Lecco, Ospedale Manzoni: il Pronto Soccorso raddoppia, ora si riqualifica la parte 'vecchia'

Mentre fervono i preparativi per i festeggiamenti in occasione del 25° anniversario, per cui sabato 1° marzo è atteso anche il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana, da martedì 18 febbraio è ufficialmente operativa la nuova area del Pronto soccorso dell'Ospedale Manzoni di Lecco, dove però si è ancora nel pieno dei lavori di ampliamento e riqualificazione che ora si prevede possano concludersi a fine novembre, arrivando così all'assetto definitivo e al pieno funzionamento. A fare il punto della situazione, nel corso di una conferenza stampa convocata all'ora di pranzo di oggi, sono stati i vertici dell'ASST, a partire dal direttore generale Marco Trivelli che ha definito il momento attuale "una tappa importante" del percorso iniziato nel 2020, in piena epoca Covid.
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Il dg Marco Trivelli

"Allora era stata concepita la duplicazione di tutti gli spazi di accesso, anche del PS (che conta circa 67.000 ingressi all'anno, ndr)" ha spiegato il dg. "Inizialmente per l'ampliamento si parlava di prefabbricati, mentre ora c'è qualcosa di diverso, che corrisponde a un'esigenza reale: del resto è cambiato completamente il modo di funzionare del Pronto Soccorso, che non è solo "smistamento" ma ha una funzione clinica fondamentale, è un luogo di cura con necessità di spazi specifici. Il progetto originario è quindi andato modificandosi, verso un vero e proprio ampliamento strutturale. Nel 2023, nel tentativo di armonizzare e integrare le due aree, pur con la presenza di un "filtro", è stato fatto un finanziamento aggiuntivo da 1,7 milioni di euro per la ristrutturazione della parte vecchia: il cantiere per quella nuova, iniziato nel marzo 2022, avrebbe dovuto concludersi nel gennaio successivo, ma a causa delle varianti progettuali emerse nel tempo e di difficoltà varie dovute anche al rincaro dei materiali, si è arrivati alla fine del 2023. Il 2024 è stato quindi sfruttato per apportare tutte le migliorie necessarie (per una spesa di 700.000 euro), in una logica di cambiamento progressivo, e per l'attività amministrativa di collaudo". 
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Alcune immagini scattate all'apertura dei lavori di ampliamento del PS nel dicembre 2023
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"Siamo comunque rimasti nel perimetro del finanziamento originario del 2022 da 4,9 milioni complessivi, di cui ora ne rimane 1 per la ristrutturazione e riqualificazione della parte vecchia che inizierà la prossima settimana, intersecandosi con gli interventi in Radiologia" ha precisato ancora Trivelli. "Dai 900 metri quadrati attuali per l'emergenza-urgenza, a fine lavori arriveremo a 2.200. Quest'anno, dunque, avremo a disposizione un solo "polmone", con qualche conseguente disagio per i cittadini, perché da metà marzo ad agosto andremo anche ad aggiornare la nuova TAC e una parte dell'attività diagnostica dovrà essere svolta direttamente in PS. Ora siamo in una fase intermedia importante: a fine novembre, come anticipato, dovremmo arrivare all'accreditamento e al pieno funzionamento".
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Per ora - ma anche in futuro - l'accesso al PS e l'area triage rimarranno comunque nella stessa posizione, mentre tra qualche mese sarà necessario spostare temporaneamente la sala d'attesa. Qualche disagio, comunque, è lecito attenderselo, anche se i lavori sono stati progettati per fasi proprio con l'obiettivo di limitarli al minimo. Classificato come DEA (Dipartimento di Emergenza e Accettazione) di secondo livello, quindi "alto", il Pronto Soccorso dell'Ospedale Manzoni di Lecco è un importante punto di riferimento anche al di fuori della nostra provincia in quanto Centro Trauma zonale con Neurochirurgia e Cardiochirurgia, oltre che con Rete Stroke. 
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Alessandra Grappiolo

"Il progetto per il nuovo PS è stato voluto e pensato durante la pandemia, anche nell'ottica di doverne eventualmente affrontare un'altra in futuro, quindi con una precisa separazione dei percorsi per pazienti infetti e non" ha chiarito la dottoressa Alessandra Grappiolo, direttore sanitario. "Questa organizzazione offre comunque una serie di vantaggi a prescindere: ai pazienti, perché consente una presa in carico più rapida ed efficace in base all'urgenza, e al personale che in tal modo può distribuirsi in più equipe. Quando entrambe le ali del PS, quella nuova e quella vecchia, saranno operative insieme, gli utenti verranno indirizzati alle cure in base alle necessità: da un lato le "vere" urgenze (alta e media intensità, codici rossi e gialli), mentre dall'altro quelle minori (verdi, azzurri e bianchi, che rappresentano oltre il 60% del totale), con un corridoio di collegamento a rappresentare un "filtro" di passaggio. Avremo inoltre a disposizione un parco tecnologico elevatissimo, con una nuova TAC all'avanguardia direttamente in PS che permetterà di non spostare i pazienti da un piano all'altro e gestire meglio il trauma. Gli spazi, invece, saranno più larghi, confortevoli e dotati di una migliore qualità acustica".
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Luciano D'Angelo

Tornando a quanto si diceva prima, anche il dottor Luciano D'Angelo, Primario del Pronto Soccorso, non ha negato i possibili disagi dei prossimi mesi, assicurando che però "le migliorie si vedono già e consentono fin da ora una progressione rapida". "Il nostro Ospedale è ormai pienamente inserito anche nella rete formativa, per cui ci aspettano anni entusiasmanti in cui riusciremo a dimostrare di essere un po' più maturi", il suo commento. "Anche in questo senso sono molto fiducioso, la collaborazione con il mondo accademico porta studenti e specializzandi. Vedo un futuro positivo e mi aspetto che il PS possa continuare a crescere. Lo staff è solido, poi il miglioramento degli spazi aiuterà sicuramente".
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A questo proposito, il dg Trivelli ha voluto rendere noto che a gennaio l'ASST di Lecco ha assunto complessivamente 27 medici: "Qualche settore che sta vivendo la crisi dovuta al momento storico c'è, ma qui non sentiamo una sofferenza particolare. Per quanto riguarda gli infermieri stiamo lottando per mantenere un numero costante, perché non ne perdiamo ma non cresciamo nemmeno, e a novembre vorremmo arrivare a un incremento. Anche per il PS, nonostante i pensionamenti, nel 2024 siamo riusciti a restare in equilibrio, cosa tutt'altro che banale: al momento abbiamo 16 medici e una cinquantina di infermieri, ma l'ideale sarebbe aumentarli perché abbiamo un gap di una decina di persone".
B.P.
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