Mandello: per Pelizzari 5° e 6° posto al Mondiale paralimpico di Sci alpino
La vittoria si fa ancora attendere, ma un quinto e un sesto posto non si buttano di certo via. Una trasferta positiva, tutto sommato, quella di Federico Pelizzari in Slovenia, al Mondiale paralimpico di Sci alpino organizzato a Maribor, a cui ha partecipato portando nuovamente in alto i colori dello Sci Club di Lecco.
Il mandellese classe 2000, in gara nello Slalom gigante nella categoria Standing, ha ottenuto il migliore dei due piazzamenti con il tempo di 2:05.77, classificandosi alle spalle di due francesi (Arthur Bauchet e Jules Segers, rispettivamente primo e terzo), dello svizzero Robin Cuche e dell'austriaco Thomas Volgger; si è invece fermato un gradino più sotto, come dicevamo, nell'altra competizione a cui ha partecipato.
"Sono soddisfatto, soprattutto per quanto riguarda le ultime prove che ritengo essere state buone: il pendio era abbastanza facile da affrontare a livello tecnico, e per me paradossalmente era uno svantaggio. Inoltre c'era il problema della mancanza di neve (a causa del quale sono anche state cancellate alcune gare, non senza polemiche considerando che gli atleti avevano già raggiunto la località slovena, ndr), per cui le condizioni non erano esattamente ottimali" commenta Federico Pelizzari, sugli sci fin da piccolissimo e ormai da un lustro nel giro della Nazionale italiana (con il Comitato paralimpico avendo perso tre dita di una mano nel 2012 a causa dell'esplosione di un petardo).
Con lo sguardo già puntato alle Olimpiadi "di casa", quelle di Milano-Cortina in programma tra un anno dove farà il bis dopo quelle del 2022, il giovane sciatore mandellese è ora pronto a scendere in pista a Bardonecchia per la Para Alpine Ski World Cup di Super-G, che si svolgerà dal 25 al 27 febbraio: con lui anche gli altri azzurri Davide Bendotti, Renè De Silvestro, Luca Palla e Martina Vozza. A fine marzo, poi, l'impegno in Coppa del Mondo a La Thuile, in Valle d'Aosta, dove Pelizzari avrà una nuova chance per andare a caccia del primo titolo internazionale già sfiorato almeno in un'occasione, tra un successo e l'altro.
Il mandellese classe 2000, in gara nello Slalom gigante nella categoria Standing, ha ottenuto il migliore dei due piazzamenti con il tempo di 2:05.77, classificandosi alle spalle di due francesi (Arthur Bauchet e Jules Segers, rispettivamente primo e terzo), dello svizzero Robin Cuche e dell'austriaco Thomas Volgger; si è invece fermato un gradino più sotto, come dicevamo, nell'altra competizione a cui ha partecipato.
"Sono soddisfatto, soprattutto per quanto riguarda le ultime prove che ritengo essere state buone: il pendio era abbastanza facile da affrontare a livello tecnico, e per me paradossalmente era uno svantaggio. Inoltre c'era il problema della mancanza di neve (a causa del quale sono anche state cancellate alcune gare, non senza polemiche considerando che gli atleti avevano già raggiunto la località slovena, ndr), per cui le condizioni non erano esattamente ottimali" commenta Federico Pelizzari, sugli sci fin da piccolissimo e ormai da un lustro nel giro della Nazionale italiana (con il Comitato paralimpico avendo perso tre dita di una mano nel 2012 a causa dell'esplosione di un petardo).
Con lo sguardo già puntato alle Olimpiadi "di casa", quelle di Milano-Cortina in programma tra un anno dove farà il bis dopo quelle del 2022, il giovane sciatore mandellese è ora pronto a scendere in pista a Bardonecchia per la Para Alpine Ski World Cup di Super-G, che si svolgerà dal 25 al 27 febbraio: con lui anche gli altri azzurri Davide Bendotti, Renè De Silvestro, Luca Palla e Martina Vozza. A fine marzo, poi, l'impegno in Coppa del Mondo a La Thuile, in Valle d'Aosta, dove Pelizzari avrà una nuova chance per andare a caccia del primo titolo internazionale già sfiorato almeno in un'occasione, tra un successo e l'altro.
