Cortenova: un salto indietro nel tempo con 100 figuranti
È una Cortenova dei primi del '900 quella che si è presentata ieri ai visitatori che hanno potuto rivivere - dopo due anni e grazie all'amministrazione comunale - ciò che gli abitanti del luogo, oltre un secolo fa svolgevano quotidianamente. "....se fosse nato qui", l'iniziativa proposta nella serata della Vigilia di Natale, è un vero e proprio tuffo nel passato, insomma, più che un "semplice" presepe vivente, con ben 22 postazioni, inclusa una mostra fotografica a tema.
L'esposizione è stata allestita nel corridoio di quella che era la scuola, con una sola aula e una sola insegnante per tutte le materie e tutti gli alunni di quella che è oggi la primaria. Accanto l'ufficio del podestà dove tutti si recavano per "sbrigare le faccende burocrazia importanti" e venivano accolti in un locale traboccante di fogli e faldoni in cui erano conservati gli atti notarili.
Di fronte a questo ufficio, è stato ricreato il negozio del fotografo, al professione importante con un compito specifico non da poco: immortalare i momenti speciali della vita di ognuno, dal battesimo alla prima comunione, fino alla cresima e poi il matrimonio. Del resto, un tempo non c'erano gli smartphone con cui ora siamo sempre pronti a scattare fotografie in ogni momento della giornata.
Non sono mancati nemmeno i cavalli che venivano utilizzati per diversi lavori nei campi o nei boschi, come forza lavoro. Ieri sera poi, salendo attraverso le caratteristiche vie del centro, si giungeva al mercato, con le bancarelle imbandite di prodotti della terra. Subito accanto l'antica osteria con al suo interno la zona in cui gli uomini potevano giocare a carte per poi bere un bicchiere di vino e mangiare un boccone. Anche la fede nel mondo rurale non veniva certo in secondo piano dopo il duro lavoro quotidiano: ecco dunque nella chiesa di San Fermo, un gruppo di fedeli assorto in preghiera.
In un'antica corte poi, sistemati il falegname e l'arrotino con la loro bottega. In una casa poco distante poi, c'era il macellaio, con il suo aiutante era intento alla realizzazione di salami, mentre la moglie, nella casa accanto, preparava la polenta sul fuoco del camino.
Immancabile anche il vin brulé, offerto grazie a un carretto itinerante di postazione in postazione, con la bevanda tipica delle feste per l'occasione messa nel contenitore che un tempo veniva utilizzato per il trasporto del latte al luogo di lavorazione dalle stalle.
Anche quest'ultime sono state ricreate dai promotori dell'iniziativa, nel tragitto verso la parte alta del paese, con capre e pecore e proprio qui, un gruppo di donne intente a filare la lana e cucire dei vestiti. Compito delle "quote rosa" anche il bucato, con enormi pentoloni utilizzati per riscaldare l'acqua necessaria a lavare la biancheria.
In altra stalla, infine, la rappresentazione della Natavità, con Gesù Bambino, riscaldato dal bue e all'asino, quale meta finale per i visitatori, come per i pastori in un presepe che ieri, grazie agli oltre 100 figuranti, è diventato realtà.
Il Bambinello questa notte è nato a Cortenova e augura a tutti Buon Natale, come noi ai nostri lettori.
L'esposizione è stata allestita nel corridoio di quella che era la scuola, con una sola aula e una sola insegnante per tutte le materie e tutti gli alunni di quella che è oggi la primaria. Accanto l'ufficio del podestà dove tutti si recavano per "sbrigare le faccende burocrazia importanti" e venivano accolti in un locale traboccante di fogli e faldoni in cui erano conservati gli atti notarili.
Di fronte a questo ufficio, è stato ricreato il negozio del fotografo, al professione importante con un compito specifico non da poco: immortalare i momenti speciali della vita di ognuno, dal battesimo alla prima comunione, fino alla cresima e poi il matrimonio. Del resto, un tempo non c'erano gli smartphone con cui ora siamo sempre pronti a scattare fotografie in ogni momento della giornata.
Non sono mancati nemmeno i cavalli che venivano utilizzati per diversi lavori nei campi o nei boschi, come forza lavoro. Ieri sera poi, salendo attraverso le caratteristiche vie del centro, si giungeva al mercato, con le bancarelle imbandite di prodotti della terra. Subito accanto l'antica osteria con al suo interno la zona in cui gli uomini potevano giocare a carte per poi bere un bicchiere di vino e mangiare un boccone. Anche la fede nel mondo rurale non veniva certo in secondo piano dopo il duro lavoro quotidiano: ecco dunque nella chiesa di San Fermo, un gruppo di fedeli assorto in preghiera.
In un'antica corte poi, sistemati il falegname e l'arrotino con la loro bottega. In una casa poco distante poi, c'era il macellaio, con il suo aiutante era intento alla realizzazione di salami, mentre la moglie, nella casa accanto, preparava la polenta sul fuoco del camino.
Immancabile anche il vin brulé, offerto grazie a un carretto itinerante di postazione in postazione, con la bevanda tipica delle feste per l'occasione messa nel contenitore che un tempo veniva utilizzato per il trasporto del latte al luogo di lavorazione dalle stalle.
Anche quest'ultime sono state ricreate dai promotori dell'iniziativa, nel tragitto verso la parte alta del paese, con capre e pecore e proprio qui, un gruppo di donne intente a filare la lana e cucire dei vestiti. Compito delle "quote rosa" anche il bucato, con enormi pentoloni utilizzati per riscaldare l'acqua necessaria a lavare la biancheria.
In altra stalla, infine, la rappresentazione della Natavità, con Gesù Bambino, riscaldato dal bue e all'asino, quale meta finale per i visitatori, come per i pastori in un presepe che ieri, grazie agli oltre 100 figuranti, è diventato realtà.
Il Bambinello questa notte è nato a Cortenova e augura a tutti Buon Natale, come noi ai nostri lettori.
M.A.