Olginate, tutti i numeri dello studio sul traffico: 'in centro il senso unico non è fattibile'
Tutto è nato da una petizione lanciata da un gruppo di cittadini nel dicembre 2023, con la richiesta di modificare la viabilità del centro per migliorarne la sicurezza per i pedoni e valutare la possibilità di rendere via Sant'Agnese a senso unico di marcia, con limite di velocità a 30 chilometri orari, e di dotarla di attraversamenti protetti, destinando poi gli spazi restanti a stalli di sosta ed eliminando le barriere architettoniche.
In sostanza, è per dare una risposta completa e supportata dalla concretezza dei dati che il Comune di Olginate ha commissionato a Polinomia Srl di Monza - con l'Ingegner Stefano Battaiotto e il collega Francesco Castelnuovo - uno studio del traffico sul proprio territorio, con l'obiettivo di capire se la richiesta al centro della petizione potesse essere in qualche modo accolta e, in generale, se da un'analisi approfondita potessero emergere spunti di riflessione e/o intervento per migliorare la viabilità, a beneficio di tutti.
Lo studio, illustrato mercoledì sera dall'Amministrazione nel corso di un'assemblea pubblica organizzata presso l'ex Municipio, è cominciato da un inquadramento complessivo del territorio, e dunque delle direttrici di collegamento - a partire dalla strada provinciale 72, sempre molto utilizzata -, della mobilità dolce, della rete di trasporto pubblico e dei poli attrattori (scuole, Biblioteca, Palazzetto dello sport, teatro, aree commerciali e altri luoghi di riferimento per i cittadini, oltre alla vicina stazione di Calolziocorte), per poi prendere in esame il traffico alle sette principali intersezioni all'interno dei confini comunali. L'indagine, svolta nel settembre 2024 durante l'orario di punta del mattino, dalle 7.15 alle 8.45 di un giorno feriale medio, ha consentito di raccogliere una serie di dati decisivi per prendere in considerazione eventuali cambiamenti nell'organizzazione viabilistica: in particolare, il nodo più "congestionato" con poco meno di 2.700 veicoli in transito è risultato essere quello contrassegnato con il numero 6 (via Spluga-via fratelli Kennedy), mentre il minor numero di mezzi è stato rilevato all'incrocio tra il ponte Vittorio Emanuele e via Redaelli, dove comunque non si è scesi sotto quota 1.600.
Entrando ancora più nel dettaglio con alcuni esempi particolarmente esaustivi, al mattino la rotonda già sul territorio comunale di Garlate all'intersezione con via Roma vede circa 1.300 veicoli in arrivo da Lecco, di cui oltre 800 proseguono poi in direzione Milano e i restanti verso il ponte della diga; proprio su quest'ultimo si dirigono anche 39 mezzi che, provenendo da Olginate, fanno un'inversione a U sfruttando la stessa rotatoria citata, che altri 725 "attraversano" giungendo da Airuno e 385 da via Redaelli.
O ancora, considerando il già nominato ponte Vittorio Emanuele, su 370 veicoli in arrivo da Calolziocorte 220 si muovono verso Garlate e i restanti verso il centro di Olginate, dove ne entrano altri 150 che si lasciano alle spalle proprio il paese limitrofo sulla stessa sponda; sempre da Garlate si spostano attraverso via Redaelli 563 mezzi in totale, di cui oltre 400 imboccano poi il viadotto a scavalco del lago. Infine, restando in questa zona, da via Sant'Agnese transitano tutte le mattine in direzione nord - sempre stando ai dati raccolti nel corso dello studio - 771 veicoli, di cui poco meno di 520 imboccano poi il ponte e i restanti proseguono dritti.
Numeri, insomma, che parlano chiaro. E che, al di là delle cifre relative alle singole situazioni, hanno dato un'indicazione chiara al Comune di Olginate. "Il senso unico in centro paese non è fattibile, né in una direzione né nell'altra, perché in sostanza porterebbe sulla strada provinciale tanti, troppi veicoli in più di quanti già ne passano" ha spiegato il sindaco Marco Passoni, non escludendo però, in compenso, di intervenire con la propria Amministrazione su alcune criticità emerse dallo studio (e, in parte, segnalate anche dai promotori della famosa petizione), che tra le altre cose ha preso in esame pure le abitudini legate alle soste sul territorio e all'incidentalità.
Tra queste la pericolosità per l'utenza debole di una decina di intersezioni (solo due casi emblematici: via Belvedere-via Diligenza e via Cantù-via Campagnola), per cui la proposta è stata quella di migliorare la segnaletica e mettere in sicurezza gli attraversamenti, nonché la mancanza (o la non adeguatezza) di connessioni pedonali, anche e soprattutto nei tratti attraversati dalle linee del Piedibus: in questo senso, guardando per esempio all'area antistante la Chiesa parrocchiale di Sant'Agnese, i professionisti incaricati dello studio hanno suggerito di trattare la superficie stradale "prolungando" la pavimentazione esistente in pietra e porfido così da connettere i due marciapiedi e rendere più evidente agli automobilisti l'ingresso in un contesto urbano dove moderare il proprio comportamento.
E poi un macro-problema, sicuramente comune anche ad altri paesi e città: l'alta velocità di viaggio in diverse vie dell'area urbana, dove di notte - stando all'analisi condotta utilizzando i dati TomTom - si arrivano a toccare addirittura gli 80 km/h, o i 60 in una zona come quella di via Cantù dove non si dovrebbero sforare i 30. Una criticità, questa, da cui naturalmente non resta immune la Sp 72 (che però a onor di cronaca è di competenza provinciale).
