In viaggio a tempo indeterminato/361: un Capodanno alternativo
Lo fanno vedere ogni anno in televisione quel filmato con i festeggiamenti di capodanno nel mondo.
Si parte con la Nuova Zelanda che è più avanti di tutti e festeggia quando in Italia nemmeno abbiamo pranzato.
Poi tocca all'Australia. Al tg però non dicono mai che ha 3 fusi orari, quindi quando a Sidney i fuochi d'artificio sono solo un ricordo, a Perth ancora devono far partire il primo.
Ogni volta che guardavo quel servizio in TV, pensavo che i fuochi d'artificio australiani fossero una spanna sopra gli altri.
"Un giorno mi piacerebbe essere lì a vederli dal vivo..." rimuginavo tra me e me.
Ecco, quel giorno non è oggi.
Sì, siamo in Australia ma da tutt'altra parte.
Ci troviamo in una cittadina sulla costa che conta 14.000 abitanti e che ha deciso di fare un capodanno alternativo.
A essere bizzarro non è tanto il programma dell'evento quanto l'ora di svolgimento.
Dalle ore 16 alle 19: mercatini dell'artigianato dove c'è chi vende albicocche e chi bandane per cani.
Dalle ore 17 alle 20:45: concerto con vari gruppi e musica che spazia dal pop al rock al country. A un certo punto c'è stata persino una canzone in francese e mai mi sarei aspettata di sentire un gruppo di australiani cantare "c'est l'amour, c'est l'amour".
Ore 21 laser show di 10 minuti. L'idea in teoria è molto bella perché va a sostituire i fuochi d'artificio e tutti i problemi che si portano dietro. In pratica però, se non metti nemmeno la musica, il risultato è un po' deludente. Tante righe colorate dritte che si muovono ritmate nel cielo scuro e che mi hanno ricordato l'estate dei miei diciotto anni e quelle stesse luci fuori dalla discoteca di Riccione.
Ore 21:15 tutti a casa.
Fine.
Festeggiamenti finiti.
Sinceramente? Inizialmente mi ha spiazzato parecchio questa cosa e pensavo che comunque a mezzanotte qualche fuoco l'avrebbero sparato.
Invece nulla, il silenzio.
Dopo essersi scambiati gli auguri di buon anno alle 21:15 del 31 dicembre 2024, sono tornati tutti a casa e probabilmente la maggior parte a mezzanotte già dormiva.
O magari si divertiva in feste abusive con in mano stelline luminose di contrabbando.
"Avranno fatto almeno un brindisi con del prosecco davanti ai laser!" starai insinuando.
No! Niente. È vietato!
In Western Australia è vietato consumare alcolici in luoghi pubblici come strade, parchi e spiagge.Dopo lo straniamento iniziale, però, devo dire che non mi è dispiaciuto affatto questo veglione alternativo.
Non sono mai stata una fan del festeggiamento a tutti i costi e il Capodanno è sempre ricaduto nella categoria "dobbiamo per forza fare qualcosa".
In questa cittadina australiana, invece, nessuno sembrava essere preoccupato dal fatto che alle 9 fosse tutto finito.
Magari è sfuggito qualcosa a noi e in realtà qui si festeggiava con il fuso orario di qualche altro posto, ma mi piace pensare che invece non importasse a nessuno di aspettare la mezzanotte.
Alla fine a capodanno non inizia nulla di nuovo, se mai continua.
E come mi ha ricordato un amico oggi, in alcune parti del mondo non usano nemmeno il nostro calendario e questo è un giorno come un altro.
Ho chiesto a Google e ho scoperto che in effetti nel mondo vengono usati almeno 13 calendari diversi.
Ogni calendario ha influenze storiche, religiose o culturali che lo rendono unico.
Quello gregoriano è solo uno di questi ma è quello utilizzato internazionalmente.
Quindi in un'ottica globale ci stanno perfettamente i pacati festeggiamenti che abbiamo vissuto in questa cittadina australiana. Alla fine non è che fosse davvero capodanno per tutti!
E a dirla tutta, nemmeno gli aborigeni australiani hanno un calendario unico.
Gruppi aborigeni diversi seguono sistemi di calendari tradizionali che sono strettamente legati ai cicli naturali, come le stagioni, i movimenti celesti e i cambiamenti stagionali. Questi calendari riflettono un profondo legame con l'ambiente naturale.Finito lo spettacolo dei laser la sera del 31, mentre ci incamminavamo verso la macchina, siamo passati davanti a un negozio di libri.
In vetrina era esposta una mappa del mondo che ha colpito la mia attenzione perché era diversa.
Al centro era rappresentata l'Australia con l'Europa tutta spinta verso sinistra e l'America tutta a destra.
Non ci avevo mai pensato che quella mappa appesa sulla parete bianca della mia classe a scuola fosse in realtà solo una delle possibili rappresentazioni.
La terra è rotonda e per renderla in 2D si può decidere dove "tagliarla" e cosa far risultare al centro.
La natura da sempre ce lo dice che siamo tutti sullo stesso piano e nessuno è più "centrale" di altri, ma noi sembriamo dimenticarcene.
Ma poi arrivano un capodanno festeggiato alle nove di sera e una mappa nella vetrina di un negozio a mettere in discussione ciò che davi per scontato.
