Morte di Jennifer: applicati i domiciliari al 22enne alla guida della BMW
Il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Lecco ha detto sì. Il dottor Salvatore Catalano, nelle scorse ore ha sciolto la riserva, applicando a Massimo F., la misura cautelare chiesta della Procura di Lecco, rappresentata ieri in Aula dal Capo Ezio Domenico Basso. Il 22enne che la notte tra il 9 e il 10 guida l'auto che, alle 5 del mattino si è poi schiantata ad Abbadia, sarà dunque posto ai domiciliari, mentre proseguono gli accertamenti per fare luce sull'accaduto, con l'incidente costato poi la vita alla tredicenne Jennifer Alcani, spirata all'ospedale Manzoni a sei giorni di distanza dal ricovero in condizioni disperate.
La minore, stando a quanto sembrerebbe essere emerso fino ad ora, dopo aver scambiato dei messaggi con il 19enne malgratese proprietario della vettura - ma impossibilitato a condurla in quanto non ha ancora conseguito la patente di guida - sarebbe stata raggiunta a casa, a Belledo, e caricata sulla BMW Serie 1 che, qualche ora dopo, è andata a sbattere contro un muretto dinnanzi alle "Case Bolis", lungo la sp72, a qualche decina di metri dall'immissione sulla ss36.
Un impatto che ha distrutto la fiancata lato passeggero, provocando a Jenny, che sedeva sul sedile posteriore, quasi sicuramente senza cinture di sicurezza - come si vede in un video registrato dall'adolescente stessa pochi minuti prima del sinistro - lesioni risultate poi incompatibili con la vita.
Omicidio stradale il reato per il quale risulta ingato Massimo F. ieri comparso in Tribunale per rispondere alle domande del GIP. Tuta total blu, bomber sportivo con una vistosa scritta Chicago, di quelli che vanno di moda tra i suoi coetanei, per due ore si è intrattenuto nell'aula al primo piano del palazzo di Giustizia, affiancato dal legale di fiducia l'avvocato Marco Possenti che ha provato a sostenere la non sussistenza dei presupposti per l'applicazione a carico del ragazzo della misure chiesta dalla Procura.
In serata il responso del dottor Catalano che ha invece avallato la richiesta degli inquirenti, disponendo i domiciliari per l'indagato.
A carico del lecchese, come pure del 19enne intestatario della BMW, come noto, nei giorni scorsi è stata depositata anche una querela per Sottrazione di minore da parte della mamma di Jenny. Il padre della tredicenne, invece, ieri ha voluto guardare in faccia il 22enne, arrivando a sputargli addosso dopo un veloce scambio di battute l'uscita dell'Aula.
La minore, stando a quanto sembrerebbe essere emerso fino ad ora, dopo aver scambiato dei messaggi con il 19enne malgratese proprietario della vettura - ma impossibilitato a condurla in quanto non ha ancora conseguito la patente di guida - sarebbe stata raggiunta a casa, a Belledo, e caricata sulla BMW Serie 1 che, qualche ora dopo, è andata a sbattere contro un muretto dinnanzi alle "Case Bolis", lungo la sp72, a qualche decina di metri dall'immissione sulla ss36.
Un impatto che ha distrutto la fiancata lato passeggero, provocando a Jenny, che sedeva sul sedile posteriore, quasi sicuramente senza cinture di sicurezza - come si vede in un video registrato dall'adolescente stessa pochi minuti prima del sinistro - lesioni risultate poi incompatibili con la vita.
Omicidio stradale il reato per il quale risulta ingato Massimo F. ieri comparso in Tribunale per rispondere alle domande del GIP. Tuta total blu, bomber sportivo con una vistosa scritta Chicago, di quelli che vanno di moda tra i suoi coetanei, per due ore si è intrattenuto nell'aula al primo piano del palazzo di Giustizia, affiancato dal legale di fiducia l'avvocato Marco Possenti che ha provato a sostenere la non sussistenza dei presupposti per l'applicazione a carico del ragazzo della misure chiesta dalla Procura.
In serata il responso del dottor Catalano che ha invece avallato la richiesta degli inquirenti, disponendo i domiciliari per l'indagato.
A carico del lecchese, come pure del 19enne intestatario della BMW, come noto, nei giorni scorsi è stata depositata anche una querela per Sottrazione di minore da parte della mamma di Jenny. Il padre della tredicenne, invece, ieri ha voluto guardare in faccia il 22enne, arrivando a sputargli addosso dopo un veloce scambio di battute l'uscita dell'Aula.