Morte di Jennifer: il 22enne in Tribunale, 'tensione' con il padre della ragazzina
È durata poco più di due ore l'udienza calendarizzata per questa mattina davanti al giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Salvatore Catalano per la valutazione della richiesta di applicazione degli arresti domiciliari avanzata dalla Procura a carico del giovane che si trovava alla guida dell'auto al centro dell'incidente costato la vita, dopo 6 giorni di agonia, alla tredicenne Jennifer Alcani.

Presente personalmente in aula il procuratore capo Domenico Ezio Basso che ha insistito per una misura restrittiva (i domiciliari) nei confronti del 22enne lecchese, anch'egli intervenuto all'udienza, per essere ascoltato dal GIP.
Difeso dall'avvocato di fiducia Marco Possenti il giovane - a cui su iniziativa della Prefettura è già stata ritirata la patente - ha risposto alle domande del dottor Catalano nelle due ore di permanenza al suo cospetto.

Il legale si è opposto alla misura, chiedendo eventualmente l'applicazione di più più lieve, sottolineando comunque l'insussistenza, a suo avviso, dei presupposti alla base della richiesta della Procura con il suo assistito, provato, che si è anche detto dispiaciuto per l'accaduto.
Il magistrato si è riservato di decidere. Il suo provvedimento potrebbe arrivare già nelle prossime ore.
Al termine dell'udienza ad aspettare il 22enne sul pianerottolo del primo piano del Palazzo di Giustizia c'era il papà di Jennifer che ha avvicinato il giovane e, dopo avergli ripetuto più volte "non ti vergogni, non ti vergogni, avete fatto dei video... non ti vergogni?", gli ha sputato in faccia.
Il ragazzo non ha reagito, ha tenuto la testa bassa e ha solo replicato "Mi spiace, mi spiace...."

Presente personalmente in aula il procuratore capo Domenico Ezio Basso che ha insistito per una misura restrittiva (i domiciliari) nei confronti del 22enne lecchese, anch'egli intervenuto all'udienza, per essere ascoltato dal GIP.
Difeso dall'avvocato di fiducia Marco Possenti il giovane - a cui su iniziativa della Prefettura è già stata ritirata la patente - ha risposto alle domande del dottor Catalano nelle due ore di permanenza al suo cospetto.

L'auto sul luogo dello schianto
Il legale si è opposto alla misura, chiedendo eventualmente l'applicazione di più più lieve, sottolineando comunque l'insussistenza, a suo avviso, dei presupposti alla base della richiesta della Procura con il suo assistito, provato, che si è anche detto dispiaciuto per l'accaduto.
Il magistrato si è riservato di decidere. Il suo provvedimento potrebbe arrivare già nelle prossime ore.
Al termine dell'udienza ad aspettare il 22enne sul pianerottolo del primo piano del Palazzo di Giustizia c'era il papà di Jennifer che ha avvicinato il giovane e, dopo avergli ripetuto più volte "non ti vergogni, non ti vergogni, avete fatto dei video... non ti vergogni?", gli ha sputato in faccia.
Il ragazzo non ha reagito, ha tenuto la testa bassa e ha solo replicato "Mi spiace, mi spiace...."
