Fragomeli: 'le associazioni di soccorso lecchesi aspettano più di 800.000€ di rimborsi'
“La Regione Lombardia deve intervenire sul sistema di saldo e sbloccare gli oltre 800mila euro di rimborsi dovuti alle associazioni di soccorso lecchesi” è quanto chiede il consigliere regionale del Pd Gian Mario Fragomeli che interviene sui mancati rimborsi da parte di Regione Lombardia e Areu, l’Azienda Regionale Emergenza Urgenza.
“In seguito a un accesso agli atti alla giunta lombarda – spiega il dem - abbiamo ottenuto i dati aggiornati dal 2021 al primo semestre del 2024, scoprendo che il debito di Regione Lombardia e AREU nei confronti delle associazioni di volontariato affidatarie del servizio di soccorso e trasporto sanitario di emergenza-urgenza della nostra provincia supera gli 800mila euro di rimborsi non erogati. Una situazione che si trascina ormai da anni e il motivo è sempre lo stesso – prosegu Fragomeli - un pasticcio burocratico che a quanto pare a Palazzo Lombardia non riescono a risolvere, continuando piuttosto a scaricare la responsabilità su chi fornisce un servizio preziosissimo”.
Il problema riguarda il sistema di erogazione dei rimborsi previsto dalla convenzione con AREU, che prevede un acconto del 90% delle spese, con un saldo del 10% riconosciuto solo dopo una dettagliata rendicontazione. Ed è su questo 10% che si concentrano i ritardi.
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“In attesa della rendicontazione si parla di ‘saldo teorico’ e quando invece la rendicontazione è stata presentata si parla di ‘credito effettivo’ – chiarisce ancora il consigliere – Dai dati ottenuti, scopriamo che nella nostra provincia il credito effettivo non raggiunge i 350mila euro, mentre il saldo teorico erogabile supera gli 800mila, evidenziando una discrepanza rilevante. Ma il saldo teorico può essere erogato solo una volta che le rendicontazioni degli anni precedenti siano state interamente verificate e, a oggi, risultano ancora in fase di verifica documentazioni relative al 2021. Questo blocca di fatto il processo per gli anni successivi. AREU, in una recente nota, ha confermato che il ritardo è spesso causato dalla difficoltà delle associazioni nel predisporre e integrare la documentazione richiesta in tempi rapidi. Tuttavia, questa lentezza burocratica ha un impatto pesantissimo sui bilanci delle associazioni, che operano per lo più su base volontaria e garantiscono un servizio cruciale per la comunità”.
“Controlli scrupolosi e precisi sono necessari, ma non possono trasformarsi in un’attesa infinita che rischia di paralizzare queste realtà fondamentali. Servono tempi certi e trasparenti per le verifiche e la Regione deve intervenire per sbloccare questi rimborsi e risolvere una volta per tutte questo pasticcio burocratico” conclude Fragomeli.
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Gian Mario Fragomeli
Il problema riguarda il sistema di erogazione dei rimborsi previsto dalla convenzione con AREU, che prevede un acconto del 90% delle spese, con un saldo del 10% riconosciuto solo dopo una dettagliata rendicontazione. Ed è su questo 10% che si concentrano i ritardi.
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Associazioni e personale di Areu in piazza per una recente iniziativa a Lecco
“In attesa della rendicontazione si parla di ‘saldo teorico’ e quando invece la rendicontazione è stata presentata si parla di ‘credito effettivo’ – chiarisce ancora il consigliere – Dai dati ottenuti, scopriamo che nella nostra provincia il credito effettivo non raggiunge i 350mila euro, mentre il saldo teorico erogabile supera gli 800mila, evidenziando una discrepanza rilevante. Ma il saldo teorico può essere erogato solo una volta che le rendicontazioni degli anni precedenti siano state interamente verificate e, a oggi, risultano ancora in fase di verifica documentazioni relative al 2021. Questo blocca di fatto il processo per gli anni successivi. AREU, in una recente nota, ha confermato che il ritardo è spesso causato dalla difficoltà delle associazioni nel predisporre e integrare la documentazione richiesta in tempi rapidi. Tuttavia, questa lentezza burocratica ha un impatto pesantissimo sui bilanci delle associazioni, che operano per lo più su base volontaria e garantiscono un servizio cruciale per la comunità”.
“Controlli scrupolosi e precisi sono necessari, ma non possono trasformarsi in un’attesa infinita che rischia di paralizzare queste realtà fondamentali. Servono tempi certi e trasparenti per le verifiche e la Regione deve intervenire per sbloccare questi rimborsi e risolvere una volta per tutte questo pasticcio burocratico” conclude Fragomeli.
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