lungo la Sp 54 compreso l’adeguamento dell’intersezione con la strada comunale di Montevecchia, a fronte di pari contributi ottenuti dai Comuni; 188.473 euro per l’implementazione del livello di servizio sulla SP 58 a fronte dell’ottenimento della cifra da parte dello Stato; 371.500 euro per interventi di adeguamento della sede stradale in Alta Valsassina e Valvarrone oltre che Taceno e Premana, in trasferimento della Provincia di Como per interventi sulla viabilità. 
Sono state presentate le variazioni anche per il prossimo biennio. Per entrambi gli anni sono previste voci per il fondo “Obbiettivi Finanza Pubblica” mentre solo per il 2026 risultano 300.000 euro di contributo regionale da trasferire al Comune di Calco per per la riqualificazione della ex SS 342.
Astenuti al momento del voto i consiglieri di “La Provincia territorio bene comune” e “Civici per la Provincia”. “Non c’è stata una condivisione del meccanismo di definizione delle priorità e della pianificazione a medio e lungo termine che va a favore o meno dei Comuni” ha spiegato il consigliere Caldirola, motivando la scelta. “Veniamo a conoscenza dei lavori solo a una settimana dal consiglio”.
Anche il consigliere Cesare Colombo ha chiesto maggior coinvolgimento, annunciando l'astensione.
A rispondere è stato il consigliere Antonio  Pasquini, spiegando che per gli interventi proposti sulla base della Legge delle Grandi Derivazioni vi è un elenco di Comuni in cui insistono i bacini delle grandi derivazioni e che le amministrazioni di questi sono state tutte incontrate dalla Provincia in diverse riunioni. Il vicepresidente  Mattia Micheli ha definito invece “antipatica” la continua rivendicazione della sacra informazione e condivisione delle scelte svolte dalla Provincia. “Continuare a enunciare questa cosa è totalmente fuori luogo e non corrisponde alla realtà”.
In chiusura il consigliere Rocca ha chiesto precisazioni in merito all’intervento di ripristino della frana lungo l’alzaia dell’Adda tra Paderno e Cornate, che attualmente non consente di raggiungere lo Stallazzo per chi proviene dalla parte Lecchese. Ha risposto la presidente Hofmann spiegando che sono stati incontrati tecnici, amministrazioni e il presidente della Provincia di Monza. “L’indicazione di Regione è che i finanziamenti che arrivano per le grandi derivazioni si possono usare solo sul proprio territorio. Quindi direttamente sulla frana noi non possiamo intervenire, perché sappiamo essere sulla provincia di Monza. Su Paderno però c’è un intervento in accordo con il sindaco e Regione per la messa in sicurezza di tutta l’alzaia, in provincia di Lecco”. 
E.Ma.
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