Bellano: presentato il docufilm sui 100 anni del Gruppo escursionisti
È stato presentato ieri presso il cinema del paese il docufilm che celebra i 100 anni del GEB, il Gruppo escursionisti bellanesi, un insieme di ricordi, fotografie e filmati fortemente voluti dal presidente Matteo Denti e "messi insieme" grazie all’archivio di Pierluigi Dell’Oro, con la collaborazione per l'editing di Tiziano Cedro e per la narrazione di Andrea Vitali, che “ha saputo interpretare la storia in maniera omogenea e simpatica”.
Il racconto è partito dagli albori, dal 1924, anno che ha portato con sé l’inizio delle trasmissioni radiofoniche, i primi Giochi olimpici invernali e la nascita di personaggi poi divenuti famosi come Walter Chiari, Marlon Brando, Mike Bongiorno e Marcello Mastroianni, ma anche, appunto, la fondazione del GEB, grazie a 24 persone "animate da un entusiasmo di altri tempi, che non immaginavano che il loro atto potesse essere destinato a durare nel tempo e ad abbattere la barriera di un secolo”, come ha spiegato Andrea Vitali.
Nato non solo per l’escursionismo, ma anche per la condivisione di tanti momenti conviviali poi riproposti negli anni come il "Carnevale dei bambini", che tanti bellanesi ancora oggi ricordano, il GEB è presto diventato un "luogo" di incontri e nuove amicizie.
Risale al 1948 la proposta di acquisto di una vecchia caserma militare ad Artesso, a 1.300 metri di altitudine nel territorio comunale di Sueglio, allora ridotta solo a un rudere, per farla diventare in seguito il Rifugio del Gruppo, inaugurato nel 1952 dopo i lavori svolti da volontari e simpatizzanti: uno stimolo in più per altre idee e iniziative, come la partecipazione alle gare di sci alpinismo che hanno visto gli iscritti ottenere anche importanti risultati, nonché l'organizzazione di eventi divenuti famosi come "La festa del rododendro", che oltre a rendere omaggio alla pianta che nasce oltre i 1.000 metri e a richiamare ad Artesso numerose persone, ha eletto una "reginetta di bellezza". Da ricordare anche la data del 1958, con il restauro di una cappelletta nei pressi del rifugio, che è tuttora il luogo in cui ogni anno, a inizio stagione, si celebra una Messa.
Una vita associativa, dunque, ricca di escursioni, gite e idee, tra le quali spicca anche una che ha portato il GEB oltre i confini nazionali: negli anni '80, infatti, si è realizzato un gemellaggio con il Comune di Airolo, nel Canton Ticino ai piedi del Passo del San Gottardo, che ancora oggi è l’unico ad essere "formalmente" legato a Bellano (e coincidenza vuole che anche le rispettive chiese parrocchiali sono dedicate agli stessi patroni, i Santi Nazario e Celso).
Al termine della visione del docufilm, alcune premiazioni da parte di Denti, innanzitutto al sindaco Antonio Rusconi e poi a Sandro Cariboni, primo cittadino di Sueglio, per la disponibilità dimostrata nei confronti del gruppo.
Omaggi, infine, ai presidenti degli ultimi 20 anni e da ultimo, ma non per importanza, ad Andrea Vitali, che ha reso possibile la narrazione delle immagini e che ha voluto congedarsi dicendo di non garantire la sua presenza "per i festeggiamenti dei duecento anni", strappando una risata al pubblico. Prima di salutare tutti, un doveroso brindisi per il primo secolo di vita del GEB.
Il racconto è partito dagli albori, dal 1924, anno che ha portato con sé l’inizio delle trasmissioni radiofoniche, i primi Giochi olimpici invernali e la nascita di personaggi poi divenuti famosi come Walter Chiari, Marlon Brando, Mike Bongiorno e Marcello Mastroianni, ma anche, appunto, la fondazione del GEB, grazie a 24 persone "animate da un entusiasmo di altri tempi, che non immaginavano che il loro atto potesse essere destinato a durare nel tempo e ad abbattere la barriera di un secolo”, come ha spiegato Andrea Vitali.
Nato non solo per l’escursionismo, ma anche per la condivisione di tanti momenti conviviali poi riproposti negli anni come il "Carnevale dei bambini", che tanti bellanesi ancora oggi ricordano, il GEB è presto diventato un "luogo" di incontri e nuove amicizie.
Risale al 1948 la proposta di acquisto di una vecchia caserma militare ad Artesso, a 1.300 metri di altitudine nel territorio comunale di Sueglio, allora ridotta solo a un rudere, per farla diventare in seguito il Rifugio del Gruppo, inaugurato nel 1952 dopo i lavori svolti da volontari e simpatizzanti: uno stimolo in più per altre idee e iniziative, come la partecipazione alle gare di sci alpinismo che hanno visto gli iscritti ottenere anche importanti risultati, nonché l'organizzazione di eventi divenuti famosi come "La festa del rododendro", che oltre a rendere omaggio alla pianta che nasce oltre i 1.000 metri e a richiamare ad Artesso numerose persone, ha eletto una "reginetta di bellezza". Da ricordare anche la data del 1958, con il restauro di una cappelletta nei pressi del rifugio, che è tuttora il luogo in cui ogni anno, a inizio stagione, si celebra una Messa.
Una vita associativa, dunque, ricca di escursioni, gite e idee, tra le quali spicca anche una che ha portato il GEB oltre i confini nazionali: negli anni '80, infatti, si è realizzato un gemellaggio con il Comune di Airolo, nel Canton Ticino ai piedi del Passo del San Gottardo, che ancora oggi è l’unico ad essere "formalmente" legato a Bellano (e coincidenza vuole che anche le rispettive chiese parrocchiali sono dedicate agli stessi patroni, i Santi Nazario e Celso).
Al termine della visione del docufilm, alcune premiazioni da parte di Denti, innanzitutto al sindaco Antonio Rusconi e poi a Sandro Cariboni, primo cittadino di Sueglio, per la disponibilità dimostrata nei confronti del gruppo.
Omaggi, infine, ai presidenti degli ultimi 20 anni e da ultimo, ma non per importanza, ad Andrea Vitali, che ha reso possibile la narrazione delle immagini e che ha voluto congedarsi dicendo di non garantire la sua presenza "per i festeggiamenti dei duecento anni", strappando una risata al pubblico. Prima di salutare tutti, un doveroso brindisi per il primo secolo di vita del GEB.
M.A.