Olginate: sferra un pugno a un carabiniere per andare in carcere, 'accontentato'

Un pugno sferrato ad un carabiniere di proposito, per finire in carcere. Avrebbe addotto questa (originale) giustificazione un cinquantenne senza fissa dimora tratto in arresto nel pomeriggio di lunedì dai militari della stazione di Olginate.
Le ''divise'' erano state chiamate ad intervenire in un'abitazione del paese, per sedare una vivace lite. Al loro arrivo il clima, già teso, è però ulteriormente degenerato e a farne le spese sarebbe stato proprio uno degli operanti intervenuti, colpito da un pugno in pieno volto e costretto a ricorrere alle cure del pronto soccorso, seppur le conseguenze siano risultate per fortuna lievi (tre i giorni di prognosi ndr).
Il responsabile, tradotto in caserma per gli adempimenti del caso, è stato poi tratto in arresto per resistenza a pubblico ufficiale e lesioni ai danni del militare. Stamani, accompagnato dai carabinieri, ha varcato l'ingresso del Tribunale di Lecco per il processo con rito direttissimo. Agli operanti, così come al difensore, avrebbe manifestato la volontà di essere trasferito in carcere; del resto la relazione con la compagna parrebbe ormai giunta al termine e altre soluzioni abitative non ce ne sarebbero, nè presso amici, nè da familiari. Un gesto dunque volontario quello di cui si è reso protagonista ieri, e con un fine ben preciso, perlomeno stando alla versione resa in queste ore.
L'avvocato Tania De Fazio, che assiste d'ufficio il cinquantenne, ha chiesto al giudice Angelo Parisi un termine a difesa per poter valutare la strategia difensiva alla quale affidarsi; l'udienza è stata dunque rinviata al prossimo 25 febbraio. L'imputato intanto trascorrerà questo periodo in carcere, non essendovi la possibilità di una diversa misura. Desiderio esaudito quindi.
G.C.
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