Premana si ferma per il 95° del gruppo Alpini

Giornata di festa quella odierna per gli Alpini di Premana, che hanno celebrato i 95 anni di storia della sezione. Una mattinata molto intensa ha preso il via con l’ammassamento presso il monumento dell’alpino, dove oltre alla penne nere premanesi erano presenti diverse delegazioni ospiti – a partire dalla sezione di Lecco, guidata dal suo presidente Emiliano Invernizzi – ma anche il gruppo di Protezione Civile locale, il Corpo Bandistico San Dionigi e il Coro Nives, oltre al parroco don Matteo Albani, al vicesindaco Domenico Pomoni e al Luogotenente Luigi Taricco, Comandante della stazione dei Carabinieri di Casargo.
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La prima parte della cerimonia ha visto la deposizione di un omaggio floreale in onore dei caduti, oltre al solenne momento dell’alzabandiera, accompagnato dalle note dell’Inno di Mameli. A seguire, un folto corteo guidato dalla banda ha attraversato il centro storico di Premana per raggiungere il monumento dei caduti – a pochi passi dalla chiesa parrocchiale – per i discorsi ufficiali che hanno preceduto la santa messa delle ore 11.
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Il presidente Invernizzi. il capogruppo Codega, il comandante Talarico, il vicesindaco Pomoni

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Morris Codega – capogruppo degli Alpini di Premana – è stato il primo ad intervenire, con un discorso molto significativo che riportiamo integralmente.
“La mia emozione di oggi ha a che fare con la consapevolezza che parlare a nome degli alpini è un onore e un onere. 
Siamo meno di un tempo, non siamo più giovanissimi, ma sappiamo di avere ancora tanto, tanto, tanto da dire, da fare, da proporre: lo dimostra la nostra storia, lo dimostra il nostro operato dentro la comunità. In secondo luogo, mi emoziona il fatto di essere circondato dai miei alpini, dal ricordo vivo di chi è andato avanti, dai nostri amici degli altri Gruppi. L’amicizia alpina è una cosa seria: seria nella fatica, seria nel dolore, seria anche, anzi serissima, quando c’è da festeggiare. Ringrazio perciò tutti voi che avete voluto essere presenti oggi. Ringrazio i membri del consiglio, sempre attivi e collaborativi, le autorità, i rappresentanti della Sezione di Lecco, i gruppi, le associazioni.
Siamo custodi e portatori di valori e anche i valori alpini sono una cosa seria, come l’amicizia. Non siamo più chiamati a imbracciare un fucile, ma siamo più che mai in trincea, se la battaglia di oggi è la difesa e la promozione del senso civico. “Nec videar dum sim”, “non per apparire ma per essere” è il motto del 5° Reggimento Alpini, che abbiamo ricordato anche due sere fa. È il nocciolo della questione, non celebriamo per il gusto di sfilare, sfiliamo per ricordarci di operare – con onestà, integrità morale, disciplina. Per il bene, per la comunità, per il futuro. E il futuro non siamo noi, sono i giovani. Allora oggi, qui, nel bel mezzo di una cerimonia, oso dire “meno cerimonie e più attenzione ai giovani”. Dobbiamo evitare di diventare autoreferenziali: il passaggio di consegne alle nuove generazioni non avviene davanti ad un monumento, avviene sul campo. Non un campo di battaglia, grazie a Dio, ma un campo di lavoro, di impegno civile. I giovani difficilmente parlano il linguaggio delle corone d’alloro, ma credo capiscano bene quello della motosega e del badile. È attraverso la motosega e il badile, attraverso il servizio alle comunità del territorio, che possiamo – e dobbiamo – tenere vivo il ricordo delle “centomila gavette di ghiaccio” e di uomini come il nostro tenente Todeschini.
Il futuro associativo è rappresentato dalle giovani leve della protezione civile; se non ci pensiamo ora, a questo futuro, poi sarà tardi. Gli eredi della penna nera sono le tute arancioni.
Ancora e sempre, Viva gli Alpini!”
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Sulla scia dell’intervento di Codega, ha preso la parola il vicesindaco di Premana Domenico Pomoni, che ha definito l’anniversario odierno come “non solo un numero, ma un simbolo di impegno, sacrificio e soprattutto di un legame profondo che ci unisce da generazioni”. “Gli Alpini sono sempre stati una colonna portante delle nostre tradizioni, la forza tranquilla che ha saputo affrontare le difficoltà con dignità, sempre pronti a dare una mano a chi ne avesse bisogno” ha aggiunto il vicesindaco, augurando al Gruppo Alpini del “paese delle lame” di “continuare a sostenere Premana, a sostenere i nostri giovani, a preservare la memoria storica e a essere presenti per chi ha bisogno, mantenendo sempre alta la bandiera della solidarietà, dell’onore e dell’amore per la nostra terra”.

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Infine, il presidente della Sezione Ana di Lecco Emiliano Invernizzi ha voluto descrivere quella lecchese come “una sezione alpina molto unita e compatta, che oggi ha saputo riunire a Premana tantissime penne nere, giunte qui fin da Merate”, passando poi a commentare le parole di Codega. “Bisogna certamente partire dalla motosega e dal badile, dal lavoro e dalle attività; tuttavia, cerimonie come quella odierna hanno un significato molto importante e profondo” ha dichiarato Invernizzi, esortando i presenti a ritornare con la mente a qualche decina di minuti prima, quando presso il monumento dell’alpino si era tenuto un minuto di silenzio in onore delle penne nere “andate avanti”. “In quel momento, proprio mentre il sole sorgeva, la fredda brezza montana del mattino che ci rinfrescava i visi portava le voci non solo degli alpini andati avanti, ma anche di tutti coloro che qui sono nati, che qui hanno vissuto, che qui hanno lavorato e che qui sono morti”.

“È da questo che dobbiamo partire, perché gli Alpini saranno anche pochi, ma è l’intera comunità che completa il gruppo” ha spiegato il presidente, individuando “la prontezza, senza tante parole, e la solidarietà” quali armi più potenti che gli Alpini riescono ancora ad utilizzare. Due virtù ereditate da quelle voci che risuonavano nella brezza di questa fredda mattina premanese. Invernizzi ha infine esortato ad “andare avanti così, insieme, sulla strada che hanno tracciato i nostri avi. Perché, stando in silenzio, ecco che ci tornano alla mente tutto le cose che gli Alpini delle nostre famiglie hanno fatto, oltre agli altrettanto importanti “no” che hanno saputo dire”. 
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Prima di spostarsi in chiesa parrocchiale per la santa messa (accompagnata dal Coro Nives), Codega ha omaggiato il vicesindaco Pomoni, il presidente Invernizzi e il Luogotenente Taricco con una forbice celebrativa del Giubileo 2025.
Al termine della funzione religiosa tutte le penne nere presenti si sono radunate per qualche foto di rito, prima che la giornata di festa per il 95° anniversario del gruppo di Alpini di Premana proseguisse con un rinfresco in compagnia e con il pranzo presso il Ristorante La Peppa.
A.Te.
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