Calcio Lecco: il punto del diesse Minadeo, 'abbiamo chiuso il cerchio'

“Quando siamo arrivati la scorsa estate, avevamo 17 giocatori sotto contratto e in quel momento fare la rivoluzione non sembrava la scelta giusta. In pratica ripartire da zero era azzardato. Visto l'andamento del campionato, l'età media ci ha indotto a fare qualche riflessione. Ci sono stati motivi che ci hanno costretto a intervenire.  Kritta e Sipos sul mercato la prossima stagione ? Non saranno ceduti. La società è solida, ha passione e non ha bisogno di privarsi dei due giocatori per la sostenibilità economica”.  Questi, in pillole, i concetti espressi dal diesse bluceleste Antonio Minadeo, durante la conferenza stampa tenutasi nella sede del club.
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Antonio Minadeo

Si è parlato del mercato invernale e delle prospettive di una squadra che ambisce a raggiungere al più presto le sponde della salvezza diretta.  
Dalle operazioni di mercato, è emerso un Lecco profondamente rinnovato. La proprietà ha rinunciato a molti veterani e a calciatori considerati non compatibili con il progetto, virando su atleti ritenuti più adatti alla situazione attuale. In sintesi si è cercato di rimediare a qualche equivoco nato nella fase di costruzione estiva della squadra. Ma ci sta, perché nessuno ha il dono della preveggenza e spesso i problemi affiorano strada facendo. Dopo un gennaio “tellurico”,  sono approdati sul Lario dodici atleti nuovi, alcuni dei quali da scoprire, altri in cerca di rilancio, e altri già titolari più o meno fissi (Marino, Martic, Ferretti, Grassini, Sene).  In tredici, invece, hanno fatto le valigie e tra loro ci sono nomi eccellenti, come Ionita, Galli,  Celjak, Ilari, il talentuoso Tordini, in prestito al Messina e Lepore (in attesa di ufficialità).  

