PAROLE CHE PARLANO/212
Azoto
Sono certo che tutti abbiamo sentito parlare di questo elemento chimico e forse ne conosciamo le profonde implicazioni biologiche, visto che è un componente essenziale delle proteine e degli acidi nucleici (DNA e RNA). Il nostro corpo è costituito per un 3% da azoto, quindi una persona di 70 kg ne avrà anche più di 2 kg. Chi si occupa, poi, di giardinaggio e di orto sa che è essenziale garantirne una buona scorta alle piante tramite concimi vari. L’aria che respiriamo ne contiene addirittura il 78% (il 21% è ossigeno e l’1% altri gas).
Eppure, il chimico francese Lavoisier pensò bene di chiamarlo azoto, nome costruito attingendo dal greco: a-, che indica privazione, e zōē, che significa "vita". Quindi, azoto si traduce letteralmente in "senza vita" o “non produttore di vita”. Una bella contraddizione, più apparente però che reale. Al tempo di Lavoisier non si conosceva infatti l’importanza dell’azoto per costruire le più importanti molecole organiche, ma si sapeva perfettamente che era l’ossigeno indispensabile per la vita; l’azoto senza ossigeno provocava la morte.
L’azoto puro, N2, è un gas inerte che entra ed esce dai nostri polmoni senza essere metabolizzato, quindi dobbiamo assumerlo attraverso l’alimentazione, a partire dai vegetali. Il problema è che nemmeno i vegetali sanno estrarlo dall’atmosfera, ma devono assorbirlo dal terreno. Ecco perché è necessario concimare. Ma in natura? Si è scoperto che esistono dei microorganismi detti azotofissatori, gli unici in grado di prelevare l’azoto atmosferico e trasformarlo in sostanze assimilabili. Come sapevano molto bene i contadini di un tempo, il modo migliore per arricchire il terreno di azoto, oltre alla concimazione, era la rotazione delle colture, piantando leguminose al posto dei cereali. Le leguminose hanno infatti stretto un patto (simbiosi) con batteri, gli azotofissatori, che vivono nelle loro radici: viene loro offerto tanto buon cibo in cambio di azoto.
Un’ultima cosa per gli appassionati di chimica ed etimologia: perché il simbolo dell’azoto è N? Dobbiamo chiedere aiuto prima alla lingua inglese, che ha proposto nitrogen, poi a quella greca, infatti nitrogen deriva dal greco nítron (salnitro o nitrato di potassio KNO3) e ghennáo (generare), quindi l’azoto è il generatore del salnitro, sostanza essenziale per realizzare la polvere nera o da sparo.