Lecco: agli IRAM, un nuovo 'maglione rosso' per il Ragno Isidoro Pozzi

Purtroppo per ora il suo desiderio si è avverato solo in parte. Ma per Isidoro Pozzi, ospite degli Istituti Riuniti Airoldi e Muzzi Onlus, queste festività si possono considerare già speciali grazie al progetto “Nipoti di Babbo Natale”, promosso dall'Associazione Un Sorriso in più ONLUS di Guanzate, a cui gli IRAM partecipano da 4 anni."Cari nipoti di Babbo Natale, mi presento: sono Isidoro ed ho 82 anni. Quando ero ragazzo andavo molto spesso in montagna. Mi piaceva così tanto che, quando ho potuto, sono entrato nei Ragni di Lecco. Tutt'ora ho un maglione rosso che lo ricorda. Purtroppo ora sono in carrozina, mi mi piacerebbe andare ancora una volta in montagna (non oltre i 1000-1200 metri). Io ne sarei davvero felice! Vi ringrazio infinitamente"
Aveva scritto l’anziano, aggiungendo il suo desiderio alla lista redatta da alcuni degli ospiti della struttura lecchese, come già in passato.


Così era stato organizzato tutto dai “Nipoti di Babbo Natale” Riccardo, Alexia con la figlia Sara. Lo avrebbero accompagnato, con un mezzo attrezzato AUSER, alla partenza della funivia dei Piani d’Erna per poi, con quella, salire fino alla stazione a monte da cui Isidoro avrebbe potuto vedere il panorama su Lecco dall'alto e assaporare un po' di spirito di montagna. Poi sarebbero scesi a si sarebbero fermati al bar del piazzale della funivia a fare merenda: lì avrebbero incontrato una delegazione dei Ragni che simbolicamente gli avrebbe regalato nuovamente il maglione rosso.Ma il vento forte che ha fatto chiudere la funivia e una brutta tosse che ha bloccato Isidoro a letto. E’ così saltata la “gita”. Ma non tutto è andato perduto. Un bel gruppo di suoi dell’anziano, tutti Ragni della Grignetta, ieri pomeriggio si è presentato agli IRAM per consegnarli un nuovo maglione rosso. Alexia, Riccardo e Sara gli hanno promesso che appena la sua salute e il meteo lo permetteranno... lo porteranno in montagna!La bellezza e la forza del progetto “Nipoti di Babbo Natale” stanno innanzitutto nella possibilità, che viene data agli anziani, di poter esprimere un desiderio. Può sembrare una cosa banale, ma per un ospite di una casa di riposo, in una fase della vita in cui sono principalmente altri a decidere per lui, riscoprire una dimensione di ascolto di sé e di legittimazione di un desiderio, è qualcosa che può portare nuova linfa. E poi vedere i propri desideri realizzati è un momento di gioia e di gratificazione, soprattutto per chi è più solo: sapere che qualcuno ha pensato a loro, che qualcuno ha dedicato del tempo e delle risorse per regalare loro un momento di felicità, li fa sentire importanti.

Solo gli IRAM, quest’anno, hanno pubblicato ben 28 desideri sul sito del progetto. E sono stati tutti realizzati o in fase di realizzazione in questi giorni.