Lecco: 'Dialoghi di Pace', con sassi per i partecipanti
Sabato sera 1 febbraio nell’Auditorium della Casa dell’Economia di Lecco (via Tonale 30), gentilmente concesso dalla Camera di Commercio si è svolta la proposta diocesana dei “Dialoghi di Pace”. Al centro il messaggio di Papa Francesco per la 58sima Giornata mondiale della Pace, letto integralmente in una forma appunto di dialogo e lettura drammatizzata, ma soprattutto sottolineando alcuni passaggi.
Significative scritte e immagini rilanciavano il pressante invito del Papa a una vera pace che nasca dal perdono e dalla speranza, in linea con l’anno giubilare: “I beni della Terra sono destinati a tutti”, “C’è il debito dei paesi poveri, ma anche il debito ecologico”; “Tutti sono necessari l’uno per l’altro”; “Rimettere un debito è rialzare chi è caduto”.
Un’occasione quindi per leggere le parole del Papa che altrimenti rischiamo di ascoltare superficialmente, se non di non avere nemmeno il tempo di una riflessione, ha detto il decano, don Andrea Lotterio, con il coordinamento “Pace e Creato” del Decanato di Lecco, organizzatore dell’evento.Ad aiutare l’ascolto le musiche eseguite dal vivo da due musicisti e la testimonianza di un soldato israeliano esponente di “Combatants for Peace”, un movimento di base di israeliani e palestinesi che lavorano insieme per porre fine all'occupazione e portare pace, uguaglianza e libertà in Terra Santa.
Un ascolto anche attivo. Ai partecipanti è stata consegnata una pietra simbolo dei “pesi” e dei debiti che gravano sui popoli e sulla terra stessa. A ciascuno tornando a casa è stato chiesto di dare un nome concreto al sasso, il nome di un debito da “condonare” per permettere a tutti gli uomini e le donne di ritrovare dignità, di una sfida da affrontare per ridurre la sofferenza umana e quella del pianeta.
L’invito è a ritrovarsi mercoledì 12 febbraio alle h.18.30 alla Casa sul Pozzo di Chiuso per condividere quanto pensato individualmente, per un vero dialogo di pace.
L’intenzione è quella di coinvolgere amministratori pubblici, rappresentanti della società civile, presenti già alla serata di sabato scorso, e esponenti di altre religioni in prosecuzione del cammino intereligioso avviato lo scorso anno.
Significative scritte e immagini rilanciavano il pressante invito del Papa a una vera pace che nasca dal perdono e dalla speranza, in linea con l’anno giubilare: “I beni della Terra sono destinati a tutti”, “C’è il debito dei paesi poveri, ma anche il debito ecologico”; “Tutti sono necessari l’uno per l’altro”; “Rimettere un debito è rialzare chi è caduto”.
Un’occasione quindi per leggere le parole del Papa che altrimenti rischiamo di ascoltare superficialmente, se non di non avere nemmeno il tempo di una riflessione, ha detto il decano, don Andrea Lotterio, con il coordinamento “Pace e Creato” del Decanato di Lecco, organizzatore dell’evento.Ad aiutare l’ascolto le musiche eseguite dal vivo da due musicisti e la testimonianza di un soldato israeliano esponente di “Combatants for Peace”, un movimento di base di israeliani e palestinesi che lavorano insieme per porre fine all'occupazione e portare pace, uguaglianza e libertà in Terra Santa.
Un ascolto anche attivo. Ai partecipanti è stata consegnata una pietra simbolo dei “pesi” e dei debiti che gravano sui popoli e sulla terra stessa. A ciascuno tornando a casa è stato chiesto di dare un nome concreto al sasso, il nome di un debito da “condonare” per permettere a tutti gli uomini e le donne di ritrovare dignità, di una sfida da affrontare per ridurre la sofferenza umana e quella del pianeta.
L’invito è a ritrovarsi mercoledì 12 febbraio alle h.18.30 alla Casa sul Pozzo di Chiuso per condividere quanto pensato individualmente, per un vero dialogo di pace.
L’intenzione è quella di coinvolgere amministratori pubblici, rappresentanti della società civile, presenti già alla serata di sabato scorso, e esponenti di altre religioni in prosecuzione del cammino intereligioso avviato lo scorso anno.