Calolzio, il Corteo Storico in chiesa: la magia è assicurata

Nonostante il meteo inclemente che ha costretto molte località a cancellare o ridimensionare gli eventi in programma, Calolziocorte ha mantenuto viva la magia della tradizione con il Corteo Storico della Valle San Martino, seppur ridimensionato proprio a causa della pioggia. 
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Questo pomeriggio, infatti, la comunità si è riunita presso la Chiesa di San Martino Vescovo per assistere a uno spettacolo che, giunto alla sua ventiseiesima edizione, si rinnova di anno in anno, emozionando e coinvolgendo i presenti. La manifestazione è stata organizzata con cura dall'Unità Pastorale di Calolzio, Foppenico e Sala, in collaborazione con la Pro Loco di Calolziocorte guidata dalla presidente Simona Bonacina, e con il supporto dell'assessorato agli Eventi e Associazioni rappresentato da Cristina Valsecchi. Come ogni anno ha saputo offrire ai presenti un quadro storico e religioso certamente unico. 
Per motivi legati al maltempo gli organizzatori, a malincuore, hanno dovuto rinunciare alla tradizionale sfilata per le vie cittadine, ma l’entusiasmo dei numerosi figuranti – anche quest’anno circa 300 – non è mancata, e il corteo si è spostato all’interno della Chiesa, sfilando di fronte ai numerosi presenti. 
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Ad aprire il pomeriggio, le note della Banda Gaetano Donizetti di Calolziocorte che ha accompagnato l'introduzione di Giorgio Morandi. Quest'ultimo, con il suo discorso appassionato e riflessivo, ha ribadito l’importanza di cogliere l'essenza di una celebrazione che, pur essendo radicata nella tradizione, invita a una profonda riflessione sui valori autentici del Natale.
''Siamo nel 2025, anno di Giubileo. Eppure, sembra che di quella nascita si parli sempre meno. Qualcuno, non senza buone ragioni, ha definito il Natale una festa senza il festeggiato! Basta guardarsi intorno: soffitti di prosciutti, muri di panettoni, plotoni di spumanti, piramidi di mandarini, forme di parmigiano, salami, lasagne, dolci... roba, roba, roba! Tutto questo lo abbiamo visto tutti. E nel frattempo, la memoria cristiana sembra ridotta a qualcosa di sotterraneo, quasi catacombale'' ha detto, richiamando l’attenzione dei presenti.

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''Nel profano Natale luculliano, in cui il grande assente è Colui che nasce, in questo momento che trascorreremo insieme, noi oggi vogliamo essere l'eccezione: attraverso i personaggi che hanno fatto la fede, la tradizione, la storia, anche di Calolziocorte e della Valle San Martino'' ha aggiunto, dando il via al corteo che, seppur nella sua forma ridotta, ha saputo offrire una rappresentazione potente della storia sacra, rievocando personaggi biblici e figure storiche che hanno segnato la tradizione cristiana e locale. Da Abramo e Mosè, passando per l'Arcangelo Gabriele, la Stella Cometa e gli angioletti, fino alla Natività, ogni scena è stata interpretata con cura dai figuranti che indossavano costumi ricchi di dettagli e storia. La presenza dei Santi Pietro e Paolo, di San Francesco d'Assisi e dell'eremita Giacomino ha richiamato alla memoria la lunga storia di fede della Valle San Martino. 
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In una chiesa gremita, dove si potevano distinguere volti noti della comunità locale e rappresentanti delle amministrazioni comunali, Giorgio Morandi ha presentato uno ad uno i partecipanti al corteo, sottolineando il valore della memoria e della tradizione.
Il sindaco di Calolziocorte, Marco Ghezzi, ha espresso il suo ringraziamento a tutte le persone coinvolte nell'organizzazione dell'evento, riconoscendo il valore culturale e comunitario di manifestazioni come questa.
"È fondamentale per la nostra comunità mantenere vive queste tradizioni che ci uniscono e ci ricordano le nostre radici" ha affermato. Non ha mancato di fare gli auguri per il nuovo anno, ricordando che il 2025 è anche anno giubilare, un periodo di grazia e speranza per tutta la comunità cristiana.
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L'assessore Cristina Valsecchi ha poi sottolineato il lavoro dietro le quinte che ha reso possibile questa ventiseiesima edizione del Corteo Storico.
"Nonostante il maltempo, siamo qui grazie all'impegno di tanti volontari, delle forze dell'ordine, della Protezione Civile e delle aziende che ci hanno sostenuto. Un ringraziamento particolare va ad Armando Angeli, che nel tempo ha donato tutti questi splendidi costumi, e ai nostri sacerdoti, don Matteo e don Antonio, per il loro sostegno spirituale e pratico".
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Il momento culminante del pomeriggio è stato il discorso di don Antonio Vitali, che ha riportato l'attenzione sul significato profondo dell'Epifania.
"Questa è la festa in cui Gesù si manifesta a tutte le genti. I Magi rappresentano l'umanità intera che accoglie la Parola di Dio. Siamo tutti chiamati ad avere uno sguardo benevolo verso il Signore, lasciando che tocchi i nostri cuori. Solo così possiamo trovare quella felicità autentica che ci rende più umani. L'incontro con Cristo ha cambiato i cuori dei Magi, e può cambiare anche i nostri".
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Il richiamo al Giubileo del 2025 e alle parole di Papa Francesco ha concluso l'intervento di Don Vitali, che ha esortato la comunità a essere portatrice di speranza in un mondo che ne ha sempre più bisogno. "Essere uomini e donne di speranza significa costruire un mondo migliore, partendo da piccoli gesti quotidiani che possono fare la differenza".
Mentre la Banda Donizetti suonava le ultime note, i volti dei presenti applaudivano tutti coloro che si sono impegnanti nella realizzazione della storia iniziativa che, nonostante le difficoltà organizzative, ha saputo rinnovare il senso profondo della comunità e della fede per la comunità. Il Corteo Storico della Valle San Martino, anche quest'anno, ha rappresentato molto più di una semplice rievocazione, è stato un momento di condivisione e di memoria.
Sa.A.
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