Abbadia: sulle note di Vivere l'ultimo saluto a Stefano Barra
La chiesa di San Lorenzo ad Abbadia Lariana non è riuscita a dar posto a tutte le tantissime persone che questo pomeriggio si sono riunite per dare l'ultimo saluto a Stefano Barra, strappato alla vita appena 56enne, due lustri dopo il figlio Michele, mancato quando di anni ne aveva appena 10.
La funzione, presieduta dal neo parroco don Aldo Milani, è stata concelebrata da predecessori don Fabio Molteni e don Vittorio Bianchi. “Continuiamo a fare del bene, seguendo l'esempio che lui ci ha dato” le parole esternate da quest'ultimo nell'omelia. Per don Fabio “I suoi gesti lo stanno portando da Gesù”. Poi le parole di don Aldo: “aprirà le porte del paradiso con le chiavi della fede della speranza e della carità”.
Tenacia e volontà, le virtù rimarcate dai ricordi degli amici per aver mantenuto con l'associazione “Michy sempre con noi” un ponte, con il ricordo tradotto in opere benefiche, specie nel campo della sanità, con particolare attenzione alla fascia d'età del figlio, strappato alla vita ad appena dieci anni.
“Mancherai a tutto il paese”, il saluto esternato da sui social. E sarà davvero così. Mentre la bara prendeva alloggio sul mezzo funebre diretto al tempio crematorio, sono state diffuse le canzoni di Vasco Rossi Angeli e Vivere. “Vivere senza perdersi d'animo mai”, dice un passaggio di quest'ultima. Così ha fatto Stefano Barra, con quotidiana dedizione all'adorato figlio Michy che, ora, potrà riabbracciare negli infiniti spazi celesti.
C'erano i sindaci Roberto Azzoni e Riccardo Fasoli con la fascia tricolore ed i rappresentanti delle diverse associazioni del territorio come Aido, Alpini e i volontari del Soccorso degli Alpini. E poi ancora i colleghi, dipendenti della Colombo Lilliano costruzioni con il titolare Giorgio Colombo e gli amici, con tutti coloro che, a varie ragioni, lo avevano conosciuto e avvicinato. Tutti stretti ai famigliari, a cominciare dalla consorte.
La funzione, presieduta dal neo parroco don Aldo Milani, è stata concelebrata da predecessori don Fabio Molteni e don Vittorio Bianchi. “Continuiamo a fare del bene, seguendo l'esempio che lui ci ha dato” le parole esternate da quest'ultimo nell'omelia. Per don Fabio “I suoi gesti lo stanno portando da Gesù”. Poi le parole di don Aldo: “aprirà le porte del paradiso con le chiavi della fede della speranza e della carità”.
Tenacia e volontà, le virtù rimarcate dai ricordi degli amici per aver mantenuto con l'associazione “Michy sempre con noi” un ponte, con il ricordo tradotto in opere benefiche, specie nel campo della sanità, con particolare attenzione alla fascia d'età del figlio, strappato alla vita ad appena dieci anni.
“Mancherai a tutto il paese”, il saluto esternato da sui social. E sarà davvero così. Mentre la bara prendeva alloggio sul mezzo funebre diretto al tempio crematorio, sono state diffuse le canzoni di Vasco Rossi Angeli e Vivere. “Vivere senza perdersi d'animo mai”, dice un passaggio di quest'ultima. Così ha fatto Stefano Barra, con quotidiana dedizione all'adorato figlio Michy che, ora, potrà riabbracciare negli infiniti spazi celesti.
Al.Bot.