Buon anno nuovo a tutti e che questo 2025 sia pieno di splendide scoperte.
Si parte con la Nuova Zelanda che è più avanti di tutti e festeggia quando in Italia nemmeno abbiamo pranzato.
Poi tocca all'Australia. Al tg però non dicono mai che ha 3 fusi orari, quindi quando a Sidney i fuochi d'artificio sono solo un ricordo, a Perth ancora devono far partire il primo.
Ogni volta che guardavo quel servizio in TV, pensavo che i fuochi d'artificio australiani fossero una spanna sopra gli altri.
"Un giorno mi piacerebbe essere lì a vederli dal vivo..." rimuginavo tra me e me.
Ecco, quel giorno non è oggi.
Sì, siamo in Australia ma da tutt'altra parte.
Ci troviamo in una cittadina sulla costa che conta 14.000 abitanti e che ha deciso di fare un capodanno alternativo.
A essere bizzarro non è tanto il programma dell'evento quanto l'ora di svolgimento.
Dalle ore 16 alle 19: mercatini dell'artigianato dove c'è chi vende albicocche e chi bandane per cani.
Dalle ore 17 alle 20:45: concerto con vari gruppi e musica che spazia dal pop al rock al country. A un certo punto c'è stata persino una canzone in francese e mai mi sarei aspettata di sentire un gruppo di australiani cantare "c'est l'amour, c'est l'amour".
Ore 21 laser show di 10 minuti. L'idea in teoria è molto bella perché va a sostituire i fuochi d'artificio e tutti i problemi che si portano dietro. In pratica però, se non metti nemmeno la musica, il risultato è un po' deludente. Tante righe colorate dritte che si muovono ritmate nel cielo scuro e che mi hanno ricordato l'estate dei miei diciotto anni e quelle stesse luci fuori dalla discoteca di Riccione.
Ore 21:15 tutti a casa.
Fine.
Festeggiamenti finiti.
Sinceramente? Inizialmente mi ha spiazzato parecchio questa cosa e pensavo che comunque a mezzanotte qualche fuoco l'avrebbero sparato.
Invece nulla, il silenzio.
Dopo essersi scambiati gli auguri di buon anno alle 21:15 del 31 dicembre 2024, sono tornati tutti a casa e probabilmente la maggior parte a mezzanotte già dormiva.
O magari si divertiva in feste abusive con in mano stelline luminose di contrabbando.
"Avranno fatto almeno un brindisi con del prosecco davanti ai laser!" starai insinuando.
No! Niente. È vietato!
In Western Australia è vietato consumare alcolici in luoghi pubblici come strade, parchi e spiagge.Dopo lo straniamento iniziale, però, devo dire che non mi è dispiaciuto affatto questo veglione alternativo.
Non sono mai stata una fan del festeggiamento a tutti i costi e il Capodanno è sempre ricaduto nella categoria "dobbiamo per forza fare qualcosa".
In questa cittadina australiana, invece, nessuno sembrava essere preoccupato dal fatto che alle 9 fosse tutto finito.
Magari è sfuggito qualcosa a noi e in realtà qui si festeggiava con il fuso orario di qualche altro posto, ma mi piace pensare che invece non importasse a nessuno di aspettare la mezzanotte.
Alla fine a capodanno non inizia nulla di nuovo, se mai continua.
E come mi ha ricordato un amico oggi, in alcune parti del mondo non usano nemmeno il nostro calendario e questo è un giorno come un altro.
Ho chiesto a Google e ho scoperto che in effetti nel mondo vengono usati almeno 13 calendari diversi.
Ogni calendario ha influenze storiche, religiose o culturali che lo rendono unico.
Quello gregoriano è solo uno di questi ma è quello utilizzato internazionalmente.
Quindi in un'ottica globale ci stanno perfettamente i pacati festeggiamenti che abbiamo vissuto in questa cittadina australiana. Alla fine non è che fosse davvero capodanno per tutti!
E a dirla tutta, nemmeno gli aborigeni australiani hanno un calendario unico.
Gruppi aborigeni diversi seguono sistemi di calendari tradizionali che sono strettamente legati ai cicli naturali, come le stagioni, i movimenti celesti e i cambiamenti stagionali. Questi calendari riflettono un profondo legame con l'ambiente naturale.Finito lo spettacolo dei laser la sera del 31, mentre ci incamminavamo verso la macchina, siamo passati davanti a un negozio di libri.
In vetrina era esposta una mappa del mondo che ha colpito la mia attenzione perché era diversa.
Al centro era rappresentata l'Australia con l'Europa tutta spinta verso sinistra e l'America tutta a destra.
Non ci avevo mai pensato che quella mappa appesa sulla parete bianca della mia classe a scuola fosse in realtà solo una delle possibili rappresentazioni.
La terra è rotonda e per renderla in 2D si può decidere dove "tagliarla" e cosa far risultare al centro.
La natura da sempre ce lo dice che siamo tutti sullo stesso piano e nessuno è più "centrale" di altri, ma noi sembriamo dimenticarcene.
Ma poi arrivano un capodanno festeggiato alle nove di sera e una mappa nella vetrina di un negozio a mettere in discussione ciò che davi per scontato.
Buon anno nuovo a tutti e che questo 2025 sia pieno di splendide scoperte.
Angela (e Paolo)