Maggianico: nel rione i pastori 'annunciano' il Natale

Pastori in cammino anche ieri a Maggianico. Si è ripetuta, infatti, una tradizione propria del rione lecchese, una tradizione di cui gli animatori vanno fieri e vorrebbero entrasse nel cuore anche dei più piccoli, perché l'appuntamento del pomeriggio del 24 dicembre rimanga sempre tale, senza soluzione di continuità.
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Quello proposto per le vie e viuzze del quartiere - dove ci si conosce ancora tra tutti e dove ci si ostinata a dire "vado a Lecco" quando si deve raggiungere il centro - non è un vero e proprio presepe vivente. Non ci sono Maria e Giuseppe, come non c'è dunque il Bambin Gesù.
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Tutti i partecipanti - grandi e piccini - indossano per l'appunto solo i panni di pastori e pastorelli pronti a portare, con il suono di cornamuse e campanelli, la gioia del Natale e gli auguri a tutti i residenti, facendo tappa di negozio in negozio, distribuendo caramelle e ricevendo in dono, dalle diverse attività, gli "ingredienti" di quella che diventerà poi la cena della sera stessa, prima della messa di mezzanotte o del ritorno a casa.
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Angelo Perego "ringraziato" da Gianluca Castelnuovo, promotore dell'iniziativa

Un format collaudato, con il copione seguito anche ieri, nell'intento di trascorrere un pomeriggio in compagnia, "ingannando" l'attesa del Natale. Senza pecore al seguito, però. Se infatti nel passato i figuranti erano accompagnati da agnellini e capi adulti, nel rispetto degli animali si è optato per evitare loro tale stress, senza rinunciare però a "coinvolgerli".
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Ecco dunque la salita a pra vigna, per raggiungere i capi di Antonio Perego, coccolati dai pastorelli più piccini prima di rimettersi in marcia, in allegria. Portando gioia.

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A.M.
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