Lecco: presidio di Stop al Genocidio nel Giorno della Memoria

I membri del Coordinamento Lecchese Stop al Genocidio sono scesi in piazza ancora una volta per richiamare l’attenzione su quanto purtroppo è ancora in corso. In occasione della Giornata della Memoria, Piazza XX Settembre si è tinta con i colori del popolo palestinese. Nonostante il forte maltempo, in diversi si sono riuniti 
con l’intento di  sottolineare il dovere della memoria storica con l'urgenza di riflettere sulle tragedie che, ancora oggi, colpiscono interi popoli.
lecco_presidio1.jpg (51 KB)
“Il genocidio del popolo palestinese continua nonostante la fragile tregua in atto” hanno spiegato gli organizzatori. “Il cessate il fuoco ha aperto una nuova fase fatta di malattie, malnutrizione, fame. A Gaza, la sopravvivenza dipende dai capricci del governo israeliano e dall’eredità delle politiche dell’amministrazione Trump”. Nei volantini distribuiti ai passanti sotto la pioggia battente il messaggio centrale si legge chiaro: "Ricordare è riflettere, resistere è ricordare". 
lecco_presidio3.jpg (127 KB)
“Scendiamo in piazza, in questa Giornata della Memoria, per scolpire nella pietra della nostra coscienza un solenne ‘mai più’. Mai più, alla strage che ottant’anni fa vide un popolo privato della propria patria, costretto alla miseria della guerra, all’atrocità dello sterminio, alla violenza criminale di governi guerrafondai. Mai più a quella che non allora, ma oggi, colpisce un altro popolo: quello palestinese”. 
“Mai più, a chi biecamente ha contrapposto e contrappone la memoria della Shoah - incomparabile punto zero della Storia umana - alla convinzione che quello palestinese sia a tutti gli effetti un genocidio, onde alimentare il conflitto per mere convenienze politiche. Mai più, a chi ignora per convinzione od opportunismo la differenza fra antisemitismo e antisionismo. A chi rifiuta quei valori che la Storia, nella propria tragicità, dovrebbe averci insegnato: su tutti, l’antifascismo e l’importanza della riflessione” hanno detto gli organizzatori, spiegando l’importanza di non limitare la memoria a un mero esercizio di stile o a una celebrazione vuota, ma di renderla uno strumento di analisi e azione concreta rivolta al presente.
lecco_presidio4.jpg (55 KB)
“Riflettere significa non relegare la Storia allo sterile esercizio della commemorazione, ma comprenderne le ingiustizie di allora perché oggi non ve ne siano più” si legge nel volantino. “Significa resistere: a chi vuole e si arricchisce con la guerra, ai fascismi e colonialismi di ogni specie e latitudine, a chi si arrocca su una concezione della memoria unilaterale e viziata”.
Il Coordinamento ha ribadito dunque come la memoria attiva sia fondamentale in un momento storico in cui una tregua imperfetta e temporanea rischia di ridurre l’attenzione pubblica su una guerra che dura da quasi ottant’anni. “Meditate che questo è stato, scriveva Primo Levi. Noi rispondiamo: meditiamo perché non accada ancora, meditiamo più forte perché sta ancora accadendo” hanno aggiunto. 
lecco_presidio2.jpg (79 KB)
Con questo presidio, il Coordinamento Lecchese Stop al Genocidio ha inteso riaffermare un principio imprescindibile: il dovere della memoria non può prescindere dall’impegno contro le ingiustizie attuali. La Giornata della Memoria diventa così un'occasione per riflettere non solo sul passato, ma anche sul presente e sulle responsabilità collettive verso chi oggi subisce nuove forme di oppressione.
Sa.A.
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.