Premana: i bimbi nati nel 2020 fanno visita alla loro “coscritta”… del 1920!
Un secolo esatto: è questa la distanza che separa i protagonisti del bellissimo incontro avvenuto a Premana la scorsa settimana, quando i mezzani della scuola dell’infanzia, nati nel 2020, hanno fatto visita alla donna più anziana del paese, quell’Ersilia Ambrosioni che il venti lo ha anche lei nel suo anno di nascita… cambia solo il secolo!
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Un incontro che definire speciale è dir poco e che nasce da un progetto della scuola dell’infanzia di Premana, che quest’anno con “il contadino Nino” ha parlato dell’uva e di come “il tralcio deve rimanere aggrappato alla vite per produrre frutto”. Una massima presa del Vangelo e che racchiude due diversi significati: uno religioso (“finché rimaniamo “aggrappati” al Signore, possiamo produrre frutto”); un altro racchiuso nel detto “ricordare il passato per guardare al futuro”, che rimarca l’importanza di tenere bene a mente le nostre origini e le nostre radici.
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“Il produrre frutto lo abbiamo voluto concretizzare andando a trovare Ersilia” ci spiegano gli insegnanti della materna. I mezzani hanno così fatto visita alla “coscritta” e le hanno portato un piccolo pensiero, preparando dei fiori di carta che poi hanno unito al momento per comporre un vaso da consegnare all’anziana che, quest’anno, spegnerà ben 105 candeline. I bimbi hanno dedicato anche un paio di canzoni alla ultracentenaria premanese, la quale è stata felicissima di incontrarli e ha raccomandato ai piccoli di “fare i bravi”.
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Oltre alla visita ad Ersilia con la classe “intermedia”, la scuola dell’infanzia è andata a trovare anche agli ospiti di Casa Madonna delle Neve. In due giornate differenti, grandi e piccoli hanno portato il proprio saluto e il proprio calore ai “nonni”, che si sono davvero commossi.
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“Addirittura, una signora che non parlava da tantissimo tempo ha detto qualcosa” ci hanno confidato gli insegnanti. È questa la forza del sorriso e della semplicità dei più piccoli, i quali non devono mai dimenticare le proprie radici se vogliono “produrre frutto”. Come il tralcio con la vite.
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I bimbi del 2020 in visita a Ersilia Ambrosioni, classe 1920
Un incontro che definire speciale è dir poco e che nasce da un progetto della scuola dell’infanzia di Premana, che quest’anno con “il contadino Nino” ha parlato dell’uva e di come “il tralcio deve rimanere aggrappato alla vite per produrre frutto”. Una massima presa del Vangelo e che racchiude due diversi significati: uno religioso (“finché rimaniamo “aggrappati” al Signore, possiamo produrre frutto”); un altro racchiuso nel detto “ricordare il passato per guardare al futuro”, che rimarca l’importanza di tenere bene a mente le nostre origini e le nostre radici.
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L'incontro con gli anziani della RSA
“Il produrre frutto lo abbiamo voluto concretizzare andando a trovare Ersilia” ci spiegano gli insegnanti della materna. I mezzani hanno così fatto visita alla “coscritta” e le hanno portato un piccolo pensiero, preparando dei fiori di carta che poi hanno unito al momento per comporre un vaso da consegnare all’anziana che, quest’anno, spegnerà ben 105 candeline. I bimbi hanno dedicato anche un paio di canzoni alla ultracentenaria premanese, la quale è stata felicissima di incontrarli e ha raccomandato ai piccoli di “fare i bravi”.
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Oltre alla visita ad Ersilia con la classe “intermedia”, la scuola dell’infanzia è andata a trovare anche agli ospiti di Casa Madonna delle Neve. In due giornate differenti, grandi e piccoli hanno portato il proprio saluto e il proprio calore ai “nonni”, che si sono davvero commossi.
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“Addirittura, una signora che non parlava da tantissimo tempo ha detto qualcosa” ci hanno confidato gli insegnanti. È questa la forza del sorriso e della semplicità dei più piccoli, i quali non devono mai dimenticare le proprie radici se vogliono “produrre frutto”. Come il tralcio con la vite.
A.Te.