Inchiesta di Report
Gentile direttore,
la ringrazio per lo spazio che sempre dedica alle opinioni dei suoi lettori, che in questa occasione mi vede riflettere su alcuni avvenimenti vissuti domenica scorsa. Il 2 Febbraio è stata la giornata dedicata alla vita e i volontari del Centro di Aiuto alla vita davanti alle chiese hanno venduto le primule per una raccolta fondi dedicata a sostenere le giovani madri che diversamente avrebbero scelto, anziché per la vita, per un aborto.
La stessa sera, mi capita di vedere in tv l’inchiesta di Report che racconta dell'associazione per la protezione e la difesa degli animali Leidaa presieduta dell’on Michela Vittoria Brambilla. Premetto che abbiamo un cane adottato da un canile e sempre nella mia famiglia ha trovato accoglienza un peloso a cui abbiamo sempre voluto bene. Non posso non esimermi da condividere due riflessioni ad alta voce: La prima - raccogliere fondi per gli animali e dedicarle ad altre spese, come, tra le altre cose, per la campagna elettorale di Roberto Gagliardi per il Consiglio Regionale, (leggo dal vostro articolo) mi sembra, quanto meno scorretto e se “in buona fede”, possa questo politico lecchese prenderne distante: diversamente il silenzio sarà sufficientemente eloquente, come per tanti altri personaggi.
La seconda - raccogliere tali ingenti somme per gli animali e non per associazioni che si dedicano ai bambini in difficoltà mi sembra che sia una visione di vita, triste e priva di speranza. La speranza si manifesta in scelte che esprimono fiducia nel futuro: una particolare espressione di fiducia nel futuro è la trasmissione della vita, senza la quale nessuna forma di organizzazione sociale o comunitaria può avere un domani. Pertanto, mi appello, a chi fosse intenzionato a lasciare i propri tesori materiali ad associazione come il Centro Aiuto alla Vita o a quelle associazioni fidate e conosciute da vivi, che notoriamente si dedicano a questi scopi. Agli amici degli animali certamente un richiamo di continuare ad accoglierli con senso di responsabilità e amorevolezza. A chi vuole donare lo faccia, per il sorriso di un bambino, in qualsiasi posto del mondo.
la ringrazio per lo spazio che sempre dedica alle opinioni dei suoi lettori, che in questa occasione mi vede riflettere su alcuni avvenimenti vissuti domenica scorsa. Il 2 Febbraio è stata la giornata dedicata alla vita e i volontari del Centro di Aiuto alla vita davanti alle chiese hanno venduto le primule per una raccolta fondi dedicata a sostenere le giovani madri che diversamente avrebbero scelto, anziché per la vita, per un aborto.
La stessa sera, mi capita di vedere in tv l’inchiesta di Report che racconta dell'associazione per la protezione e la difesa degli animali Leidaa presieduta dell’on Michela Vittoria Brambilla. Premetto che abbiamo un cane adottato da un canile e sempre nella mia famiglia ha trovato accoglienza un peloso a cui abbiamo sempre voluto bene. Non posso non esimermi da condividere due riflessioni ad alta voce: La prima - raccogliere fondi per gli animali e dedicarle ad altre spese, come, tra le altre cose, per la campagna elettorale di Roberto Gagliardi per il Consiglio Regionale, (leggo dal vostro articolo) mi sembra, quanto meno scorretto e se “in buona fede”, possa questo politico lecchese prenderne distante: diversamente il silenzio sarà sufficientemente eloquente, come per tanti altri personaggi.
La seconda - raccogliere tali ingenti somme per gli animali e non per associazioni che si dedicano ai bambini in difficoltà mi sembra che sia una visione di vita, triste e priva di speranza. La speranza si manifesta in scelte che esprimono fiducia nel futuro: una particolare espressione di fiducia nel futuro è la trasmissione della vita, senza la quale nessuna forma di organizzazione sociale o comunitaria può avere un domani. Pertanto, mi appello, a chi fosse intenzionato a lasciare i propri tesori materiali ad associazione come il Centro Aiuto alla Vita o a quelle associazioni fidate e conosciute da vivi, che notoriamente si dedicano a questi scopi. Agli amici degli animali certamente un richiamo di continuare ad accoglierli con senso di responsabilità e amorevolezza. A chi vuole donare lo faccia, per il sorriso di un bambino, in qualsiasi posto del mondo.
Luigia, 80 anni