Ballabio: Francesco, 9 anni, 'sgasa' inseguendo un sogno (lasciandosi dietro la malattia). La mamma cerca sponsor

Il primo pensiero appena sveglio: "oggi è il giorno della moto?". Del resto, fosse per lui, in sella salirebbe da lunedì a domenica, pronto a sfrecciare in pista con il suo bel casco da pantera nera, con gli occhi di fuoco e l'intera arcata dentale in bella mostra. E pensare che ha solo 9 anni ed in casa, prima di lui, nessuno aveva una due ruote.
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Una passione dunque innata quella del ballabiese Francesco Invernizzi per il motociclismo, alimentata forse dalla televisione e dunque dalla gare seguite, sul divano di casa, da suo fratello con il papà, divenuto poi il suo "team manager" assieme a mamma Valentina, da mesi impegnata a cercare sponsor per sostenere l'iscrizione del loro Valentino Rossi in miniatura al Campionato italiano di velocità. 
"Per anni abbiamo evitato di dare seguito alle sue richieste. Poi ha conosciuto un ragazzino che già correva e siamo stati costretti a cedere" racconta Valentina, tornando così al settembre 2022, alla prima "sgasata" di Francesco, quando ancora non aveva 7 anni. Piccolissimo, insomma. "Se si pensa che c'è chi inizia anche a 3 o 4 anni, ha iniziato già tardi", puntualizza però la mamma, aggiungendo come di gara in gara "Inve7", anche grazie ai video condivisi su TikTok, sia riuscito a farsi notare, venendo invitato, nelle vacanze di Natale, a Roma da un team che lo ha voluto "testare" dal vivo, sulle sue piste. "E Francesco è andato benissimo", aggiunge ancora, la mamma, che ha già dovuto fare i conti con un incidente di percorso accorso al suo piccino che, cadendo in moto, ha rimediato la sua prima frattura scomposta.
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Nemmeno l'infortunio lo ha però fatto desistere. "Quando ha ricominciato sembrava un po' più tranquillo, ora è passato un anno e si è completamente sbloccato". Qualcuno la chiama adrenalina, indubbiamente c'è tanta tanta voglia di fare e quel pizzico di incoscienza propria dell'età, che non fa prendere in considerazione la paura. Ma, poi, cosa dovrebbe temere un bambino che già dalla nascita sta affrontando la sua sfida più grande essendo affetto da una malattia genetica rara (Fenilchetonuria – PKU) che lo costringe a seguire una dieta speciale ed a assumere, nel corso della giornata, degli amminoacidi per poter stare bene? Di nulla, evidentemente. 
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"A scuola va solo sotto minaccia" scherza la mamma che, oltre al ruolo di "generale" per far seguire le lezioni a Francesco - frequenta la quarta elementare a Ballabio - lo segue anche, con il marito, tra gli allenamenti al martedì a Como e gli appuntamenti del weekend sulle diverse piste della Lombardia, occupandosi anche di cucinare per tempo tutto il necessario, per rispettare le imposizioni alimentari dettate dalla malattia del suo piccolo campioncino. "Per le trasferte l'organizzazione si fa più complicata: il papà si occupa della moto, io della gestione del cibo e degli amminoacidi che assume durante il giorno. Ma lo facciamo senza problemi. Non cerchiamo nemmeno qualcuno che ci paghi queste trasferte. Puntiamo invece ad avere uno o più sponsor che ci aiutino per l'iscrizione al Campionato e per le relative spese, dal noleggio del motore - che deve essere uguale per tutti - al nuovo casco che deve avere una allacciatura particolare, da regolamento". Ospitando ovviamente i loghi su tuta e carena, come i grandi della TV.

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A.M.
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