Calolzio: è morto il veterinario del CRAS dottor Rainer Schneider

E' morto all'età di 77 anni il dottor Rainer Schneider, direttore sanitario del CRAS “Stella del nord” di Calolziocorte, centro per il recupero e l'assistenza agli animali selvatici feriti o smarriti, offrendo un servizio di primo soccorso e degenza.
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A ricordarlo per l'impegno e la professionalità è stata Michela Vittoria Brambillla, presidente di Leidaa
“Ciao Rainer, grazie a nome di tutte le vite che hai salvato, senza arrenderti mai. La tua perdita è una di quelle che più fa male al cuore: a tutti noi che ci battiamo per difendere i selvatici non mancherà infatti solo la tua figura intrisa di splendida umanità, ma anche la tua impareggiabile abilità professionale che ci ha consentito di salvare tantissimi animali che, in altre circostanze, sarebbero stati giudicati irrecuperabili. Tra gli innumerevoli casi, ne voglio ricordare uno: il cervo Battista, inseguito dai cacciatori fino allo sfinimento, arrivato al nostro centro più morto che vivo e completamente paralizzato. L’équipe veterinaria da te diretta ha allestito per lui una sala di rianimazione e lo ha poi sottoposto a una lunghissima fisioterapia, che avevi sperimentato in Africa con le antilopi. Oggi, grazie a te, Battista è un cervo adulto che cammina sulle sue zampe”. 

Con Schneider scompare uno dei massimi esperti di fauna selvatica. Medico veterinario dal lontano 1974 in più di cinquant’anni di carriera ha lavorato, oltre che nel nostro paese, in diverse località del mondo. In Indonesia, nella foresta del Sulawesi, ha creato un’oasi di ben 25 ettari dedicata al recupero di diverse specie di primati, pappagalli e rettili; in Sudafrica ha studiato le patologie e contribuito agli sforzi di conservazione di ungulati e giraffe; in Perù ha fatto parte della costruzione di un centro dedicato alla riproduzione dei rettili e allo studio di parassitosi di serpenti, sauri e anfibi. In Italia, oltre al già citato ruolo del Cras, era direttore scientifico del Parco Faunistico Le Cornelle di Valbrembo (Bergamo) e ha dato un prezioso contributo a svariati studi universitari. Tra i tanti animali che ha difeso ci sono i serpenti “che sono importantissimi per il nostro habitat naturale e sono oggetto di ingiusta discriminazione. Sei stato un grande medico che ha avuto il coraggio e la visione per cambiare: con te anche gli animali esotici, quelli sfruttati, gli animali di nessuno, i selvatici hanno avuto le migliori cure ed attenzioni, al pari di tutti gli altri. Oggi li immagino tutti intorno a te”.
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