Lecco: giovane architetto 'curerà' le pietre miliari cittadine
“Le grandi opere sono le piccole manutenzioni”, amava ripetere il sindaco in campagna elettorale. E intanto che la Giunta si occupa dei grandi, quelli sì, cantieri che sorgono un po’ ovunque in città, qualche cittadino volenteroso ha deciso di farsi carico delle piccole manutenzioni che nei rioni possono avere una grande importanza, anche simbolica.
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È il caso di Paolo Colombo, giovane architetto, classe 1998, residente a Castello, che ha proposto al Comune di Lecco di sottoscrivere un Patto di collaborazione tra cittadini e amministrazione con lo scopo di restaurare le Pietre miliari presenti nei rioni di Lecco e che in molti casi sono effettivamente ammalorate e ormai illeggibili.
Come da regolamento, la proposta è stata pubblicata dal 20 gennaio fino al 4 febbraio e, durante questo periodo, non sono pervenute idee alternative da parte di altri cittadini attivi, né osservazioni o obiezioni.
L'ente pubblico ha quindi verificato la “fattibilità, la convenienza e l'opportunità della collaborazione con il proponente in quanto la finalità della medesima è volta al perseguimento del pubblico interesse, senza oneri aggiuntivi a carico del Comune”.
E quindi Colombo ha avuto il via libera per intraprendere gli interventi di restauro delle pietre miliari da lui individuate, ovvero le 12 posizionate in via Azzone Visconti, via Parini – via Palestro (Castello), viale Monte Grappa – salita dei Bravi (Acquate), piazza Felice Cavallotti (San Giovanni), via IX Febbraio – via Partigiani (Piazza della Castagna San Giovanni), via Caldone (Olate), via Cernaia (Olate), via Emanuele Filiberto (Maggianico), via del Sarto (Chiuso), corso Bergamo (Maggianico/Chiuso), via Spreafico (Laorca), via Berni (Laorca).
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La manutenzione sarà effettuata andando a ricalcare le indicazioni riportate con vernice nera smaltata, come testimoniano le fotografie storiche di alcune di esse, non sono previsti interventi di altro tipo e dovrà svolgersi nel rispetto del decoro urbano.
Tutti i costi saranno a totale carico del proponente e la durata prevista del progetto è di un anno, con la possibilità di estendere l’iniziativa al restauro di ulteriori “pietre miliari” che potranno essere individuate dal proponente o segnalate dai competenti uffici comunali all’architetto.
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Alcune pietre
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È il caso di Paolo Colombo, giovane architetto, classe 1998, residente a Castello, che ha proposto al Comune di Lecco di sottoscrivere un Patto di collaborazione tra cittadini e amministrazione con lo scopo di restaurare le Pietre miliari presenti nei rioni di Lecco e che in molti casi sono effettivamente ammalorate e ormai illeggibili.
Come da regolamento, la proposta è stata pubblicata dal 20 gennaio fino al 4 febbraio e, durante questo periodo, non sono pervenute idee alternative da parte di altri cittadini attivi, né osservazioni o obiezioni.
L'ente pubblico ha quindi verificato la “fattibilità, la convenienza e l'opportunità della collaborazione con il proponente in quanto la finalità della medesima è volta al perseguimento del pubblico interesse, senza oneri aggiuntivi a carico del Comune”.
E quindi Colombo ha avuto il via libera per intraprendere gli interventi di restauro delle pietre miliari da lui individuate, ovvero le 12 posizionate in via Azzone Visconti, via Parini – via Palestro (Castello), viale Monte Grappa – salita dei Bravi (Acquate), piazza Felice Cavallotti (San Giovanni), via IX Febbraio – via Partigiani (Piazza della Castagna San Giovanni), via Caldone (Olate), via Cernaia (Olate), via Emanuele Filiberto (Maggianico), via del Sarto (Chiuso), corso Bergamo (Maggianico/Chiuso), via Spreafico (Laorca), via Berni (Laorca).
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La pietra sulla salita dei Bravi (sotto come era)
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La manutenzione sarà effettuata andando a ricalcare le indicazioni riportate con vernice nera smaltata, come testimoniano le fotografie storiche di alcune di esse, non sono previsti interventi di altro tipo e dovrà svolgersi nel rispetto del decoro urbano.
Tutti i costi saranno a totale carico del proponente e la durata prevista del progetto è di un anno, con la possibilità di estendere l’iniziativa al restauro di ulteriori “pietre miliari” che potranno essere individuate dal proponente o segnalate dai competenti uffici comunali all’architetto.
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