DICHIARAZIONI DIRETTORE SPORTIVO ANTONIO MINADEO

- Sono stati movimentati troppi giocatori. I tifosi sono rimasti “traumatizzati” dalla campagna del gennaio 2024. Quest'anno si è proceduto, più o meno, seguendo la medesima linea.
“Rispetto alla stagione scorsa, la situazione è però diversa. Ci sono stati motivi che ci hanno costretto a intervenire. Dei giocatori titolari ne sono andati via cinque: Ilari, Celjak, Galli, Ionita e Lepore. Quelli, in pratica, che avevano registrato più minutaggio. Questo per quanto riguarda il nucleo storico della squadra. Poi parecchi erano dei prestiti. Abbiamo anche dovuto subire delle scelte, accettandole per rispetto. C'erano giocatori che desideravano seguire altri percorsi”. 
- Tre allenatori cambiati da luglio fino a gennaio. Davvero tanti.
“Quando le cose non vanno bene concorrono diversi fattori:  tecnici, ambientali e personali. Purtroppo nel calcio l'allenatore paga le colpe di tutti. Abbiamo preferito cambiare il tecnico in un certo periodo del campionato. Parlo di mister Baldini, di cui faccio fatica a trovare difetti.  A livello professionale ho visto grande staff.  Poi arrivato mister Volpe e confermo quanto detto su Baldini.  Volpe ha dovuto affrontare il problema infortuni. In un determinato momento sono venuti a mancare dieci giocatori contemporaneamente. L'allenatore come detto paga le colpe, ma tutti siamo responsabili”.
- Il Lecco è passato da un'età media di 29,1 a 24,8. Adesso la squadra corre per tutti i 90'. 
“Quando siamo arrivati la scorsa estate avevamo 17 giocatori già sotto contratto e in quel momento fare la famosa rivoluzione non sembrava la scelta giusta. In pratica ripartire da zero era azzardato. Visto l'andamento del campionato, l'età media ci ha indotto a fare qualche riflessione. E ci siamo regolati di conseguenza, secondo necessità. Il lavoro atletico? A settembre la squadra non poteva già essere al 100% ; in più si sono messi di mezzo gli infortuni ed il lavoro è stato un po' “gambizzato”. Ora abbiamo chiuso il cerchio, abbassato l'età, secondo gli intendimenti della società. Adesso la squadra corre per 90'. Ma non me la sento di sostenere che quelli di prima non correvano perché erano troppo vecchi. Le cause dei 32 punti in classifica sono da suddividere tra tutti, me compreso”
- Come avete fatto a convincere mister Valente a mercato concluso?
“Non è stato facile, ma alla fine lo abbiamo convinto grazie anche alla forza della società. Con il grande sostegno del vicepresidente Francesco Aliberti, siamo riusciti ad accordarci con Valente in 24 ore. È un tecnico che potrà fare bene. Ho preso le responsabilità di non chiudere due caselle, dando al mister la possibilità di decidere”. 
- È stato un atto di coraggio ingaggiare due giocatori fermi da tempo (Anderson e Kristoffersen). In più il club ha ceduto Rocco alla Pro Patria, diretta concorrente.
“Accolgo il pericolo percepito dall'esterno. Sono una persona in crescita e accetto la puntualizzazione. Mi servirà per migliorare. Rocco? Non potevamo facilmente decidere dove collocare un giocatore che era comunque destinato all'uscita. È chiaro, poi, che gli svincolati (Kristoffersen e Anderson, ndr) non hanno minutaggio. Abbiamo dato a mister Valente la possibilità di scegliere due giocatori adatti al suo concetto di gioco”.
- Lei è restio a esprimersi in pubblico.  
“Non sono un tipo a cui piace parlare in pubblico. Ma non è un modo di nascondermi, né di non volere responsabilità. Semplicemente non mi piace apparire. Preferisco crearmi il rispetto attraverso il lavoro, cercando di essere il più professionale possibile, tenendo presente la  città e la storia del Lecco. Tuttavia le critiche ci stanno nel calcio”. 
- Tornando indietro avrebbe gestito in modo diverso?
“Tendo a vedere il bicchiere mezzo pieno, anche se si deve sempre fare il meglio. Il mercato non lo decido solo io. Con la società abbiamo tracciato una strada. Alcuni obiettivi sono andati a buon fine, altri no. La cessione di Galli? Giorgio non era stato messo sul mercato.  Eravamo d'accordo che, se fosse arrivata una società pronta a un prolungamento del contratto, sarebbe partito. Avevamo bloccato Zanellato proprio in relazione alla situazione di Galli, che è stato un signore”. 
- Il problema rimane il gol, anche se Sipos ne ha fatti dieci. Gli altri si sono fermati.
“Il gol è la parte principale del calcio. Altre squadre sono nella nostra medesima condizione. Ho fiducia in Sene e Kristoffersen, come in Galeandro, che ha siglato quattro reti e distribuito diversi assist”. 
- I gioielli  Kritta e Sipos sono nel mirino di squadre di categoria superiore.
La proprietà a una mia proposta di apertura di trattativa, ha detto no. Su Kritta ci sono state richieste con risvolti economici davvero importanti. L' anno prossimo Kritta e Sipos non saranno ceduti. La società è solida, ha passione e non ha bisogno di privarsi dei due giocatori per la sostenibilità economica. Il presidente Aliberti la sostenibilità la sta creando con le proprie risorse”.  
- In merito all'addio di Ionita e al mancato ingaggio di Chaija.
“Ringrazio Ionita per quello che ha dato, facendomi conoscere nuove metodologie, ma per me è una parentesi chiusa. Ha voluto andare via lui.  L'ingaggio di Chaija non era preventivato. C'era stata possibilità. Il presidente aveva accettato un ulteriore sforzo economico. Il ragazzo ha avuto un attimo di entusiasmo, ma dopo una nottata ci ha ripensato”.  

IL RIEPILOGO DEL MERCATO BLUCELESTE
USCITE: Jean Claude Billong (risoluzione contratto), Teoman Gündüz ( risoluzione prestito con la Triestina), Carlo Ilari (prestito al Ravenna), Daniele Rocco (definitivo alla Pro Patria), Andrea Beghetto (prestito dal Pisa al Vicenza), Mattia Tordini (prestito al Novara), Corentin Louakima (risoluzione), Salvatore Dore (prestito dalla Cremonese al Legnago), Artur Ionita ( definitivo alla Triestina), Giorgio Galli (definitivo alla Lucchese), Vedran Celjak (risoluzione), Jan Zuberek (prestito dall'Inter all'Avellino),  Franco Lepore, in attesa di ufficialità (Al Ittifaq, Emirati Arabi Uniti). 

ENTRATE: Andrea Marino (centrocampista classe 2001,  prestito dal Trapani), Vincenzo Polito (difensore classe 1999, prestito dalla Spal), Davide Grassini (centrocampista classe 2000, definitivo dalla Carrarese), Manuel Martic (mediano classe 1995, definitivo dal Legnago), Flavio Di Dio (esterno classe 2002, prestito dalla Juve Stabia),  Manuel Ferrini  (terzino classe 1998, definitivo dal Monopoli  ), Fallou Sene (attaccante classe 2004, prestito dalla Fiorentina), Giacomo Cavallini (esterno classe 2004, prestito dalla Reggiana), Cristopher Attys (centrocampista classe 2001, prestito dalla Triestina con diritto di riscatto), Nicolò Zanellato (centrocampista classe 1998, definitivo dal Catania), Djavan Anderson (esterno classe 1995, svincolato), Julian Kristoffersen (attaccante classe 1997, svincolato).
R.F.
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