Con la sinistra cambia Lecco e AVS, tra giustizia sociale e ambientale per Gattinoni

“Con la sinistra cambia Lecco”: una connotazione politica ben precisa, ma pur sempre con le sembianze di una lista civica simboleggiata dal profilo di un bianco Resegone su sfondo rosso, così come dieci anni fa l’avevano delineata Tino Magni e Alberto Anghileri, ex sindacalisti della Cgil, il primo ora senatore e il secondo capogruppo in Consiglio comunale a Lecco. Adesso il legame con l’Alleanza Verdi e Sinistra (Avs) a livello nazionale si fa più stretto. Il gruppo consiliare lecchese avrà entrambi i simboli, quello locale e quello nazionale. Si deciderà nei prossimi mesi come presentarsi sulla scheda elettorale per il rinnovo amministrativo in programma nella primavera 2026: se con entrambi i simboli o con una “sintesi”.
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Con la presentazione dell’accostamento dei simboli, questa mattina nel corso di una conferenza stampa tenutasi alla sede della lista in coro Martiri della Liberazione, il gruppo della sinistra lecchese si è praticamente aperta la campagna elettorale per le Comunali del prossimo anno. Confermando naturalmente la propria adesione alla coalizione di centrosinistra e il sostegno alla ricandidatura del sindaco Mauro Gattinoni. Attualmente “Con la sinistra” esprime tre consiglieri (con Anghileri ci sono Daniele Blaseotto e Lorenzo Vassena) e l’assessore al Sociale Emanuele Manzoni. «Se alle prossime elezioni- ha detto Anghileri - arriveremo a cinque o sei consiglieri potremo certamente pesare di più nella coalizione».
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All’incontro nella sede di corso Martiri non c’erano i soli Anghileri, Magni e l’assessore Manzoni. A rappresentare Avs a livello nazionale, sono infatti intervenuti anche l’europarlamentare Benedetta Scuderi e il responsabile enti locali Enrico Panini.
L’accostamento dei simboli e quindi di un più diretto rapporto con una forza politica nazionale è stato spiegato con la ridefinizione avvenuta negli ultimi tempi nella rappresentanza della sinistra italiana: dieci anni – è stato detto – la sinistra era frammentata e in ebollizione, mentre oggi la nascita dell’Alleanza tra Verdi e Sinistra italiana che unisce giustizia ambientale e giustizia sociale dimostra di ricevere il consenso dell’elettorato.
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Alberto Anghileri

In vista delle prossime elezioni comunali, Anghileri ha detto come il centrosinistra sia già in vantaggio nei confronti del centrodestra che ancora non ha un candidato sindaco per la scelta del quale i partiti sono divisi e litigano: «Noi abbiamo la coalizione e abbiamo il candidato sindaco. Se l’altra volta abbiamo vinto di 21 voti, questa volta vinceremo in maniera più larga perché i cittadini sanno che abbiamo lavorato bene. Certo abbiamo fattio degli errori, ma è normale. Sotto gli occhi di tutti sono i lavori che procedono sul lungolago e alla “Piccola”, c’è l’asilo nido di Bonacina che sarà aperto il prossimo mese di settembre, ci sono il Teatro della Società che riaprirà quest’anno e la Villa Manzoni. Ma ci sono anche tante altre cose minori che pure sono importanti, come gli interventi realizzati dai cantonieri di città che sono stati una iniziativa significativa. Senza dimenticare le tante opere avviate con i fondi europei del Pnrr che non era così scontato riuscire a intercettare. E i lavori di messa in sicurezza degli edifici scolastici, che magari si danno per scontati ma che richiedono energie e soldi. Dal centrodestra, invece, in tutti questi anni è arrivata una sola proposta seria: quella dell’esercito nelle strade. Per il resto, si è trattato di semplici polemiche»
«Infine – ha proseguito il capogruppo consiliare - ci sono due risultati sui quale vale la pena richiamare l’attenzione. Il primo: la soluzione dei problemi dell’area nomadi del Bione, liberata trovando una degna collocazione alle famiglie. Senza ricorrere alle ruspe… Il secondo: l’intitolazione a Vera Ciceri del piazzale di partenza della funivia. Di questi tempi, ha un alto valore simbolico….»
Al cronista che richiama scivoloni non proprio indolori per l’amministrazione Gattinoni, come il fallito progetto per una nuova sede degli uffici comunali e dell’operazione sull’edificio della già Banca popolare in piazza Garibaldi nonché le recenti polemiche su Lineelecco, Anghileri ha replicato ricordando come l’ipotesi della sede comunale nella vecchia banca rientrasse già nel programma di dieci anni fa di “Cambia Lecco” e solo gli enormi costi preventivati ha costretto ad accantonare l’ipotesi di utilizzare un edificio chiuso da vent’anni e che probabilmente resterà chiuso per altri vent’anni nel pieno centro della città. In quanto a Lineelecco, la situazione si sta ora rasserenando, ricordando come la salute finanziaria della società sia garantita dalla gestione dei parcheggi, così come accade in tutte le città, Milano compresa: con i soli trasporti, la società non reggerebbe.
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Benedetta Scuderi

Dopo uno sguardo al passato, Anghileri si è rivolto al futuro, prefigurando quello che sarà il prossimo programma elettorale: attenzione alle politiche abitative in una città in cui gli affitti hanno costi impossibili per i contratti brevi o per la presenza di molti studenti universitari; al lavoro povero e cioè ai contratti che prevedono salari troppo bassi e a questo proposito si ipotizza una maggiore attenzione sugli appalti esterni da parte del Comune. E ancora la mobilità con la riduzione delle auto che entrano in città realizzando parcheggi all’esterno collaborando anche con gli altri Comuni e ipotizzando posti interrati alla Piccola, ma rinverdendo anche il progetto di metropolitana leggere così da ridurre il numero di autobus per il trasporto degli studenti e ipotizzando anche l’uso dei battelli. E poi luoghi di trovo per anziani e mensa scolastica gratuita per i redditi bassi. Si può aprire un ragionamento. Ne discuteremo all’interno della coalizione. E’ importante che il prossimo anno si vinca per poter andare avanti. Alle ultime elezioni avevamo predisposto un programma decennale...»
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Enrico Papini

E’ poi intervenuto Panini a dire come il raccordo tra Avs e lista civica lecchese faccia da apripista per molte altre località italiane dove saranno avviati percorsi analoghi, ponendo poi l’accento slla grande sfida di questi tempi per i Comuni e cioè la necessità di far fronte ai tagli indiscriminati dei trasferimenti statali decisi dall’attuale governo «con il rischio di un de profundis per molti Comuni di piccole dimensioni».
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Emanuele Manzoni

A questo proposito, l’europarlamentare Scuderi ha ricordato come tagli ai Comuni significhino tagli ai servizi e qui è necessario l’intervento dell’Europa». Anche perché – ha chiosato Manzoni – se un cittadino ha dei problemi non va dalla Meloni ma dal sindaco. «E allora – ha aggiunto l’assessore lecchese – quando parliamo di alleanza enon facciamo teoria, ma di quotidianità delle persone. Oggi non possiamo prescindere da una collaborazione a più livelli». 
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Tino Magni

Con questo legame tra “Cambia Lecco” e Avs siamo dunque di fronte a un salto di qualità, per usare le parole di Tino Magni, con un’alleanza tra giustizia ambientale e giustizia sociale che sono due facce della stessa medaglia».
D.C.
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