ASST: studio di fattibilità per la Neuropsichiatria a Villa Eremo

Qualcosa attorno a Villa Eremo si muove. E non ci riferiamo al contatore dei voti attribuiti alla storica dimora, candidata a I Luoghi del Cuore 2025 del Fai e al momento al 56° in classifica, con 3.325 preferenze. L'ASST di Lecco, proprietaria delle mura, ha affidato infatti nei giorni scorsi alla società InAir srl, individuata tramite apposita procedura, uno studio di fattibilità tecnico-economica per il recupero dell'edificio, da destinarsi a polo territoriale di Neuropsichiatria per l'infanzia e l'adolescenza, per attività ambulatoriali e comunità terapeutica.
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Poco più di 32.000 euro, iva inclusa, l'importato stanziato per valutare dunque la possibilità di dare una nuova vita alla Villa, ormai da tempo abbandonata ad un triste destino, ma non dimenticata da chi, appunto, si è speso per inserirla tra I Luoghi del Cuore e dunque in primis il “Gruppo Amici di Germanedo” con la collaborazione, poi, dell’Arci – Circolo Promessi Sposi. 
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"Villa e parco “Eremo” sono intimamente legati alla famiglia Serponti, tra i più influenti casati lariani. Complici i loro interessi mercantili e il loro arguto appoggio al governo visconteo, i Serponti furono beneficiati a fine Trecento della cittadinanza milanese e di importanti dotazioni immobiliari a Bellano e Chiavenna" si legge nella pagina dedicata sul sito dei FAI. "Ben presto la preminenza sociale della famiglia, saldamente rimasta ancorata all'avita Varenna, convinse i suoi esponenti a guardare verso Milano, dove si trasferirono definitivamente dal primo Seicento. Fu l'inizio di una costante ascesa caratterizzata da importanti incarichi e ruoli governativi, culminata con l'acquisto del titolo di marchesi di Mirasole (1691) che sancì, insieme alla qualifica comitale concessa per amicizia dal duca di Modena nel 1720, il loro ingresso ufficiale nell’aristocrazia lombarda. Agli antichi legami con dinastie preminenti ma locali come gli Airoldi e i Manzoni seguirono ben presto quelli con le maggiori dinastie del ducato meneghino: Cigogna, Durini, Caravaggio, Cagnola, Tosi. Le vicende del casato acquistano interesse per il legame con più ampie tematiche: sviluppo di attività manifatturiere - metallurgiche, cartarie e olearie (ne fu protagonista Angelo Serponti, lo stesso che dotò la vecchia dimora di Varenna dello scenografico giardino piramidale sul quale gli Isimbardi eressero l'attuale Villa Cipressi); paesaggio e arte, che trovano efficace espressione nelle bucoliche villeggiature di Trecate, Vimercate e Germanedo di Lecco; musica e cultura trovano infine espressione nel valente pianista e compositore Gian Raimondo Serponti (1846-1907), vicino all'ambiente scapigliato e molto amico di Antonio Ghislanzoni”.
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Tornando all'immobile, “Villa e parco di Germanedo sono frutto di numerosi interventi di modifica, ampliamento e ristrutturazioni sommatisi negli ultimi tre secoli; non sono noti i nomi dei progettisti che contribuirono alla sua conformazione ma è facile riconoscere in alcune parti il probabile contributo di professionisti imparentati con la famiglia proprietaria come l'architetto Luigi Cagnola, figlio di una Serponti, e l'architetto milanese ottocentesco Felice Pizzagalli che curò la riforma parziale della vicina chiesa di Germanedo”. 
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Ombreggiata dall'ospedale Manzoni, mastodontico quanto a volumi, ora potrebbe diventarne una appendice funzionale. Vincoli e costi permettendo.
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