Giornata della Memoria: all'Ist. Parini fioriscono i bulbi di croco
Fiori per ricordare i bambini uccisi dal nazifascismo, affinché le loro storie non siano dimenticate. Approda quest'anno presso l’Istituto "G. Parini" di Lecco il "Progetto Crocus", promosso da Heti – “Fondazione Irlandese per l'Insegnamento dell'Olocausto” allo scopo di diffondere la cultura della tolleranza e del rispetto a partire dalla memoria delle vittime della Shoah.
L'iniziativa prevede che gli studenti delle scuole partecipanti interrino e curino bulbi di croco, la cui fioritura avviene indicativamente tra la fine di gennaio e l'inizio di febbraio, in concomitanza con il ricorrere della Giornata della Memoria che, per deliberazione dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite, si celebra il 27 gennaio di ogni anno. Il loro colore giallo ricorda le stelle che gli ebrei furono costretti ad indossare sotto il regime nazista, ma con la sua luminosità può anche evocare la speranza in un futuro che si lasci alle spalle l'odio e l'intolleranza.
A meno di ritardi nel loro ciclo vegetativo determinati dalle temperature rigide dell'ultimo periodo, anche i cinquanta bulbi interrati lo scorso autunno nel cortile interno dell’istituto di via Badoni dovrebbero fiorire a breve e impreziosire l'edizione 2025 di una ricorrenza particolarmente sentita dalla comunità scolastica, nella quale il pensiero andrà in particolare ai più piccoli tra coloro che furono vittime delle politiche di discriminazione, persecuzione razziale e genocidio attuate dai regimi nazifascisti.
Si stima che furono più di un milione e mezzo i bambini della Shoah: non solo ebrei, ma anche appartenenti ad altre minoranze perseguitate dal regime hitleriano, disabili, figli di oppositori politici, vittime di rappresaglie. Oltre a quelli finiti nel vento, uccisi nei campi di sterminio, in questo macabro conto vanno annoverati i minori morti nei ghetti dove erano stati rinchiusi, falcidiati dalle privazioni e dalle malattie. Furono solo l'eccezione quelli che, avendo attraversato situazioni durissime, privazioni personali, separazioni o perdita delle proprie famiglie, riuscirono a salvarsi e a diventare adulti e testimoni dell'orrore che avevano vissuto.
La loro progressiva scomparsa dovuta a ragioni anagrafiche accresce la responsabilità morale della collettività nel tramandare alle generazioni future la memoria del "male assoluto", da tradurre nel rigetto di ogni forma di discriminazione ai danni delle minoranze, della propaganda di odio etnico, nazionale o razziale che possa condurre a nuovi genocidi.
È con questo intento che nella giornata del prossimo 27 gennaio gli insegnanti del Parini provvederanno a proporre nelle loro classi attività incentrate sulla memoria storica della Shoah e sulla promozione della cultura del rispetto e dell'inclusione, come spiega il prof. Giorgio Bonfanti, funzione strumentale "Benessere dello studente": “Quest’anno, in occasione dell’80° dalla Shoah, il nostro istituto rinnova il proprio impegno nel ricordare le vittime di una delle tragedie più drammatiche della storia. La Giornata della Memoria rappresenta un’occasione imprescindibile per riflettere sull’importanza di valori come la tolleranza, il rispetto e la difesa dei diritti umani. Per sensibilizzare gli studenti e mantenere vivo il ricordo, verrà condiviso da parte dei docenti materiale didattico da utilizzare nelle diverse classi. Questo percorso educativo vuole stimolare consapevolezza e dialogo, affinché le nuove generazioni comprendano il peso della memoria e l’importanza di costruire un futuro di pace e inclusione”.
L'iniziativa prevede che gli studenti delle scuole partecipanti interrino e curino bulbi di croco, la cui fioritura avviene indicativamente tra la fine di gennaio e l'inizio di febbraio, in concomitanza con il ricorrere della Giornata della Memoria che, per deliberazione dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite, si celebra il 27 gennaio di ogni anno. Il loro colore giallo ricorda le stelle che gli ebrei furono costretti ad indossare sotto il regime nazista, ma con la sua luminosità può anche evocare la speranza in un futuro che si lasci alle spalle l'odio e l'intolleranza.
A meno di ritardi nel loro ciclo vegetativo determinati dalle temperature rigide dell'ultimo periodo, anche i cinquanta bulbi interrati lo scorso autunno nel cortile interno dell’istituto di via Badoni dovrebbero fiorire a breve e impreziosire l'edizione 2025 di una ricorrenza particolarmente sentita dalla comunità scolastica, nella quale il pensiero andrà in particolare ai più piccoli tra coloro che furono vittime delle politiche di discriminazione, persecuzione razziale e genocidio attuate dai regimi nazifascisti.
Si stima che furono più di un milione e mezzo i bambini della Shoah: non solo ebrei, ma anche appartenenti ad altre minoranze perseguitate dal regime hitleriano, disabili, figli di oppositori politici, vittime di rappresaglie. Oltre a quelli finiti nel vento, uccisi nei campi di sterminio, in questo macabro conto vanno annoverati i minori morti nei ghetti dove erano stati rinchiusi, falcidiati dalle privazioni e dalle malattie. Furono solo l'eccezione quelli che, avendo attraversato situazioni durissime, privazioni personali, separazioni o perdita delle proprie famiglie, riuscirono a salvarsi e a diventare adulti e testimoni dell'orrore che avevano vissuto.
La loro progressiva scomparsa dovuta a ragioni anagrafiche accresce la responsabilità morale della collettività nel tramandare alle generazioni future la memoria del "male assoluto", da tradurre nel rigetto di ogni forma di discriminazione ai danni delle minoranze, della propaganda di odio etnico, nazionale o razziale che possa condurre a nuovi genocidi.
È con questo intento che nella giornata del prossimo 27 gennaio gli insegnanti del Parini provvederanno a proporre nelle loro classi attività incentrate sulla memoria storica della Shoah e sulla promozione della cultura del rispetto e dell'inclusione, come spiega il prof. Giorgio Bonfanti, funzione strumentale "Benessere dello studente": “Quest’anno, in occasione dell’80° dalla Shoah, il nostro istituto rinnova il proprio impegno nel ricordare le vittime di una delle tragedie più drammatiche della storia. La Giornata della Memoria rappresenta un’occasione imprescindibile per riflettere sull’importanza di valori come la tolleranza, il rispetto e la difesa dei diritti umani. Per sensibilizzare gli studenti e mantenere vivo il ricordo, verrà condiviso da parte dei docenti materiale didattico da utilizzare nelle diverse classi. Questo percorso educativo vuole stimolare consapevolezza e dialogo, affinché le nuove generazioni comprendano il peso della memoria e l’importanza di costruire un futuro di pace e inclusione”.