Casargo, CFPA: i corsi nuovi non decollano. Niente iscritti

Nonostante la lunga tradizione alle spalle, gli importanti interventi di riqualificazione recentemente eseguiti e il crescente sviluppo turistico del territorio – che dovrebbe richiedere figure qualificate – il futuro del Centro di Formazione Professionale Alberghiero (CFPA) di Casargo continua a dare pensieri a chi lo gestisce. 
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Storicamente la struttura ha avuto anche 247 studenti iscritti mentre quest’anno sono stati 145 e per il prossimo al momento ne sono previsti 140. Nonostante il lancio pubblicitario, a oggi non sono pervenute iscrizioni per i due nuovi corsi, quello di operatore agricolo in gestione allevamento e casaro d’alpeggio e quello di accoglienza marketing turistico. 
Le preoccupazioni a tal riguardo sono state esternate dal presidente del Agenzia Provinciale per le Attività Formative, Francesco Silverj, nel corso del consiglio di mercoledì 26 febbraio, che ha visto tra i punti all’ordine del giorno anche l’approvazione del piano programma e bilancio economico dell’anno solare 2025 e del bilancio di previsione per il triennio ’25-’27 di APAF. 
Il bilancio, come spiegato dal consigliere Augusto Amanti, è stato improntato alla prudenza. Si è preferito non tener conto dell’importante risparmio previsto per la funzione del nuovo impianto a biomassa (che partirà con nuovo anno formativo) e di quello dovuto alla sostituzione dei corpi illuminati, così come si è scelto di attenersi a numeri di iscritti in linea con quelli di quest’anno per i ricavi di rette di vitto e semi con vitto. Al netto di tutte le entrate, i ricavi sono stimati in 2.266.000 euro, che vanno a coprire 1.034.000 euro di costi del personale e 1.232.000 euro di costi di gestione. 
“Questo risultato, che ci conforta, è frutto di un’attenzione e di una sinergia” ha detto il presidente Silverj, ringraziando poi Regione, Provincia e Comune di Casargo per i lavori di riqualificazione realizzati lo scorso anno. 
“Grazie alla capacità formativa, gli studenti del CFPA continuano a essere richiesti dal mercato di riferimento”ha proseguito, spiegando tuttavia che se i tre corsi storci hanno ottenuto lo stesso numero di iscrizione dello scorso anno, altrettanto non si può dire dei nuovi che, a oggi, di adesioni ancora non ne hanno registrate. “Qualche preoccupazione c’è. Recentemente ho partecipato alla conferenza di Ristoexpo, insieme alla direttrice del CFPA di Como abbiamo condiviso un intervento che è stato anche abbastanza schietto. La presa di coscienza che tutti dobbiamo fare è che ‘l'effetto Masterchef' è finito. I ragazzi, al di là del fatto di denatalità, questa professione non la vogliono più fare”. Un fatto assurdo per il presidente, soprattutto tenendo conto del grado di occupazione che l’alberghiero è in grado di dare. “È il momento con coraggio di trovare sinergie con altri Istituti per dare una risposta di lavoro ai nostri ragazzi, per la difesa occupazionale dei 35 dipendenti che ha il CFPA di Casargo e per immaginare che questa realtà possa ritornare a camminare con la serenità che merita”. 
Le relazioni sono state molto apprezzate dai consiglieri, anche quelli dei gruppi di minoranza. Il punto è stato approvato all’unanimità. 
E.Ma.
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