CM Val San Martino e Lario Orientale, Pasquini: decidano i sindaci, basta impiastri stregoni

“Non si può mettere in difficoltà istituzionale i territori per questioni che nulla hanno a che fare con la buona amministrazione”. E' secco Antonio Pasquini, intervenendo in tema Comunità Montana Lario Orientale e Val San Martino e dunque sul rischio commissariamento qualora, alla prossima assemblea, convocata per il 21 febbraio, non si trovi la quadra per eleggere il successore di Carlo Greppi alla presidenza e i quattro componenti della Giunta esecutiva.La sua è la prima voce, fuori dal cerchio dei 26 sindaci coinvolti direttamente, a levarsi per chiedere di uscire dalla situazione di stasi venutasi a creare ormai da mesi. “Parlo semplicemente da consigliere provinciale con delega alla Protezione Civile che si sta rapportando con la Comunità Montana – nella figura di Renato Corti che ringrazio sinceramente – per la programmazione di interventi per quanto riguarda le funzioni antincendio dell'Ente” chiarisce l'esponente di Fratelli d'Italia, parte dell'amministrazione Hofmann a Villa Locatelli, per dare una cornice al suo appello. “Quelli da prevedere sono interventi importanti, che necessitano poi di una rendicontazione secondo tempistiche da rispettare” sottolinea ancora Pasquini, facendo riferimento ad un appalto da ben 80.000 euro, ma allargando poi il discorso anche ad altre questioni su cui occorre intavolare una discussione con la CM, come la piazzola per elicotteri ai Resinelli, diventata drammaticamente d'attualità proprio in questi giorni di disperate ricerche dei due alpinisti non rientrati “alla base” dopo l'ascesa alla vetta della Grignetta. “I sindaci devono trovare un accordo. Basta impiastro stregoni che mettono in difficoltà gli Ente” chiosa, perentorio, il consigliere provinciale, ritenendo necessario interfacciarsi con un presidente con un mandato chiaro. “La cosa peggiore ora sarebbe il commissariamento. Vengo costantemente chiamato da amministratori di quei comuni fortemente imbarazzati per la situazione. Non possiamo mettere in difficoltà i territori perché si vogliono giocare, sulle spalle della Comunità Montana, partite come quella per il Comune di Lecco o quelle di altri tavoli”. Una silurata, insomma, la sua.
Avrà colpito qualcuno? Affondato?