Palazzina di Linee Lecco: l'opposizione lascia l'aula. Abuso sanato, passa al Comune

La famigerata palazzina abusiva della Piccola è diventata parte del patrimonio comunale di Palazzo Bovara. È successo in seguito alla delibera votata venerdì sera dal consiglio comunale con i voti a favore dei gruppi di maggioranza e l’astensione della minoranza che è uscita dall’aula in segno di protesta dopo un lungo dibattito tra le parti. Dal punto di vista tecnico la soluzione individuata per uscire dall’impasse, l’ha spiegata l’assessore all’Urbanistica Giuseppe Rusconi: da un lato Linee Lecco ha fatto richiesta di acquisizione al patrimonio immobiliare del Comune, una richiesta che è stata appunto accolta visto il concreto interesse pubblico per il mantenimento della struttura; dall’altro il consiglio comunale ha dovuto anche approvare un cambio di destinazione d’uso dell’area che da “posteggi a raso” è diventata “altre attrezzature di interesse comunale”, per poter sanare l’abuso edilizio.
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La prima critica sollevata dall’opposizione ha riguardato i tempi: “Su questa vicenda l’opposizione era stata chiara fin da subito e fin da subito avevamo proposto una delibera correttiva e invece si è dovuti arrivare a questo punto, col fiato corto e chiedendo scusa un po’ a tutti” ha detto Corrado Valsecchi di Appello per Lecco. Anche Simone Brigatti (Lecco ideale - Lecco merita di più) ha sottolineato questo tema: “È da un anno e mezzo che parliamo di questi problemi ed è da un anno e mezzo che anche i sassi del lungolago sapevano che questa sarebbe stata l’unica soluzione. Questo dimostra quanto il tempo perso sia stato causato da problemi politici all’interno della maggioranza. Se si fosse lavorato bene oggi avremmo avuto una soluzione della situazione generale. Che cosa ne faremo di quella palazzina e dove sposterà i suoi uffici di Linee Lecco sono cose che avremmo dovuto discutere prima di arrivare a questa delibera”. E questo è il secondo tema sollevato, quello della trasparenza nei confronti dei consiglieri: “La soluzione individuata è chiara, il dato carente è il metodo - ha ricordato il leghista Stefano Parolari - dobbiamo conoscere il percorso delineato per uscire dalla situazione, perché questo è solo un passo”. “Noi non siamo messi nella condizione di sapere le cose, anzi alle volte veniamo anche presi in giro - gli ha fatto eco il collega Emilio Minuzzo - Noi abbiamo una funzione di controllo ed è irrispettoso non rispondere alle domande poste dai consiglieri nelle sedi istituzionali”.
Fiduciosa invece la maggioranza che, a più riprese e tramite diversi esponenti, ha manifestato soddisfazione per la strada intrapresa e serenità rispetto alla possibilità di risolvere tutti i nodi venuti al pettine negli corso dei mesi. Che poi, ha voluto precisare il sindaco, sono “solo” tre: “Le relazioni con Linee Lecco sono di tre ordini: la palazzina alla Piccola, la valutazione dei cespiti immobili e la contrapartita economica che ne deriva e l’affidamento dei parcheggi. Ciascuna di queste tre cose ha una complessità intrinseca e con la nuova presidenza abbiamo approntato un percorso per risolvere questi problemi uno alla volta. Questo è solo un atto, non è un accordo e per quello che riguarda la competenza pubblica noi concludiamo il nostro compito rispetto al primo dei punti, il perfezionamento del percorso è affidato agli avvocati che lo stanno seguendo. Il secondo punto è già incardinato e contestualmente analizzeremo il tema dell’affidamento dei posteggi. È un gioco a somma zero, non è che c’è uno che vince e uno che perde, si tratta di mettere in ordine in casa di ciascuno”.
M.V.
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