Mandello: in 21 a suon di bracciate per per l'ambiente
Erano in ventuno, quest'oggi, alla partenza: sfidando il freddo pungente, di un sabato particolarmente grigio, si sono tuffati nello specchio d'acqua dinnanzi ai giardini pubblici a Mandello del Lario, dove si affaccia lo storico cannone, iniziando poi a nuotare di buon ritmo, indossando solo il costume per farsi messaggeri dell' ecologia.
E' stata riprosta, infatti, per la settima edizione, l'ormai classica Econuotata. Nel coprire 1,5 chilometri stabiliti, i nuotatori senza muta hanno voluto ribadire il loro credo che si riassume così: “Il salvataggio del pianeta deve partire dal basso, meno plastiche monouso e più pratiche sostenibili”.
Con loro a portare sostegno i sodalizi Legambiente, Wwf, coordinamento lecchese Rifiuti zero e l'Ads remiera I lagheè nonché la locale rappresentanza degli Alpini a servire i generi di conforto a fine nuotata.
Sul motivo della scelta di Mandello quale location per essere portavoce del messaggio green è intervenuto Enzo Favoino, coordinatore degli sportivi: “Qui abbiano il sostegno delle associazioni ambientaliste e dell'amministrazione comunale (rappresentata dall'assessore al turismo Silvia Nessi ndr) oltre all'appoggio delle barche. E poi ci troviamo in un dei comuni con un ampio spazio affacciato sul lago di Como. E soprattutto questa è una nuotata per la valorizzazione dello stesso, per cui abbiamo scelto di essere qui. Con un lungolago con diversi punti di approdo. Un mezzo per consentire di far partecipare tutti con tratte più brevi rispetto al percorso completo”.
Avvezzi a nuotate in laghi piccoli e freddi, in Italia come anche in Estonia, Slovenia, Germania con qualcuno che si è spinto fino in Antartide e nell'Artico, attualmente questi super sportivi si stanno allenando nel Segrino, in preparazione ai campionati mondiali che si terranno a Molveno.
Per loro, dunque, l'Econuotata è stata un test. Con uno scopo nobile. “Abbiamo un grosso problema: sono 10 milioni le tonnellate di plastica e microplastiche che ogni anno finiscono nei fiumi, nei mari, nei laghi e negli oceani” sostiene infatti Favoino, invitando tutti a essere più rispettosi.
E' stata riprosta, infatti, per la settima edizione, l'ormai classica Econuotata. Nel coprire 1,5 chilometri stabiliti, i nuotatori senza muta hanno voluto ribadire il loro credo che si riassume così: “Il salvataggio del pianeta deve partire dal basso, meno plastiche monouso e più pratiche sostenibili”.
Con loro a portare sostegno i sodalizi Legambiente, Wwf, coordinamento lecchese Rifiuti zero e l'Ads remiera I lagheè nonché la locale rappresentanza degli Alpini a servire i generi di conforto a fine nuotata.
Sul motivo della scelta di Mandello quale location per essere portavoce del messaggio green è intervenuto Enzo Favoino, coordinatore degli sportivi: “Qui abbiano il sostegno delle associazioni ambientaliste e dell'amministrazione comunale (rappresentata dall'assessore al turismo Silvia Nessi ndr) oltre all'appoggio delle barche. E poi ci troviamo in un dei comuni con un ampio spazio affacciato sul lago di Como. E soprattutto questa è una nuotata per la valorizzazione dello stesso, per cui abbiamo scelto di essere qui. Con un lungolago con diversi punti di approdo. Un mezzo per consentire di far partecipare tutti con tratte più brevi rispetto al percorso completo”.
Avvezzi a nuotate in laghi piccoli e freddi, in Italia come anche in Estonia, Slovenia, Germania con qualcuno che si è spinto fino in Antartide e nell'Artico, attualmente questi super sportivi si stanno allenando nel Segrino, in preparazione ai campionati mondiali che si terranno a Molveno.
Per loro, dunque, l'Econuotata è stata un test. Con uno scopo nobile. “Abbiamo un grosso problema: sono 10 milioni le tonnellate di plastica e microplastiche che ogni anno finiscono nei fiumi, nei mari, nei laghi e negli oceani” sostiene infatti Favoino, invitando tutti a essere più rispettosi.
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