Calcio Lecco: si riparte da Valente, 'la persona giusta in questo momento'

“Anzitutto sono una persona a cui piace lavorare sul campo. Ho guidato il settore giovanile di società importanti, ma l'esperienza con le prime squadre mi piace ancora di più, dopo aver allenato il Sudtirol. Ho colto la possibilità di venire a Lecco e non vedo l'ora di scendere in campo con i ragazzi”.
Sono le prime parole pronunciate dal nuovo allenatore del Lecco Federico Valente nella conferenza stampa di presentazione tenutasi presso la sede del club bluceleste, alla presenza del presidente Aniello Aliberti.
Il quarantanovenne mister italo-svizzero (genitori di Sibari, Cosenza) è stato chiamato al capezzale del grande ammalato Lecco, in piena zona playout, a -4 dalla Pro Vercelli, prossima avversaria.
Valente ha condotto nel pomeriggio il primo allenamento, insieme allo staff composto dal viceallenatore Nicolò Cherubin (ex difensore di Bologna e Atalanta) e dai confermati Carlo Zotti (preparatore dei portieri), Edoardo Colla (preparatore atletico),  Alessandro Montanari (collaboratore atletico). In breve tempo dovrà preparare la delicata sfida contro i piemontesi, ospiti domenica allo stadio Rigamonti-Ceppi (17:30). Contro i vercellesi più che la tattica servirà il carattere ed è verosimile che il tecnico italo-svizzero confidi soprattutto nella reazione della squadra, a secco di vittorie dal 6 dicembre.   
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Federico Valente e Aniello Aliberti

DICHIARAZIONE ANIELLO ALIBERTI
“Ringrazio mister Valente. Riteniamo sia la persona giusta, in grado di dare tanto a questa società. Il suo score parla chiaro”.  
- Arriverà qualche giocatore nuovo dalla lista svincolati?
“Anzitutto devo dire che gennaio è stato un mese faticosissimo. Abbiamo svolto una cinquantina di trattative con 12 ingressi e altrettante cessioni. Ringrazio il diesse Minadeo, il quale ha svolto un lavoro importante. Sono convinto di proseguire il progetto Lecco, pur avendo fatto degli errori. Abbiamo inoltre abolito il budget sulle spese, perché bisognava fare qualcosa di più sul mercato. Sono molto contento dei giocatori arrivati, mi sembrano motivati. La chiusura con il botto l'abbiamo fatta con l'allenatore Valente. I due slot liberi potrebbero essere occupati da svincolati”.
- Le hanno fatto male le critiche ricevute?
“Non seguo i social, però alcune cose che ho sentito mi hanno fatto male. Se la critica proviene da qualcuno che ha bisogno del calcio per reprimere le proprie debolezze, inutile parlarne. Devo dire che ho trovato a Lecco una tifoseria competente e le critiche ricevute non influiscono sul progetto. Il mio cuore rimane bluceleste. Oggi ho messo più benzina e concesso più fiducia ai miei collaboratori e ho rilanciato. Per me il campionato comincia domenica”.
- L'allenatore nuovo è arrivato con il mercato concluso.
“Abbiamo fatto il mercato sulla base delle nostre esigenze. L'allenatore è stato il colpo grosso. Valente è la persona che ci serve in questo momento”.
- Sia con Baldini, sia con Volpe c'erano già stati segnali d'allarme. Come si può agire preventivamente?
“Se ci fosse una persona in grado di rispondere lo assumerei domani mattina. Non possiamo dimenticarci da dove siamo partiti. Il retaggio era la retrocessione in B e in più c'erano giocatori sotto contratto, i quali però  non avevano le motivazioni di quelli nuovi. Inoltre c'erano stati problemi nello spogliatoio”.    
- La scelta di ripartire dallo zoccolo duro non ha pagato.
“Però il primo punto era quello di rispettare i contratti in essere. Credevamo che determinati pilastri potessero guidare la squadra. Non è successo. È andata così, anche se alcune cose non mi sono piaciute. Qualche delusione è scaturita dai rapporti con alcuni calciatori, ma non punto il dito contro nessuno. Oggi abbiamo finalmente la squadra che volevamo noi. Come detto, ripartiamo da domenica”. 

