Calolzio: in tantissimi per l'ultimo saluto alla dolce Serena Biffi, 41 anni appena
Oggi per lei è Pasqua. Ed è Natale. E' l'inizio di una vita nuova, libera dalla fragilità terrena. Ha usato parole dolci don Antonio Vitali, l'Arciprete di Calolzio, nell'accompagnare Serena Biffi nel suo ultimo viaggio, cercando al tempo stesso di portare consolazione ai tantissimi intervenuti alle esequie, celebrate presso il Santuario di Santa Maria, al Lavello, risultato troppo piccolo non solo per mettere tutti quanti a sedere, ma anche per consentire a molti di entrare, lasciando così decine di persone sul sagrato, ad attendere l'uscita del feretro, scortato, in primis, da mamma Rosangela, sorretta dal suo Simone, dopo aver sorretto a sua volta la sua "bambina" ogni volta che ne ha avuto bisogno.
Ed ora dunque, è facile immaginarli di nuovo insieme. Come è facile, ha sostenuto un'amica avvicinandosi al microfono per condividere pubblicamente un ricordo della sua "Serenella", immaginarla anche volteggiare libera tra le stella, come uno dei personaggi che nascevano dalla sua fantasia, frutto della sua vena artistica e di quella innata capacità di esprimersi con il disegno, accompagnando spesso suoi social immagini o foto con frasi in grado di rispecchiare "il suo cuore puro e leale".
"Dalla tua bocca usciva sempre una parola buona, i tuoi occhi riflettevano una luce vera", è stato aggiunto, ancora, rivolgendosi direttamente a Serena, coralmente descritta come una ragazza solare, sempre di buon umore, amante del mare, desiderosa di conservare sempre tutto, freddolosa anche a trenta gradi... Una giovane donna, destinata ad avere 41 anni per sempre.
Una mamma leonessa, come l'ha definita Michela, quella cugina che, per la 41enne è stata anche sorella ed amica, spalla nel momento del bisogno, complice nella spensieratezza, con Serena particolarmente legata, poi, ai suoi figli Ludovica e Tommaso, come ricordato nella missiva letta sul finire di una funzione "intima", inframmezzata anche da momenti di silenzio, con l'organo ed il violino a guidare le lacrime dei tanti che hanno voluto bene a Serena, riuscita, come sottolineato ancora da Michela, a circondarsi di persone vere, che non l'hanno lasciata mai, sostenendola nell'affrontare quella malattia che se l'è poi portata via. Come già aveva fatto con il suo papà.
Ed ora dunque, è facile immaginarli di nuovo insieme. Come è facile, ha sostenuto un'amica avvicinandosi al microfono per condividere pubblicamente un ricordo della sua "Serenella", immaginarla anche volteggiare libera tra le stella, come uno dei personaggi che nascevano dalla sua fantasia, frutto della sua vena artistica e di quella innata capacità di esprimersi con il disegno, accompagnando spesso suoi social immagini o foto con frasi in grado di rispecchiare "il suo cuore puro e leale".
"Dalla tua bocca usciva sempre una parola buona, i tuoi occhi riflettevano una luce vera", è stato aggiunto, ancora, rivolgendosi direttamente a Serena, coralmente descritta come una ragazza solare, sempre di buon umore, amante del mare, desiderosa di conservare sempre tutto, freddolosa anche a trenta gradi... Una giovane donna, destinata ad avere 41 anni per sempre.