La "beffa"? Lo studio suggerisce l'ipotesi di una rotatoria allo svincolo tra via Santa Maria, via Diligenza e la stessa via Spluga. Ovvero proprio lì dove, giusto venerdì scorso, ha perso la vita in un tragico incidente il 16enne Lorenzo Grignani, al quale verrà tributato l'ultimo saluto nel pomeriggio di oggi.
In sostanza, è per dare una risposta completa e supportata dalla concretezza dei dati che il Comune di Olginate ha commissionato a Polinomia Srl di Monza - con l'Ingegner Stefano Battaiotto e il collega Francesco Castelnuovo - uno studio del traffico sul proprio territorio, con l'obiettivo di capire se la richiesta al centro della petizione potesse essere in qualche modo accolta e, in generale, se da un'analisi approfondita potessero emergere spunti di riflessione e/o intervento per migliorare la viabilità, a beneficio di tutti.
Lo studio, illustrato mercoledì sera dall'Amministrazione nel corso di un'assemblea pubblica organizzata presso l'ex Municipio, è cominciato da un inquadramento complessivo del territorio, e dunque delle direttrici di collegamento - a partire dalla strada provinciale 72, sempre molto utilizzata -, della mobilità dolce, della rete di trasporto pubblico e dei poli attrattori (scuole, Biblioteca, Palazzetto dello sport, teatro, aree commerciali e altri luoghi di riferimento per i cittadini, oltre alla vicina stazione di Calolziocorte), per poi prendere in esame il traffico alle sette principali intersezioni all'interno dei confini comunali. L'indagine, svolta nel settembre 2024 durante l'orario di punta del mattino, dalle 7.15 alle 8.45 di un giorno feriale medio, ha consentito di raccogliere una serie di dati decisivi per prendere in considerazione eventuali cambiamenti nell'organizzazione viabilistica: in particolare, il nodo più "congestionato" con poco meno di 2.700 veicoli in transito è risultato essere quello contrassegnato con il numero 6 (via Spluga-via fratelli Kennedy), mentre il minor numero di mezzi è stato rilevato all'incrocio tra il ponte Vittorio Emanuele e via Redaelli, dove comunque non si è scesi sotto quota 1.600.
Entrando ancora più nel dettaglio con alcuni esempi particolarmente esaustivi, al mattino la rotonda già sul territorio comunale di Garlate all'intersezione con via Roma vede circa 1.300 veicoli in arrivo da Lecco, di cui oltre 800 proseguono poi in direzione Milano e i restanti verso il ponte della diga; proprio su quest'ultimo si dirigono anche 39 mezzi che, provenendo da Olginate, fanno un'inversione a U sfruttando la stessa rotatoria citata, che altri 725 "attraversano" giungendo da Airuno e 385 da via Redaelli.
O ancora, considerando il già nominato ponte Vittorio Emanuele, su 370 veicoli in arrivo da Calolziocorte 220 si muovono verso Garlate e i restanti verso il centro di Olginate, dove ne entrano altri 150 che si lasciano alle spalle proprio il paese limitrofo sulla stessa sponda; sempre da Garlate si spostano attraverso via Redaelli 563 mezzi in totale, di cui oltre 400 imboccano poi il viadotto a scavalco del lago. Infine, restando in questa zona, da via Sant'Agnese transitano tutte le mattine in direzione nord - sempre stando ai dati raccolti nel corso dello studio - 771 veicoli, di cui poco meno di 520 imboccano poi il ponte e i restanti proseguono dritti.
Numeri, insomma, che parlano chiaro. E che, al di là delle cifre relative alle singole situazioni, hanno dato un'indicazione chiara al Comune di Olginate. "Il senso unico in centro paese non è fattibile, né in una direzione né nell'altra, perché in sostanza porterebbe sulla strada provinciale tanti, troppi veicoli in più di quanti già ne passano" ha spiegato il sindaco Marco Passoni, non escludendo però, in compenso, di intervenire con la propria Amministrazione su alcune criticità emerse dallo studio (e, in parte, segnalate anche dai promotori della famosa petizione), che tra le altre cose ha preso in esame pure le abitudini legate alle soste sul territorio e all'incidentalità.
Tra queste la pericolosità per l'utenza debole di una decina di intersezioni (solo due casi emblematici: via Belvedere-via Diligenza e via Cantù-via Campagnola), per cui la proposta è stata quella di migliorare la segnaletica e mettere in sicurezza gli attraversamenti, nonché la mancanza (o la non adeguatezza) di connessioni pedonali, anche e soprattutto nei tratti attraversati dalle linee del Piedibus: in questo senso, guardando per esempio all'area antistante la Chiesa parrocchiale di Sant'Agnese, i professionisti incaricati dello studio hanno suggerito di trattare la superficie stradale "prolungando" la pavimentazione esistente in pietra e porfido così da connettere i due marciapiedi e rendere più evidente agli automobilisti l'ingresso in un contesto urbano dove moderare il proprio comportamento.
E poi un macro-problema, sicuramente comune anche ad altri paesi e città: l'alta velocità di viaggio in diverse vie dell'area urbana, dove di notte - stando all'analisi condotta utilizzando i dati TomTom - si arrivano a toccare addirittura gli 80 km/h, o i 60 in una zona come quella di via Cantù dove non si dovrebbero sforare i 30. Una criticità, questa, da cui naturalmente non resta immune la Sp 72 (che però a onor di cronaca è di competenza provinciale).
La "beffa"? Lo studio suggerisce l'ipotesi di una rotatoria allo svincolo tra via Santa Maria, via Diligenza e la stessa via Spluga. Ovvero proprio lì dove, giusto venerdì scorso, ha perso la vita in un tragico incidente il 16enne Lorenzo Grignani, al quale verrà tributato l'ultimo saluto nel pomeriggio di oggi.
B.P.