Lecco perduta/460: il Coro Alpino Lecchese cantava all’oratorio

“Sabato 4 dicembre 1976, ore 21, concerto del Coro Alpino Lecchese al Teatro del Sagrato dell’oratorio San Luigi di Lecco basilica”: una data che è rimasta ben viva e presente nella storia del coro. Era, infatti, la serata principale delle celebrazioni per il 25° del coro stesso.
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La presentazione del Coro nel 1976, presso il Teatro del Sagrato

Il Coro Alpino Lecchese è stato costituito nel 1951 fra i giovani dell’oratorio dove era assistente il compianto don Giuseppe Tagliabue. E fu proprio il sacerdote ad incoraggiare la nascita ed a sostenere la crescita della formazione.
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Don Giuseppe saluta il "suo" coro
La sera del 4 dicembre 1976 don Giuseppe Tagliabue fu ospite d’onore perché nell’estate 1967, dopo 19 anni al San Luigi dove era giunto prete novello nel 1948, aveva lasciato Lecco per divenire prevosto di Mariano Comense. E’ deceduto nella primavera 1998, all’inizio dei festeggiamenti per i 50 anni della sua ordinazione sacerdotale. 
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Il coro canta con la direzione del maestro Francesco Sacchi

La sera del 4 dicembre 1976 già dieci minuti prima dell’inizio del concerto la sala del Sagrato era gremita in ogni ordine di posti. Erano tornati tutti: vecchi amici, coristi, sostenitori, spettatori di un cammino iniziato 25 anni prima. Tornavano nel teatrino rinnovato dopo i lavori del 1956/1957, tornavano ricordando la vecchia sede di prove nell’aula al secondo piano del palazzo dove c’era l’ESA, la società alpinistica costituita nel 1946 in oratorio.
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Il pubblico presente che gremisce il Teatro del Sagrato

Insomma, il concerto  1976 era occasione per rievocare l’atmosfera di entusiasmo e di iniziative che accompagnava l’oratorio negli anni 50 del Novecento e rappresentò la base di partenza del Coro che continua tuttora a cantare dopo oltre 70 anni.
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La premiazione di Riccardo Cassin, ospite d'onore della serata
Ospite d’onore della serata del 4 dicembre 1976 è stato il grande Riccardo Cassin che proprio il giorno successivo, presso il municipio di Lecco avrebbe ricevuto il San Nicolò d’oro dal sindaco Rodolfo Tirinzoni, riconoscimento civico conferito ai lecchesi illustri. 
Era presidente del Coro Alpino Lecchese il comm. Antonio Maggi, assessore per anni in Comune di Lecco, presidente dell’Unione Commercianti. 
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La premiazione di Gianfranco Sacchi, con il vice sindaco di Lecco Filippo Panzeri
Vennero premiati due “torri” del coro come Gianfranco Sacchi e Walter Orsatti. Il primo è stato un attore brillante, un comico applauditissimo di tanti spettacoli della filodrammatica Tullio Bianchi e dei primi varietà passati sul palcoscenico del teatro degli anni ’50. Walter Orsatti si era esibito come cantante e musicista in diverse occasioni, ma soprattutto nella rassegna canora per amatori della riuscitissima “Barchetta d’Argento”, presentata nelle diverse puntate da Renato Tedoldi ed Antonietta Colombo. Sacchi ed Orsatti ricevettero il riconoscimento dal vice sindaco di Lecco Filippo Panzeri, che rappresentava la municipalità, essendo assente per altri impegni il primo cittadino Tirinzoni.
E’ stata una serata indimenticabile, in una atmosfera entusiasta di ricordi e di nuovi attesi concerti.
Dovevano passare quasi 25 anni per rivedere al Teatro del Sagrato il Coro Alpino Lecchese. Ciò avvenne nel pomeriggio dell’ultima domenica di gennaio 2001, alle ore 17. Era prevosto di Lecco mons. Roberto Busti, assistente dell’oratorio era don Andrea Molteni, destinato a San Luigi, prete novello nel 1999. Don Andrea è ora parroco di Dervio e della Valvarrone.
Vi fu l’appello dei presenti al precedente storico concerto al Sagrato del 1976: erano 15 sugli oltre 30 coristi a quella data. C’erano da aggiungere tra i protagonisti del 1976 il maestro Francesco Sacchi ed il presentatore Aloisio Bonfanti.
Siccome le date ed i numeri sono indispensabili per fare storia, c’è da sottolineare che l’anno venturo saranno esattamente 25 anni dall’ultimo concerto del Coro Alpino Lecchese all’oratorio San Luigi, dove è nato. Un motivo in più, fra i tanti, per tornare nella casa natale, dopo una lunga assenza e nel complesso completamente nuovo realizzato sull’area ex Faini.
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Foto ufficiale del Coro Alpino Lecchese alla Primavera di Praga del 1968

La sede attuale del coro è in via Ugo Foscolo, nel quartiere Acquate-Olate. Le sedi precedenti, dopo l’oratorio San Luigi sono state al Convegno parrocchiale Tonuiolo di via Mascari, a palazzo Falck, nell’ex lavatoio trasformato a sede di associazioni della Malpensata presso il monumento ad Antonio Stoppani. E’ radicata tradizione del coro il concerto dei primi giorni di novembre, presso il santuario della Vittoria, ricordando anche la consacrazione dello stesso, avvenuta all’alba del 5 novembre 1932, presente l’allora arcivescovo di Milano cardinale Ildefonso Schuster. Il concerto della Vittoria e della Pace ha già superato la 25^ edizione, promossa nel 1998 dall’allora rettore don Fernando Pozzoli.
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Il Coro in una foto storica, quando era guidato dal presidente Peppino Rusconi

La prima esibizione in concerto del Coro Alpino Lecchese presso il teatrino dell’oratorio risale al 13 gennaio 1952. Il teatrino subirà una radicale trasformazione su progetto dell’architetto Bruno Bianchi nei lavori che vanno dall’autunno 1956 alla fine del 1957. L’inaugurazione ufficiale del rinnovato teatro, che si chiamava del Sagrato, sarà la sera del 26 gennaio 1958, presente il vicario generale della diocesi di Milano, il vescovo mons. Sergio Pignedoli, che diventerà poi cardinale
Ora il locale si chiama cinema Aquilone, dopo gli ultimi interventi di ristrutturazione promossi dal prevosto mons. Davide Milani.
A.B.
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