Lecco: si presenta il "nuovo" Servizio turismo del comune

Dopo un anno e mezzo di lavoro il servizio Turismo del Comune di Lecco si è presentato alla commissione IV di Palazzo Bovara per raccontare la genesi di questo progetto, gli obiettivi, le attività svolte e quelle ancora da realizzare. A introdurre il team l’assessore Giovanni Cattaneo: “Si tratta di un processo partito quattro anni fa da un ragionamento interno agli uffici, con il dirigente e in particolare con Orietta Colturri, con lo scopo di dare una risposta adeguata al fermento turistico che stava maturando sul territorio. Abbiamo capito che la cosa più importante da fare era quella di strutturarci in termini di risorse umane per poi sviluppare i vari servizi sempre più necessari in questo settore”. 
L’amministrazione ha fatto la scelta di investire nel modello della co-progettazione e oggi il team conta 12 persone tra personale del Comune e personale dell’Impresa Girasole. Come ha spiegato Colturri, infatti, “l’obiettivo era quello di creare un parternariato pubblico-privato che gestisse il settore turismo e il modello di governance scelto è stato quello della co-progettazione. Così nel 2023 abbiamo aperto un avviso pubblico per agli enti del terzo settore al quale ha risposto un gruppo di imprese con capofila Girasole, presentando un progetto convincente”.
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L'assessore Giovanni Cattaneo

Come detto, il primo step di questo nuovo progetto è stato quello di creare una struttura organizzativa con tutte le figure necessarie a portare avanti le linee di azioni che Veronica Milani, coordinatrice della co-progettazione sul turismo, ha esplicitato alla commissione: “La governance, che è gestita da una cabina di regia e da una equipe di coordinamento tecnico-operativo; l’informazione e l’accoglienza, ciò di cui si occupa l’infopoint; la comunicazione, ovvero sito, social e strumenti fisici; il coordinamento di operatori e professionisti del settore; l’internazionalizzazione e il tema dei giovani”. 
Linee di azione che derivano dagli obiettivi che si è posta l’amministrazione: la creazione di modelli di governance funzionali e sostenibili, lo sviluppo di un turismo outdoor inclusivo, il richiamo alle piattaforme per promuovere il territorio, il miglioramento qualitativo dell’offerta turistica e l’ampliamento delle reti di stakeholder. Tra questi, i principali sono sicuramente i professionisti del settore: “La filiera turistica richiede una formazione costante, per questo una delle prime cose che abbiamo fatto è stata quella di occuparci degli operatori - ha aggiunto Fabrizio Pozzoli - Abbiamo incontrato 40 operatori, prima in gruppo e poi singolarmente, e con loro abbiamo lavorato un anno, seguendo queste persone e affiancandole per migliorare il loro prodotto. Abbiamo avuto delle risposte molto buone da cui sono nate nuove esperienze e nuove proposte. Abbiamo anche coinvolto nove giovani del territorio a cui abbiamo fatto un corso di formazione e con loro creato un questionario che per due settimane hanno utilizzato in giro per la città per intervistare 330 persone con risultati strabilianti. Questo ci ha permesso di presentare un bando Pnrr per fare un’indagine strutturata sui turisti presenti nel territorio”.

Lo stato dell’arte del servizio turistico della città non ha convinto fino in fondo i consiglieri comunali, che hanno voluto mettere in guardia da alcuni rischi. “Noi oggi non siamo preparati per il turismo, va bene quello che state facendo ma stiamo avendo un impatto che non sempre è felice - ha commentato Corrado Valsecchi di Appello per Lecco - Mancano i taxi, mancano i NCC, le guide turistiche e manca l’accoglienza alberghiera. Ci sono situazioni di degrado, c’è un problema sicurezza e stiamo assistendo allo spopolamento del centro città. Cerchiamo di crescere in maniera armonica altrimenti la fretta potrebbe produrre effetti nefasti sulla città”. Anche Peppino Ciresa ha messo in guardia dal “fare il passo più lungo della gamba”, sottolineando le criticità che porterà la chiusura estiva della linea ferroviaria tra Lecco e Tirano. La consigliera Alessandra Rota ha ricordato come le Olimpiadi invernali 2026 potranno essere l’occasione “per far conoscere il nostro territorio”, mentre Stefano Villa di Ambientalmente ha sottolineato la necessità di avere un coordinamento su tutte le iniziative: “La promozione turistica deve considerare la delicatezza dei luoghi che abbiamo attorno”. Anche la dem Anna Sanseverino ha concordato che il turismo debba svilupparsi in modo sostenibile e in coordinamento con tutto il territorio.
M.V.
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