CM Val San Martino e Lario Orientale, la replica dei 'rusconiani': si rispetti l'autodeterminazione dei sindaci

Al comunicato trasmesso ieri da Riccardo Fasoli in nome e per conto di 12 amministratori della sua cordata (contrariamente alla prima versione inviata, manca, come da nota arrivata un'ora dopo, la firma del 13° sindaco ovvero di Matteo Colombo di Valgreghentino), in serata è seguito quello diffuso da Giovanni Bruno Bussola in rappresentanza dei 13 comuni che sostengono la candidatura di Antonio Rusconi quale Presidente della Comunità Montana.
Poche righe, secche, che cercano di far chiarezza anche sul non detto da parte degli esponenti dell'altra compagine.
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La riportiamo integralmente:

Prendiamo atto della nota firmata in data odierna da alcuni sindaci in merito alla Comunità Montana Valle San Martino Lario Orientale.

Precisiamo quanto segue:
- non siamo interessati ad esercitarci in una lunga smentita sulle ricostruzioni parziali e farlocche che sono state fatte nel comunicato stampa. Ci preme invece ribadire che abbiamo presentato una candidatura ed una lista di giunta in vista dell’assemblea del giorno 8 gennaio non avendo ricevuto dalla controparte alcuna risposta alla proposta da noi inoltrata in data 27 dicembre ed essendo oggi in scadenza i termini di presentazione. La presentazione era accompagnata da una lettera (QUI il testo) dove si esplicitava la piena disponibilità al ritiro della stessa in caso di un auspicato accordo prima dell’assemblea;
- siamo invece molto interessati a ribadire il criterio di autodeterminazione dei sindaci delle 4 aree che compongono la cm per decidere chi debba rappresentarli in giunta; criterio che permette di non subire pressioni e prevaricazioni da parte dei partiti e che notiamo con piacere viene ora condiviso da tutti i sindaci;
- nell’ultima riunione tra le parti per provare a giungere ad un accordo, a specifica domanda, è stato risposto che non vi era alcuna candidatura alla presidenza alternativa a quella di Antonio Rusconi; poiché oggi questa affermazione appare smentita dal comunicato stampa, se vi sono candidature alternative è bene che vengano formulate poiché Antonio Rusconi è stato candidato (e sollecitato a farlo) da un gruppo trasversale di sindaci senza che egli avesse avanzato alcun tipo di pretesa.

La responsabilità di un eventuale commissariamento starà in capo a chi preferisce veti personali e logiche prevaricanti di partito al criterio della libera autodeterminazione di amministratori e territori: un metodo che se dovesse passare rappresenterà un precedente che questo territorio non merita di subire.

Il gruppo di Sindaci a sostegno di Antonio Rusconi Presidente
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