DICHIARAZIONI FEDERICO VALENTE
“Anzitutto sono una persona a cui piace lavorare sul campo. Ho guidato il settore giovanile di società importanti, ma l'esperienza con le prime squadre mi piace ancora di più dopo aver allenato il Sudtirol. Ho colto la possibilità di venire a Lecco e non vedo l'ora di scendere in campo con i ragazzi. Già mi è piaciuto l'approccio dei giocatori del Lecco. Penso di fare un paio di cambiamenti riguardo alla metodologia di allenamento. È mia intenzione riaccendere il fuoco in questi ragazzi”.
- Occorre quindi riportare una mentalità vincente.
“Nel frattempo ci sono state novità di mercato, ma alla fine sarà il campo a dare le risposte. C'è bisogno di un sorriso ed è necessario dare il massimo e svolgere il proprio mestiere con passione.  La maglia non deve pesare.  Voglio dare un'impronta alla mentalità, che si traduce in coraggio e autostima”. 
- La squadra è un po' spaventata.
“Normale che la squadra sia spaventata in questo momento. Dovremo credere in quello che facciamo, anche sbagliando. Ma ci vuole sempre la reazione”.
- Qualità della rosa?
“ Da due giorni sono in contatto con il diesse Minadeo. Ci sarebbero ancora delle possibilità, ma del mercato non mi sembra giusto parlarne ora. Proverò a infondere fiducia e incidere sul polso della squadra”. 
- Le motivazioni che lo hanno indotto ad accettare questa sfida.
“Mi piace essere coraggioso. Attraverso i colloqui, la società mi ha offerto una buona sensazione. Ho grandissima voglia di rientrare in campo. Inoltre, la piazza è importante”. 
- Si prospetta un lavoro a lungo termine, fino al 2026. Cosa si attende dai giovani?
“Un contratto fino al 2026 è già lungo. Allenare i giovani mi rende fiero e il fatto che possano fare carriera mi riempie il cuore. La squadra è diversa rispetto a qualche settimana fa. Sto prendendo nota e sto osservando. Sarebbe irrispettoso parlare delle valutazioni adesso”
- La sfida è anche riaccendere la passione tra i tifosi.
“La piazza si accende se si dà l'anima per la maglia. I risultati arrivano dal lavoro e non dalle coincidenze. Mi aspetto un bel pubblico per domenica. Bisogna crederci. Inoltre il pubblico ci stimola a dare il meglio”.
- Moduli? 
“ Non mi piace parlare di moduli. Preferisco dissertare sui principi di gioco. Tuttavia se ho due attaccanti che stanno bene, gioco con questi due attaccanti, ma se voglio giocare tra le linee utilizzo due sottopunte. Mi adatto alla disponibilità del momento e agli avversari”.
- Non ha mai allenato in C, categoria in cui si gioca poco ma si picchia tanto.
“Ogni campionato ha le sue regole, i punti deboli e forti. Al di là della categoria, la partita va preparata bene”.
- Gara con la Pro Vercelli decisiva.
“In un campionato non si è mai tranquilli, anche se si vince. Bisogna pensare partita dopo partita. Con l'impegno il risultato arriva. Mai farsi prendere dal panico”. 
- Il clima nello spogliatoio?
“Oggi in allenamento i ragazzi sono andati al massimo. Ho constatato che mi hanno offerto quanto chiesto”, 
- Dal punto di vista fisico?
“Quando arriva un nuovo allenatore ci sono dei rischi, però il preparatore atletico era già qui. Lui conosce i ragazzi. Abbiamo già parlato del nuovo modo di lavorare”.  
R.F.
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