Schianto di Abbadia: nulla da fare per la 13enne, indagato il conducente
Le sue condizioni erano apparse fin da subito disperate. Jennifer Alcani si è spenta nel reparto di Neurianimazione dell'Ospedale di Lecco, dove era stata trasferita in codice rosso all'alba di venerdì scorso, 10 gennaio, da Abbadia Lariana, dopo essere stata estratta della lamiere accartocciate della BMW sulla quale viaggiava, finita per impattare un muretto, lungo la sp72, poco prima dell'imbocco della ss36. Non aveva ancora 14 anni.
Viveva a Lecco. E da casa, per l'ultima volta, è uscita qualche minuto prima dell'1 di notte, di quel gelido venerdì, "invitata" da uno dei due ragazzi che l'hanno poi caricata in auto. Senza dire nulla, ovviamente, alla madre, svegliata dalla notizia dell'incidente consumatosi alle 5 di mattina, poco dopo la pubblicazione sui social del video della BMW lanciata a grande velocità in galleria. Se ne trovano più di uno, registrati in giorni diversi, sul profilo social di M.F., il 22enne al volante dell'auto, riconducibile però all'altro passeggero, il 19 anni autore del filmato postato in diretta, che gli sedeva accanto.
Con la morte della minore, si aggrava dunque la posizione del conducente, a carico del quale è già stato aperto un fascicolo, dopo essere stato sottoposto, come da prassi, anche ad alcol test, nell'immediatezza dei soccorsi, scattati dopo lo schianto della vettura contro un muretto, all'altezza delle "case Bolis". Un impatto devastante, con la fiancata destra della BMW letteralmente "stritolata", con conseguenze devastanti per Jennifer, seduta alle spalle dei due amici che, invece, se la sono cavata giusto con qualche contusione. Non così la tredicenne, trasferita al Manzoni con un importante trauma cranico. Fatale, nonostante il prodigarsi del personale sanitario.
Viveva a Lecco. E da casa, per l'ultima volta, è uscita qualche minuto prima dell'1 di notte, di quel gelido venerdì, "invitata" da uno dei due ragazzi che l'hanno poi caricata in auto. Senza dire nulla, ovviamente, alla madre, svegliata dalla notizia dell'incidente consumatosi alle 5 di mattina, poco dopo la pubblicazione sui social del video della BMW lanciata a grande velocità in galleria. Se ne trovano più di uno, registrati in giorni diversi, sul profilo social di M.F., il 22enne al volante dell'auto, riconducibile però all'altro passeggero, il 19 anni autore del filmato postato in diretta, che gli sedeva accanto.
Con la morte della minore, si aggrava dunque la posizione del conducente, a carico del quale è già stato aperto un fascicolo, dopo essere stato sottoposto, come da prassi, anche ad alcol test, nell'immediatezza dei soccorsi, scattati dopo lo schianto della vettura contro un muretto, all'altezza delle "case Bolis". Un impatto devastante, con la fiancata destra della BMW letteralmente "stritolata", con conseguenze devastanti per Jennifer, seduta alle spalle dei due amici che, invece, se la sono cavata giusto con qualche contusione. Non così la tredicenne, trasferita al Manzoni con un importante trauma cranico. Fatale, nonostante il prodigarsi del personale sanitario.