Morte di Jenny: altra querela della famiglia. ''Sottrazione di minori'' è l'ipotesi di reato

Seconda querela della famiglia Alcani. La mamma di Jennifer, assistita dall'avvocato Marcello Perillo, ha depositato in Procura una "denuncia" a carico dei due ragazzi che, nella notte dello scorso 10 gennaio, sono passati a prendere, sotto casa, la ragazzina, caricandola poi sulla Bmw serie 1 che, alle 5 del mattino, si è schiantata contro un muretto dinnanzi alle "case Bolis" ad Abbadia Lariana, lungo la sp72, a poche decine di metri dall'imbocco della ss36.
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Jennifer Alcani

"Sottrazione di persone incapaci", ai sensi dell'articolo 574 cp, l'ipotesi di reato in relazione al quale la madre della tredicenne, spirata giovedì, chiede all'autorità giudiziaria di procedere nei confronti del 19enne di Malgrate a cui la vettura è riducibile e del 22enne lecchese che, invece, al momento dell'incidente conduceva la Bmw.
L'articolo citato punisce "Chiunque sottrae un minore degli anni quattordici, o un infermo di mente, al genitore esercente la responsabilità genitoriale, al tutore, o al curatore, o a chi ne abbia la vigilanza o la custodia, ovvero lo ritiene contro la volontà dei medesimi", reato questo procedibile per l'appunto a querela, prevedendo poi in caso di accertata responsabilità la reclusione da uno a tre anni.
All'atto sono allegati anche i messaggi scambiati con Jenny dopo la mezzanotte, con l'invito a uscire di casa facendo riferimento ad un paio di scarpe che la minore avrebbe dovuto recuperare.
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"Scendo" l'ultima battuta della tredicenne, sgattaiolata fuori senza dire nulla alla madre e mai rincasata.
La querela della mamma si aggiunge a quella depositata, sempre dall'avvocato Perillo, in nome e per conto del padre dell'adolescente, nei confronti dell'autista della Bmw, per il drammatico esito della "scorrazzata" data in pasto ai social.
A.M.
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